Secondo atto: il momento di mandare in scena Mikami. Aizawa lo portò davanti alla forca, entrambi avevano il volto coperto.
- Taro Mikami ha confessato di essere Kira e le prove su di lui sono schiaccianti - proseguì Light solenne - Verrà giustiziato tra pochi minuti.
Il condannato spinse indietro Aizawa.
- Lo rifarei mille volte! - gridò prima di scoppiare in una risata malefica e togliersi il passamontagna - Per salvare questo mondo qualcuno deve pur fare il lavoro sporco di togliere le erbacce!
Il poliziotto gli prese con forza le braccia e gli coprì il volto, ma forse fu troppo rapido: la pillola che aveva in bocca volò a terra. Il vero Kira non avrebbe comunque fatto in tempo a verificare che il vero nome di Mikami fosse "Teru" e non "Taro".
- Per quanto l'operato di Mikami abbia parzialmente aiutato a ridurre il tasso di criminalità, la legge è legge e per la nostra e quella internazionale egli è un pluriomicida.
Il discorso di Light procedeva molto bene. Aveva essenzialmente l'utilità di prendere tempo e permettere a L di tenere sotto controllo la donna seduta nelle ultime file. Una signora di mezza età, ma non certo di mezza taglia. Nessuna busta della spesa in mano, ma il detective l'aveva riconosciuta. Se ne stava immobile, un pugno stretto e l'altra mano sulla borsa.
- Kira era solo un uomo triste, dall'esistenza vuota - continuò Yagami.
Capiva pienamente cosa potesse portare una persona perbene a diventare così.
- Non sapeva cosa significasse la felicità.
Parlava quasi più per sé che per Mikami o il vero quarto Kira, chiunque fosse all'interno dello Yellow Box.
- Si è trovato con un grande potere in mano e non l'ha saputo gestire. La sua vita è diventata miserabile.
La signora in carne appariva via via più irritata dalle parole di Light. Stava decisamente per cedere. "Dai, ancora un pochino..."
- Mikami, o meglio Kira, sei diventato pazzo per via dei tuoi poteri e pensavi di poterti mettere sopra la giustizia!
La donna infilò una mano in borsa, Soichiro e Matsuda si misero alle sue spalle per tenerla sotto tiro - il sovrintendente aveva ottenuto un permesso per portare la pistola firmato dal ministro della Difesa in persona.
- Ma io, L, ti ho sconfitto e ora pagherai per i tuoi reati! - esclamò Light puntando il dito contro il finto condannato.
La donna non ce la fece più: doveva rispondere a quell'affronto da parte del suo nemico. Prese la penna e il quaderno nero. "Taro Mikami".
- Adesso! - esclamò Ryuzaki ad Aizawa con la radiolina - Avete circa trentacinque secondi.
Il poliziotto annuì, si mise una mano davanti alla bocca e senza farsi notare mormorò a Mikami le disposizioni.
- Fra mezzo minuto, muori.
Era la parola d'ordine per mandar giù la pillola: trenta secondi e si sarebbe ritrovato a terra privo di sensi. Ma per il suo dio era disposto a fare questo ed altro, per cui non potè fare altro che fingere.
Nel frattempo Ryuzaki teneva tutto sotto controllo.
- Mogi, preparati alla folla terrorizzata che fugge... Sovrintendente, mi raccomando, quella donna non deve uscire di qui... Matsuda, non tocchi il Death Note se ha paura degli dèi della morte...
Insomma, quei quaranta secondi complessivi dovevano essere il momento decisivo per la sconfitta di Kira.
Mikami si mise una mano sul petto ed emise un urlo soffocato. Con un'abilità da star di Broadway si lasciò cadere come se stesse avendo un infarto.
- Si salvi chi può, Kira vuole ucciderci tutti! - gridò qualcuno nel pubblico.
Fu la scintilla che scatenò l'incendio: chi si copriva il volto, chi gridava, piangeva o pregava. Una sola cosa cercavano di fare tutti: fuggire. Tutti meno Kira.
- Ryuk, mi sai dire se lo shinigami che hai visto è ancora in sala? - mi domandò Ryuzaki porgendomi una mela gialla.
- Beh, non dovrei dirtelo ma... Sì. Non si è mosso di un millimetro - e addentai quel succoso capolavoro del mondo degli umani.
- Molto bene... Yagami, passa l'audio sul mio canale.
La donna del treno si trovò da sola con le pistole di Soichiro e Matsuda puntate alla testa. Light rimase sbigottito nel vedere proprio in lei il quarto Kira: un grave errore supporre per pregiudizio che fosse troppo stupida. Era invece stata geniale ad utilizzare quel "Grazie, Kira!" come lasciapassare.
- Così, eccoci al capolinea, Kira. Può anche avvicinarsi al palco con le mani alzate - disse L con gli altoparlanti.
Light scese tra le sedie e si avvicinò alla donna togliendosi la maschera. Lei lo guardò e le tornò in mente quella sera.
- Così quella coppietta gay che ho visto e salvato dai delinquenti in treno sareste tu ed L? - domandò scioccata sentendosi in trappola.
Matsuda rimase a bocca aperta e Aizawa non fu da meno. Questo avrebbe spiegato il bacio sotto il vischio alla festa di Natale.
- Curioso, non trova? - rispose ironico il ragazzo.
Mikami trasalì. Lasciò a terra la pillola che in silenzio era appena riuscito a recuperare. Gli avevano mentito e il suo dio, Kira, era la vittima designata di quel complotto: non poteva permettere che finisse così.
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Heaven Is A Place On Earth (Lawlight)
FanfictionVedendo l'anime di Death Note c'è il 70% di probabilità di credere che tra Light e Ryuzaki debba nascere qualcosa. Un narratore d'eccezione ci spiega perché abbiamo ragione e ci racconta cos'è realmente successo il 5 novembre 2007... Questa opera è...