CAPITOLO 2

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Federico stava per essere nuovamente innaffiato con lo Champagne quando il suo telefono vibrò leggermente.

Si spostò in disparte nello spogliatoio cercando di proteggere il suo schermo dalle gocce, lesse il messaggio e sorrise involontariamente.

Complimenti Campione D'Italia. G

Grazie grazie mademoiselle. Ci sei domani sera alla festa sì? Voglio proprio vederti con un vestito elegante.

Scemo.

Federico rise immaginandosi la faccia contrariata di Greta e mise via il telefono continuando a festeggiare con i suoi compagni.

La società aveva deciso di organizzare per la serata seguente una festa per celebrare la vincita della Coppa Italia e ovviamente erano invitati oltre i calciatori e le loro famiglie, tutti i membri dello staff.

Federico era al settimo cielo, aveva un sorriso enorme stampato in viso che non accennava a scomparire.

Era una delle sue prime volte, non aveva mai vinto una coppa e poterla tenere in mano ed alzarla al cielo era veramente un emozione indescrivibile per lui.

Era così su di giri che non aveva pensato a perché Greta non fosse lì con gli altri fotografi, solitamente era presente a tutte le partite,così decise di chiamarla.

Tu tu tu

"Pronto?!"

"Greta!" Federico urlò sul microfono attirando l'attenzione dei suoi due compagni argentini, Gonzalo e Paulo.

"Greta! Perché non sei qui con noi? Abbiamo vinto! Ci hai visti?" chiese a raffica il numero dieci inciampando leggermente con la pronuncia, un po' per l'emozione e un po' per lo Champagne.

"Sì Paulito! Siete stati fantastici!" parlò dolcemente la ragazza coprendosi meglio con la felpa e avvicinando il telefono all'orecchio.

"Si é vero, modestamente parlando. Ma perché non c'eri?" domandò nuovamente Higuain sfilandosi la maglia sudata.

"Ho la febbre alta, ovviamente solo io posso ammalarmi a Maggio."

"Poverina! Ma quindi quando ci vediamo?" urlò nuovamente Paulo togliendo il telefono dalle mani di Federico e guadagnandosi un'occhiataccia.

"Presto Dybala, già vi manco così tanto?" chiese sorridendo maliziosa.

"Potrei riavere il mio telefono?" si intromise il numero trentatré riappropriandosi del proprio iPhone.

"Certo che sei sempre simpatico tu. Comunque vi lascio ai festeggiamenti, divertitevi anche per me. Buona serata ragazzi!" Greta sorrise dolcemente pensando a quanto, in pochi mesi, quei ragazzi fossero diventati importanti per lei.

Quella della Juventus era una grande famiglia sempre pronta ad accogliere persone nuove senza mai far pesare il fatto di esserlo, quel lavoro era stato la sua fortuna ed era immensamente grata a Federico, anche se non lo avrebbe mai ammesso.

Gli Juventini continuarono la loro festa nel bus e poi in centro a Torino con i loro tifosi, Federico era ancora incredulo e estasiato e immensamente grato.

Promise Me | Federico Bernardeschi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora