CAPITOLO 20

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2022

Il mondo di Greta e Federico era cambiato radicalmente negli ultimi tre anni, la vita aveva donato loro i due regali migliori che ci potessero essere nel mondo. Si chiamavano Giorgia e Alessandro, erano due gemellini di appena tre anni con i capelli biondi come la mamma e gli occhi verdi come il papà. Erano arrivati nel momento più complicato della relazione tra i due ragazzi: Greta era riuscita da poco a denunciare il padre ed era indaffarata fra il lavoro e gli avvocati, tanto che aveva trascurato un po' il suo bellissimo ragazzo, infatti in quel periodo i due erano distaccati l'uno con l'altra, si guardavano a malapena negli occhi, riuscivano a farlo soltanto quando facevano l'amore. Ed è stato proprio questo a farli riunire e a farli diventare una famiglia vera e propria.

Giorgia era l'artista della famiglia, tanto che aveva già dipinto tutto il divano di pelle bianca di casa Bernardeschi. Federico non era riuscito a sgidarla nemmeno quella volta, era troppo innamorato di quella bimba tanto simile a lui. Alex invece, era un promesso terzino che faceva impazzire il papà, tanto correva veloce e non stava mai fermo. Federico aveva rinnovato ancora e ancora il suo contratto con la Signora, Greta invece era riuscita ad aprire, dall'anno precedente, il suo personale studio fotografico che la teneva molto impegnata, anche se riusciva sempre a trovare il tempo di andare a vedere le partite del suo fantastico fidanzato.

Ancora non erano riusciti a sposarsi e magari non lo volevano nemmeno più, quando Greta aveva scoperto di essere incinta il matrimonio era stato il suo primo pensiero: non riusciva a pensare di poter crescere una famiglia solida senza essere sposata con l'uomo della sua vita. Ma parlando con Federico si era ricreduta e quel pensiero era sceso in fondo alla lista delle cose da fare, in quegli anni si era resa conto che non era necessario anche se comunque continuava a desiderarlo ardentemente.

"Babbo!" Bernardeschi sentì una vocina dolce vicino all'orecchio ed un peso sullo stomaco. "Babbo! Sveglia..." Era la sua piccola Giorgia, che aveva imparato a parlare in toscano, con un accento molto più accentuato del suo. "Amore, buongiorno!" sussurró assonnato il numero 33 stampando un dolce bacio sulle labbra protese in fuori. "Alex? Dorme ancora?" Giorgia annuì stendendosi accanto al suo papà, sulla parte del lettone di Greta che era già vuota da tempo. Era martedì e Federico non aveva nessuna seduta d'allenamento come al solito, infatti il martedì era lui ad occuparsi delle due pesti e a spupazzarsele tutte. Federico le accarezzó la testa e la strinse a sè pensando quanto fosse cresciuta in così poco tempo, gli sembrava ieri che la stava tenendo in braccio per prima volta insieme al suo fratellino.

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"Mamma!Mamma!" I due bimbi corsero fra le braccia di Greta che prima di stringerli a sé poggió la Canon su uno degli scaffali del suo bellissimo studio. "Ehi! Pesti... Che belli che siete stamattina, papà è stato bravo!" rise la bionda abbracciando il suo calciatore.

Da quando era diventata mamma, Greta, per quanto possibile, era ancora più bella. I lineamenti del viso erano più maturi e indubbiamente il corpo più formoso, cosa che rendeva molto felice Federico. L'anno precedente si era tagliata per la prima volta i capelli poco sopra le spalle con la frangia e dal quel giorno non aveva cambiato taglio.

Il biondo poggió le sue labbra su quelle di Greta che ricambió prontamente il bacio. "Bleah! Che schifo mamma!" grugnì Alex coprendosi gli occhi e facendo ridere i due genitori.

"E comunque sei troppo scollata Amore..." sussurró Federico fissandole il seno. "Depravato." rise lei. "Mamma! Cosa significa devrapato?!" urló Giorgia. "Niente tesoro, è una cosa brutta e la mamma è una maleducata."

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FINE

Eccoci arrivati all'ultimo capitolo, non vorrei aggiungere niente perché sono molto triste ma orgogliosa di quello che sono riuscita a fare. Mi farebbe piacere che mi faceste delle domande, inerenti alla storia o a qualsiasi cosa voi vogliate. Sbizzarritevi.
Vi voglio bene.


Promise Me | Federico Bernardeschi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora