28. 14/02

1K 101 26
                                    

- "Baby I was afraid before. But I'm not afraid anymore... Ooh, baby, do you know what that's worth?"
Stereo acceso, due ragazzi avvinghiati in un bacio e una scatola di cioccolatini vuota. San Valentino: la festa degli innamorati. Ma più che dei dolci regalati a Ryuzaki, a Light importava chiudere il caso Kira al più presto per poter costruire un futuro con il detective.
Per questa ragione nel giorno della falsa esecuzione di Mikami - perché tale sarebbe stata senz'altro dal momento che il test sulla durata vitale con gli occhi dello shinigami ne aveva dimostrato l'innocenza - aveva la testa invasa da sentimenti indiscutibilmente forti. Senza nemmeno abbottonarsi la camicia aveva abbracciato Ryuzaki.
- Ti amo...
- Anche io, Yagami...
E le loro labbra si erano subito avvicinate, quasi per loro stessa iniziativa, per incontrarsi e scontrarsi dolcemente.
Fuori, il cielo coperto e un vento pazzesco. Si presero qualche minuto prima di raggiungere gli uomini della task force e Mikami, di nuovo bendato e ammanettato.
L'esecuzione avrebbe avuto luogo in un deposito abbandonato sul molo di Daikoku noto come Yellow Box. Ovviamente questo dato era stato tenuto nascosto alla stampa fino a mezzogiorno, con l'intento di far avvicinare prima Kira - che era certamente a Tokyo - e solo in un secondo momento, con più calma, i fanatici o altra gente che sarebbe rimasta chiusa fuori. L'edificio era sorvegliato all'esterno da ben ottanta soldati giapponesi armati di mitra e con il volto coperto.
Light e Ryuzaki entrarono dal retro a bordo di una camionetta scortata. Per il detective era una novità uscire così allo scoperto. Naturalmente sarebbe rimasto dietro le quinte della scena, senza mostrarsi in pubblico, ma era comunque in ansia: d'altronde aveva sempre parlato a distanza tramite un computer in quelle situazioni.
- Rilassati, Ryuzaki, andrà tutto bene - lo aveva rassicurato Yagami.
Come prevedibile, lo Yellow Box fu praticamente preso d'assalto da una folla di curiosi, fanatici di Kira e giornalisti. Il 90% di questi non passò la selezione all'ingresso, invero tutta la seconda e la terza categoria. Erano state disposte un centinaio di sedie e un rudimentale palco per l'impiccagione. A Mikami furono date due pillole: una da ingoiare subito e l'altra da tenere in bocca e da mandare giù al momento opportuno.
Verso l'una le sedie erano quasi tutte occupate.
- Ragazzi, c'è uno shinigami in piedi nelle ultime file - commentai io, senza riconoscere bene chi fosse quell'abitante del mio mondo.
Ryuzaki guardò Light, che annuì, quindi prese la ricetrasmittente.
- I posti sono tutti occupati, non fate entrare più nessuno... No, non importa se il primo ministro vuole entrare, doveva arrivare prima.
- Così è il momento di chiudere questa faccenda?
- Ti senti pronto, Yagami?
- Per niente...
- Allora è il momento giusto.
- Dimmi buona fortuna.
- Buona fortuna, Light - e gli diede un bacetto sulla guancia.
Il ragazzo inspirò profondamente, si coprì il volto con una maschera con l'aspetto di Rem e salì sul palco.
- Signore e signori, buon pomeriggio. Benvenuti all'esecuzione del più grande serial killer di tutti i tempi: Kira.
Dal pubblico si alzò un brusio di commenti e bassa e alta voce.
- Perché hai la faccia coperta? Non dobbiamo stare tranquilli se avete preso Kira?
- Perché io sono L.
I mormorii della folla si fecero più rumorosi. Intanto Ryuzaki controllava da uno schermo le telecamere puntate sulla gente in ultima fila. A confermare i suoi sospetti, solo un solo spettatore sembrava starsene in silenzio. L "Ciao, Kira."
- Sovrintendente, Matsuda, non permettete per nessuna ragione alla persona seduta nei posti 10b e c di andarsene... Sì, lo so che sono due posti, ma effettivamente li occupa entrambi.

Heaven Is A Place On Earth (Lawlight)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora