Ventisei || Come Ho Fatto!? - Seconda Parte

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N/A: per chi non lo capisse, questo capitolo si svolge in contemporanea a quello precedente! godetevelo e commentate i vostri pensieri mentre leggete ;))

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Come ho fatto a pensare anche solo per un attimo, per un piccolo e misero secondo che andare a casa di Luke sarebbe servito a qualcosa? Come ho potuto pensare che qualcosa sarebbe cambiato tra di noi dopo ieri sera?

Cosa speravo di ottenere poi? Speravo di ottenere qualcosa da lui o da me? Forse il mio subconscio voleva far si che vedere di nuovo Luke dopo quello che mi ha detto mi avrebbe fatto aprire gli occhi su di lui o qualcosa del genere, ma evidentemente non è andata così – considerando il fatto che non si ricorda un singolo istante di quei momento non sarebbe potuta andare diversamente.

Forse però non era quello che volevo, volevo che Luke si dichiarasse di nuovo? Impossibile, perché avrebbe dovuto farlo? Quello che mi aveva detto l’aveva detto solo perché era ubriaco e fatto, non per altro… perché mi ero illusa del contrario.

Le aspettative sono la cosa peggiore, le aspettative ti distruggono in ogni caso, distruggono quello che pensavi e che speravi succedesse. Nel migliore dei casi ti rendi conto che ti aspettavi troppo poco da una persona, che la sottovalutavi e finisci per ferirla. E nel peggiore – che è il mio ovviamente – rimani ferita tu in prima persona. Mi ero creata delle aspettative su Luke, e mi sono ferita da sola.

Mentre i pensieri si mescolavano nella  mia mente e le emozioni scoppiavano e mi confondevano sentii le mie guance avvampare di calore e le lacrime bagnarle. Questa volta erano silenziose, nonostante sentissi il bisogno di urlare, singhiozzare e gridare di nuovo non lo feci. Mi asciugai le lacrime con la manica del mio maglioncino beige, che rovinai con una lunga serie di sottili strisce nere, prova che il mascara waterproof non lo è come dovrebbe.

Corsi fuori dal cancelletto della casa di Luke a testa bassa- l’ultima cosa che volevo era che qualcuno mi vedesse piangere. Aumentai il passo attraversando la stradina ma andai a sbattere contro qualcosa – o meglio, qualcuno. Lanciai un urlo mentre stavo per cadere all’indietro ma chiunque avessi travolto mise un braccio introno alla mia vita impedendomi di sfracellarmi sull’asfalto sotto di me.

Riaprii gli occhi che non mi ero accorta di aver chiuso – un gesto istintivo immagino – e vidi che la persona contro cui ero finita altri non era che Michael “Michael! S-scusa non stavo guardando dove camminavo..”

“Alex…tutto a posto? Stai bene?” mi chiese inclinando leggermente la testa in avanti come un padre che controlla che la sua bambina non si sia sbucciata niente.

“s-si sto bene, scusa ancora” mi scusai di nuovo passandomi le dita sotto agli occhi per cancellare gli aloni grigiastri del mio mascara non-waterproof – testimonianza infallibile del mio pianto.

Feci per fare un passo, cercando di superare Michael e andare via. Se pensavo a quello che ha sentito solo ieri, ero ancora imbarazzata; non posso credere che sia lui che Ashton sanno che io sono andata a letto con Luke, e che lui mi ha costretto a farlo – il minimo è che la pensino come Becca, e non ne sarei sorpresa a questo punto.

Ad ogni modo, Michael mi fermò mettendo le sue mani sulle mie braccia e piegandosi verso di me “non importa davvero, sicura di star bene?”

Ricatto d'Amore || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora