PARTE PRIMA | 1. Desiderio

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PARTE PRIMA

~ Spazio autore ~
Fratelli corinzi, ben ritrovati!
Ho poco da dire adesso, la fan fiction si presenterà da sé. Vi ricordo solo di votare i capitoli (se vi piacciono, s'intende) e commentare per segnalare errori, chiedere chiarimenti o dire la vostra!
ATTENZIONE: È opportuno aver visto tutto l'anime (o letto il manga) sia per evitare gli spoiler, sia per contestualizzare gli eventi.
Buona lettura!
~ Fine spazio autore ~

Un killer con poteri sovrannaturali e deliri di onnipotenza, il più grande detective al mondo sulle sue tracce, un cielo scuro, un diluvio, due ragazzi con gli indumenti fradici. La sorte volle che fossero proprio loro due, in quel giorno grigio di inizio novembre, a trovarsi insieme su quella scala a cercare di asciugarsi.
- Accidenti, per poco non ci prendevamo un malanno - commentò Ryuzaki mettendosi un asciugamano in testa.
- Eh, colpa tua direi: stare sotto una pioggia del genere... - rispose Light scocciato.
- Hai ragione, scusami.
Era strano sentire L chiedere scusa in quel modo. Di solito appariva concentrato sul caso e quasi totalmente estraneo alle emozioni. In quel momento però pareva così, come dire, umano. Non che Yagami invece fosse una persona particolarmente emotiva, questo di certo no. Però gli sembrò molto dolce vederlo così.
- Che stai facendo, Ryuzaki? - domandò, colto un po' alla sprovvista quando il ragazzo si chinò a passargli l'asciugamano sulle caviglie.
- Pensavo di darti una mano, ti stavo asciugando per bene i piedi...
- Lascia stare, non è il caso.
Non poteva nascondersi ancora per molto di essere almeno un pochino attratto dal detective. Troppe volte l'aveva osservato cambiarsi quando erano stati ammanettati insieme, anche se aveva sempre finto di guardare da un'altra parte. Questo un po' per non sembrare strano e un po' perché non capiva cosa stesse provando e Light Yagami odiava non capire. Certo, riscoprire di essere Kira lo aveva spinto a mettere da parte la questione, ma al costo di almeno una leggera punta di amarezza.
- Ti faccio anche un massaggio. Lascia che ripari almeno al mio errore, sono bravo sai.
Gli occhi di Yagami si illuminarono per un attimo, anche se si finse indifferente.
- Ah, fa pure come vuoi.
- Sì - mormorò L.
Light non capiva più nulla. Sentiva le mani di Ryuzaki sui piedi e sulle gambe bagnate, riusciva solo a respirare affannosamente. Stava sperimentando qualcosa di strano dentro di sé, qualcosa che non conosceva. Fu attraversato da un brivido e sobbalzò dove era seduto.
- Sta calmo, ti ci abituerai subito - lo rassicurò Ryuzaki.
- Sei ancora bagnato.
Yagami usò la propria servietta per asciugargli fronte e capelli. Lo sentiva spaventosamente vicino a sé e voleva stringersi ancora più vicino e poi... "Ma che diamine mi passa per la testa? Io sono Kira e lui è L, lo voglio morto!" si rimproverò. Ed era vero: Kira desiderava L morto. Tuttavia Light forse lo desiderava e basta in quel momento.
- Grazie, Light.
"Ma forse potrei farmi dire il suo vero nome se solo..." fu la scusa che riuscì a inventarsi per giustificare al suo lato Kira la mossa che intendeva compiere. "E una volta ottenuto il nome lo ucciderò e sarò il dio di un nuovo mondo!" Un po' ci credeva, ma non più di tanto.
- È così triste... Tra poco dovremo dirci addio - Mormorò d'un tratto L guardando il ragazzo negli occhi.
Yagami respirò profondamente e afferrò il braccio del ragazzo.
- Ryuzaki...
Il detective si avvicinò alla bocca di Yagami fissandolo negli occhi. L'altro posò la schiena alla scalinata, aveva L sopra di sé, le sue labbra a pochi centimetri e i cuori di entrambi battevano a mille.
- Light...
Proprio allora gli squillò il telefono.
- Non rispondere.
- Come?
- Non rispondere, Ryuzaki.
Yagami si alzò seduto per riavvicinarsi al suo amico e nemico. Questo lasciò il telefono per terra e fece cenno di sì con la testa, poi posò le sue labbra su quelle del ragazzo. Un bacio al gusto di panna e fragole che durò un tempo indefinito per entrambi.
- Che stiamo facendo, Yagami? - domandò L tirandosi indietro.
- Scusami, non dovevo, mi sento stupido... - rispose imbarazzato, le guance rosse come succose mele del mondo degli umani.
- Affatto, Yagami - gli sorrise - Sei più buono di qualsiasi dolce io abbia mai assaggiato.
- E allora perché non ti prendi il bis?
Gli prese il mento e lo baciò di nuovo. "Ora forse mi dirai il tuo vero nome" Mentre come Kira pensava questo, come essere umano desiderava un terzo bacio, poi un quarto, un quinto e così via.
- Non dobbiamo dirlo a nessuno, Ryuzaki. Sarà un nostro segreto, un segreto tra Light e...
- Tra Light e Ryuzaki - rispose.
"Era evidente che non ti saresti lasciato ingannare così facilmente, L" Arrivato a quel punto, tanto valeva giocarsi tutte le carte.
- Pensi ancora che io sia Kira, giusto?
- Giusto - rispose pacato il ragazzo.
- Beh, per qualche minuto potresti mettere da parte Kira, la polizia, le indagini e... - continuò Yagami infilando le mani sotto la maglia di Ryuzaki.
Questo lo colse come un invito a toglierla e a fare lo stesso con quella dell'altro. Con la coda dell'occhio guardò la porta di quella che era stata camera di Misa: lì non dovevano esserci più telecamere oramai.

Heaven Is A Place On Earth (Lawlight)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora