CAPITOLO 1

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"Bernardeschi!" lo richiamò scocciata la giovane fotografa.

"Smettila di muoverti, ma riesci a stare fermo due minuti? Sei peggio di mio nipote." continuò Greta sbuffando cercando di mettere a fuoco sul bellissimo viso d'angelo.

Federico si sedette finalmente assumendo una posizione normale, aspettò il momento giusto e quando sentí il click della Canon si mosse facendo imprecare Greta.

"Io non ho parole, ti sto facendo un favore calciatore montato che non sei altro. A quest'ora potevo benissimo essere a casa mia stesa sul mio fantastico letto." sentenziò posizionando le mani sui fianchi, come a sottolineare la sua autorità.

Federico la guardò e non poté fare a meno di ridere: era buffa mentre cercava di farsi valere da poco più di un metro e sessantacinque d'altezza.

"E ora? Cos'hai da ridere?" piagnucolò lasciandosi cadere a sedere sull'erba fresca.

"Ma smettila di lamentarti, qui il favore lo sto facendo io a te. Quando ti ricapita di fotografare tanta bellezza?" scherzò sornione accarezzandosi il viso con vanità.

"Più o meno domani mattina, appena metterò piede a Vinovo, genio." borbottò stendendosi completamente sull'erba del giardino di casa Bernardeschi.

I due ragazzi stettero per un po' in silenzio fin quando il calciatore decise di utilizzare la fotocamera della ragazza per fotografarla.

Greta era davvero una ragazza bellissima, aveva vent'anni anche se il suo viso e il suo corpo la facevano sembrare più grande.

I lineamenti mediterranei del viso erano incorniciati da delle lunghe onde bionde, gli occhi azzurri brillavano fra le folte ciglia scure e la bocca carnosa era sempre piegata in un sorriso con tanto di fossetta destra.

Greta era una ragazza che cercava di vedere il bicchiere sempre mezzo pieno, prendeva sempre la palla al balzo e ogni occasione era buona per essere sfruttata al meglio, glielo aveva imposto la vita di essere tanto positiva.

La sua passione era la fotografia e proprio grazie al calciatore che la stava importunando era riuscita a diventare una delle fotografe ufficiali della Juventus a soli vent'anni,certo il merito era soprattutto del suo talento e del suo impegno anche se Federico le aveva dato una buona mano a farsi notare.

I due si erano conosciuti su Instagram: Federico stava cercando un fotografo emergente e capitò per caso sul suo profilo rimanendo incantato dalle fotografie di Greta, erano particolari e ognuna diversa da quella precedente.

I suoi soggetti erano quasi sempre gli stessi anche se ripresi ogni volta con una sfumatura diversa, dettata dalla sua capacità di vedere il mondo sotto varie prospettive, quella capacità che può avere soltanto una ragazza di vent'anni con tanti sogni nel cassetto e gli occhi pieni di luce.

"Che stai facendo Fede?"

Il ragazzo sorrise innocentemente, sapeva che odiava essere fotografata e soprattutto vedersi in foto, non si sentiva a proprio agio.

Greta pensava che vedere una fotografia di se stessi e vedersi, per esempio,allo specchio fosse estremamente diverso: secondo lei l'immagine allo specchio di una persona riflette un po' quello che si pensa di se stessi mentre la fotografia è lì, che racconta tutti i tratti, negativi o positivi che siano, di una persona, oggettivamente.

Ed era una cosa che la spaventava.

"Dai Federico, smettila." sentenziò mettendosi in ginocchio per alzarsi cercando nel frattempo di togliere la fotocamera dalle mani inesperte del calciatore.

"Federico non sto scherzando."

Greta provò ad alzarsi inciampando però nei suoi stessi piedi e cadde a terra seguita dalla risata fragorosa di Federico, che si stese stremato dal tanto ridere.

Una delle caratteristiche di Greta era l'essere un po' maldestra, cosa che la rendeva simpatica agli occhi di tutti.

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"Mamma! Sono a casa..." urlò Greta lanciando le chiavi sul tavolo dell'ingresso.

"Tesoro ben tornata, come mai così tardi oggi?" chiese la donna legandosi i capelli ricci in un crocchia disordinata.

"Mi sono fermata da Federico, ha voluto scattare qualche foto." spiegò sedendosi finalmente sul divano e togliendosi gli stivaletti neri.

"Zia!"

Il piccolo Mattia dai riccioli biondi le corse incontro abbracciandola stretta.

"Hey ometto. Sei ancora qua? Non é passata a prenderti mamma?" sorrise Greta sbaciucchiandolo tutto.

L'espressione del bambino mutò all'istante diventando triste e gli occhi azzurri gli si fecero lucidi, il labbruccio si spose all'infuori e cominciò a tremare.

"Hey, che succede?" domandò la ragazza preoccupata accarezzandogli i capelli.

"La mamma e il papà si sono presi una serata libera per uscire da soli, ma noi ci divertiremo un mondo tutti insieme, vero?" parlò Anna, la mamma di Greta.

Era una giovane nonna di circa cinquanta anni, Giordano, il primo figlio, era arrivato subito dopo l'università, all'età di 25 anni, mentre Greta era arrivata un po' più tardi, quasi 5 anni dopo.

Greta era la sua fotocopia, aveva gli stessi capelli ricci e gli stessi occhi azzurri e grandi,la bocca era quella del suo papà che invece non si faceva vedere da anni.

Un giorno, dopo una furiosa lite, aveva aperto la porta di casa e non era più rientrato; si era fatto sentire solo mesi dopo quando però era troppo tardi per Greta.

"Zia, zia guardiamo la partita?" chiese il piccolo sfoggiando la sua nuova maglia bianconera con il numero dieci sulla schiena.

Mattia era un tifoso sfegatato della Juventus pur avendo solo cinque anni, non si perdeva nessuna partita e più di una volta era stato allo stadio per vederli giocare dal vivo.

I suoi giocatori preferiti erano Dybala e immancabilmente Bernardeschi, quest'ultimo lo aveva conosciuto un giorno che Federico era passato a prendere Greta per accompagnarla al centro.

Il bimbo non aveva pianto solo perché non aveva avuto il tempo di realizzare, sennò lo avrebbe sicuramente fatto: Fede aveva giocato con lui mentre aspettava che Greta avesse finito di prepararsi.

"E va bene!"

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Questo capitolo è dedicato alla mia migliore amica ele_man017. Sperando che tramite quello che scrivo tu possa imparare a vedere tutto il bello che io vedo in lui.

Volevo informarvi che ho già scritto tutti i capitoli, anche se probabilmente qualcuno verrà modificato.

Aggiorneró o una volta al giorno o ogni due giorni, in caso di cambio di programma avviseró.

Mi raccomando lasciate tante stelline, che sono di forte incoraggiamento.

Grazie a tutti e spero che vi piacerà. X

Promise Me | Federico Bernardeschi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora