Minuti, ore, giorni e notti. Ryuzaki e Yagami salutarono il 2008 ponendo a Mikami la stessa domanda per l'ennesima volta. Fuori, il cielo colorato dai fuochi d'artificio che scoppiavano rumorosamente lasciando scie gialle e rosse.
Il Death Note non era ancora saltato fuori, ma la colpevolezza del prigioniero era sempre più palese man mano che il tempo scorreva senza che si registrasse alcun decesso imputabile a Kira.
- Abbiamo finito con gli scherzi, Mikami - intervenne pacato Ryuzaki parlando al microfono - Lei è accusato di essere Kira.
- Cosa? Su che basi io sarei Kira?!
- Studia giurisprudenza, a quanto ne sappiamo perché ha un forte senso delle giustizia e vorrebbe diventare magistrato. Me lo conferma?
- Sì, è vero. Vi ho già detto anche che sostengo gli ideali di Kira e questo non lo negherò mai. Tuttavia nego totalmente di esserlo io.
- Eppure sappiamo che lei è un uomo molto abitudinario, gli orari dei crimini combaciano alla perferzione con la sua routine, tanto da sembrare poco credibili.
- Non ho neanche idea di come faccia ad uccidere. Sarò stato incastrato!
Il prigioniero era più scaltro di quanto si potesse immaginare. Non sembrava uno psicopatico in grado di uccidere migliaia di persone in un solo colpo per stuzzicare L, ma forse proprio questa sua apparenza lo rendeva pericoloso.
- Da chi, signor Mikami? Le parlerò francamente: nell'ultima settimana, da quando è in quella cella, non si sono verificate più morti sospette.
- Va bene, se Dio vuole questo... - sussurrò pensando di non essere sentito dal microfono - Resterò qui finché vorrete, ma avrei una richiesta.
- Dica pure, Mikami.
- Nel caso poi mi liberaste dovrei tornare all'università. Vorrei non restare indietro con lo studio e mi occorrono i miei libri. Li averete senz'altro trovati nel mio appartamento.
Una tattica astuta, nascondere ciò che c'era da nascondere negli appunti, ma non abbastanza da ingannare L e il primo Kira insieme.
- Non è possibile, ma le provvederemo delle nuove copie di tutti i libri e un computer per prendere appunti. Naturalmente non sarà connesso a internet e controlleremo ciò che scrive.
- Perché non posso avere dei fogli e una penna?
Fingere di non avere idea di cosa fosse il Death Note era un modo abbastanza banale per allontanare i sospetti da sé, tuttavia non si poteva essere certi fino in fondo che stesse mentendo.
- Non intendo risponderle, Mikami. Per oggi è tutto - concluse Ryuzaki chiudendo la conversazione.
Light lo guardò con gli occhi di chi sa leggere nel pensiero. Nonostante ne fosse al contempo affascinato e un po' invidioso - d'altronde non amava essere secondo - riusciva spesso a intuire i complessi ragionamenti della mente brillante del suo ragazzo.
- Lasciami indovinare: non sei più convinto della colpevolezza di Mikami?
- Già - portò il pollice davanti alla bocca per riflettere - Sostiene che Kira sia un dio.
- Beh, allora missione compiuta, come Kira volevo proprio questo - Light si voltò a parlare di spalle come era solito fare suo padre - Ma immagino che non sia il momento di scherzare, c'è davvero qualcosa che non torna nel caso.
- C'è solo il 50% di probabilità che sia colpevole. Se solo trovassimo il Death Note...
- Sarebbe la prova che Mikami è Kira. D'altronde però è strano che non abbia mostrato ancora il suo lato psicopatico dopo una settimana in cella. O non ha ancora fatto un passo falso o forse sono veramente coincidenze. In fondo l'abbiamo preso subito dopo la strage dei duemila carcerati. A tale proposito possiamo supporre che stia recitando o che non abbia proprio sentito la notizia vista l'ora a cui mio padre e gli agenti sono entrati in casa sua.
- Esatto, Yagami. Però è strano che non succeda più nulla ai criminali. E Matsuda ha detto che l'uomo ripeteva "Eliminato" come un ossesso prima dell'arresto.
Di nuovo l'unica via possibile era l'attesa. I poliziotti avevano tutto il tempo per controllare e ricontrollare invano ogni angolo dell'appartamento di Mikami, così come per verificare se possedesse una cassetta di sicurezza in banca o qualcosa di simile.
Light e Ryuzaki passavano il tempo a cercare di incastrare i pezzi, di risolvere le incongruenze del caso. Talvolta per staccare un po' ascoltavano "Heaven is a place on Earth" e finivano per chiudersi in camera. A dirla tutta, per me furono giorni alquanto noiosi.
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Heaven Is A Place On Earth (Lawlight)
FanfictionVedendo l'anime di Death Note c'è il 70% di probabilità di credere che tra Light e Ryuzaki debba nascere qualcosa. Un narratore d'eccezione ci spiega perché abbiamo ragione e ci racconta cos'è realmente successo il 5 novembre 2007... Questa opera è...