CAPITOLO 3

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"Cosa é successo Anto?" chiese il ragazzo trascindandola un po' lontano dal gruppo.

"Ti prego portami a casa, poi te lo spiego. Però fai veloce."

"Sì, prendo un attimo la giacca, ce l'ha Greta. Arrivo subito, stai tranquilla." le accarezzó la spalla sorridendole caldamente.

"Greta, vieni andiamo. Ora ti dico." le prese la mano intrecciando le loro dita e avvolse un braccio intorno alle spalle di Antonella, per riuscire ad uscire il più velocemente possibile.

"Cosa sta succedendo ragazzi?" domandò Greta confusa e salendo nella macchina di Federico che mise in moto sfrecciano verso la casa di Paulo e Antonella.

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"Anto, puoi spiegarci cosa é successo?! Calmati, dai." la incoraggiò Greta asciugandole gli occhi e stringendole le mani.

Anche Federico si sporse verso la ragazza argentina per cercare di capire perché fosse in lacrime e con il volto distrutto.

"Stava infilando la lingua in bocca ad una tizia, ma dico io, almeno la decenza di non farlo quando sa che sono presente io?" sibilò arrabbiata.

Federico strinse i pugni costringendosi a non andare a prenderlo a sberle.

Paulo era uno dei suoi migliori amici ma era stato un coglione, per mesi, quando i due si erano lasciati, non aveva fatto altro che disperarsi perché voleva assolutamente ritornare con la sua Antonella.

E alla prima occasione aveva baciato un'altra, che poi Federico pensava, che bisogno aveva di andare a baciare un'alta quando la sua ragazza era bellissima, una ragazza seria, con la testa sulle spalle, intelligente ma soprattutto la sua ragazza.

Greta accusò il colpo, non avrebbe mai pensato che il suo amico avrebbe potuto fare una cosa del genere.

"Anto, tesoro. Sei sicura che sia andata proprio così?" tentò di trovare una spiegazione al comportamento del calciatore.

"Certo Greta. Li ho visti con i miei occhi e avrei tanto voluto non averlo mai fatto." sussurrò con la voce rotta dai singhiozzi.

"Vado a cercarlo." tuonò Federico che era rimasto zitto fino a quel momento.

"Fede..."lo richiamò la fotografa.

" Vado io, é meglio. Potresti fare davvero una stupidaggine, stai con lei e consolala. Ci metterò pochissimo, prendo la tua auto. "

Greta non diede modo di ribattere al calciatore perché uscì di corsa, non prima di avere abbracciato la sua amica.

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Lo individuò vicino al bancone del bar, che stava parlando animatamente con Claudio Marchisio.

Si avvicinò di corsa al calciatore trascindandolo fuori dal locale con tutte le sue forze.

"Sali immediatamente Paulo, dobbiamo parlare. Anzi tu devi parlare."

"Ma che cazzo ti salta in mente? Cioè ma ti rendi conto del casino in cui ti sei messo?" sbraitò Greta guidando verso casa Dybala.

Promise Me | Federico Bernardeschi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora