"Ma ciao bellezza!" sussurró Greta stringendo la manina della piccola Vittoria, in braccio al suo papà portiere Mattia. Greta bació sulla guancia il ragazzo salutandolo allegramente e poi abbracció anche Giorgia, la sua fidanzata. "Come stai tu?" le chiese accarezzandole il braccio. Sapeva che si erano trasferiti da poco a Torino che era stata molto indaffarata tra il trasloco e la piccolina. "Adesso molto meglio, l'ultimo camion è arrivato la settimana scorsa quindi abbiamo finito. Matti ha avuto qualche problema con il lettino ma niente di irrisolvibile." rise la ragazza spostandosi i capelli sulla spalla destra.
Qualche secondo dopo Federico entró nel bar dove avevano deciso di fermarsi per il troppo caldo, gli altri erano entrati prima mentre Fede era rimasto fuori per finire una telefonata. Appena Vittoria lo vide inizió a ridacchiare e protese le braccia cicciotte verso di lui che non esitó a prenderla in collo. I bambini erano davvero innamorati di Federico come lui lo era di loro. "Vieni dallo zio patata!"
Federico e Mattia si conoscevano da sempre, fin da quando erano ragazzini avevano giocato insieme in Nazionale e da subito erano diventati grandi amici. Per esempio quando Mattia aveva scoperto che sarebbe diventato papà Federico era seduto accanto a lui, sul divano di casa Bernardeschi con una lattina di birra davanti. Il biondo si sedette su una poltroncina iniziando a giocherellare con la bimba, pizzicandole le guanciotte piene e facendole le linguacce. Greta si perse a guardarli e pensó che magari qualche tempo dopo quella bambina sarebbe potuta essere loro figlia, di questo i due non avevano mai parlato. Non si erano mai chiariti sulla questione 'famiglia' e Greta aveva paura di scoprire cosa potesse pensare al riguardo il suo fidanzato.
" È bella questa sensazione, vero?!" mormoró Perin sottovoce avvicinandosi alla sua amica. "Matti,come avete fatto a decidere di voler mettere su famiglia? Cioè siete ancora molto giovani, io non credo che Federico ancora voglia creare una famiglia..." spiegó leggermente intimorita. "Ma in realtà é successo abbastanza per caso. Cioè ci siamo sposati presto e quello lo abbiamo deciso, peró lei è arrivata all'improvviso ed è stata la cosa migliore della nostra vita." sorrise dolcemente osservando la sua piccola. "Non devi avere paura Greta. Io credo che Fede sia più che pronto e anche se non lo fosse aspetterete. Non c'è fretta di fare niente. Il matrimonio, un figlio sono cose serie che vanno fatte con convinzione. Non si può creare una famiglia solo per provare, capisci quello che intendo?"
" Certo, ma noi non abbiamo mai neanche parlato di queste cose. Io sarei pronta a sposarlo anche domani, perché lo amo e sono convinta che lui sarà l'unico uomo della mia vita. Io penso che anche lui sia convinto quanto me, me l'ha detto l'altro giorno ed è stato dolcissimo. Ma magari le nostre di idee sulla famiglia sono diverse, magari ci porteranno a litigare e a dividerci ed è l'ultima cosa che voglio." borbottó Greta terrorizzata. Mattia rise leggermente e le bació la tempia stringendola a sé." Greta, sei davvero troppo paranoica. Hai appena vent'anni e lo so che sei molto più matura di quanto dovresti perché è la vita che ti ha portato ad esserlo. Peró viviti un po' le cose come capitano, senza accontentarti mai ma neanche aspettandoti troppo dalle persone." la ragazza annuì non ancora molto convinta." E comunque sono sicuro che tutto andrà per il meglio, cioé guardalo- Mattia rise indicando l'amico giocare con la sua bambina- Come potrebbe non volere dei figli? Magari non subito ma succederà sicuramente Greta."
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"Sono a pezzi." sbuffó Bernardeschi buttandosi sul letto senza neanche svestirsi. "Mi dispiace amore..." mormoró Greta accarezzandogli la testa. La ragazza inizió a liberarlo dai vestiti caldi togliendogli le scarpe e slacciandogli la cintura, poi i pantaloni stando attenta a non toccare punti troppo delicati. Li fece scorrere lungo le gambe muscolose lasciandolo solo con i boxer neri, dopo avergli tolto anche la maglietta bianca. Fede le sorrise in segno di ringraziamento, guardandola negli occhi chiari illuminati solo dalla luce della piccola abat-jour.
La bionda si sciolse la coda e si svestì infilandosi una delle tante maglie del suo Federico. "Sei così bella." sussurró il calciatore godendosi la vista delle sue gambe nude e candide. Greta si giró verso di lui sorridendogli e raggiungendolo a letto. Si stese a pancia in giù appoggiandosi al petto del suo ragazzo e fissandolo negli occhi. "Anche tu sei bello Federico." lo disse così tanto innocentemente che il cuore del ragazzo scoppió di gioia. "Ti amo piccola, sei stata veramente un dono di Dio." sospiró Fede accarezzandole i capelli biondi. "Le tue mani combaciano così perfettamente con le mie che è come se fossero state create per me, magari era destino che fosse così." pensó a voce alta il calciatore incrociando le sue mani con quelle di Greta e baciandole le nocche.
"Potrei restare sveglia solo per sentirti respirare, oppure guardarti sorridere mentre dormi e sogni, potrei rimanere così per sempre, stesa vicino a te sentendo il tuo cuore che batte per me. - gli lasció un dolce bacio proprio sopra il cuore e poi ci appoggió l'orecchio. - E voglio solo restare con te in questo momento e per sempre." Greta alzó il viso verso Federico e lo trovó con gli occhi lucidi. Subito il ragazzo arrossì tirando su col naso ed asciugando gli occhi, facendo finta di niente. La ragazza ridacchió leggermente stringendolo a lei e baciandogli ripetutamente la guancia. "Sei ancora più bello quando ti emozioni per quello che ti dico. Con me non devi vergognarti di piangere o dimostrarti vulnerabile, io amo tutto di te. Ti amo quando sorridi e ti amo quando piangi, ti amo quando facciamo l'amore e ti amo quando litighiamo."
"Mi hai detto delle cose che... Non lo so mi é andato in pappa il cervello ancora più di quanto non lo fosse già. È dalla prima volta che ti ho vista che mi é andato in pappa. Avevi ancora i capelli lunghi fino sotto il sedere, ti coprivi gli occhi con chili di mascara e indossavi solo magliette enormi dei Nirvana o dei Guns N' Roses perché pensavi di essere brutta o non so cosa. E ti assicuro che lo pensavi solo tu." le raccontó spostandole i capelli dietro le spalle." Poi sei arrivato tu ed è cambiato tutto. Da quando mi hai guardata la prima volta mi sono sentita già più bella, poi con te che me lo ripetevi involontariamente quasi tutti i giorni ho cominciato a crederci."
" Niente di quello che ho fatto con te è stato involontario, forse solo innamorarmi lo è stato."
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Ragazzi! Siamo quasi arrivati alla fine della storia! Io spero con tutto il cuore che vi siate affezionati ai personaggi tanto quanto lo sono io. E che la storia vi abbia davvero preso. Vi ringrazio per i tanti traguardi raggiunti e le tante visualizzazioni, bacioni e buona lettura!
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Promise Me | Federico Bernardeschi
FanfictionAmicizia. Amore. Promesse. Federico Bernardeschi e Greta Riccardi.