CAPITOLO 10

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La cena passò velocemente fra le chiacchiere interminabili di mamma Paola e Gaia e le paroline storpiate di Mami.

"Fede, ti dispiace se vado un attimo in camera? Volevo chiamare mia madre, poi dopo ti raggiungo." Federico annuì e le baciò dolcemente l'angolo della guancia.

Ne approfittò per passare qualche minuto da solo in compagnia della sua sorellona.

La prese per mano e si recarono in giardino a sedere sul solito dondolo, era lo stesso di quando Federico era piccolo.

"Allora?! Che mi racconti fratellino?" Gaia sorrise maliziosamente alludendo a Greta e poi si accese una sigaretta.

"Ancora fumi quella roba? Ti fa male Gaia, prima o poi ti ucciderà." il fratello la guardò di sbieco parlando con fare saccente.

"E tu quando smetterai di fare il saputello? Dai raccontami un po' di Greta..." si lagnò la bionda tanto simile a suo fratello.

"Mi sa che sono fregato sta volta..." sorrise leggermente spostandosi il ciuffo da davanti agli occhi e guardandola.

"Lo penso anch'io." rise lei.

"L'ho visto come la guardi Fede, non ti ho visto quella faccia nemmeno davanti allo scudetto..." lo prese in giro accarezzandogli la testa.

"Però c'è qualcosa che non ti convince. Che c'è che non va?" domandò Gaia guardandolo negli occhi verdissimi.

"Ha appena vent'anni, é ancora piccola e innocente Gaia. Cioè non di testa, perché sembra già un'adulta. Però lo sai come é il mio mondo e io non so se me la sento di trascinarcela dentro."

Nel frattempo Greta si era avvicinata alla portafinestra e ci era rimasta male a sentire le parole del suo ragazzo, quello era uno dei pochi problemi che non era mai venuto fuori e sicuramente l'età non era un problema per Greta.

Ritornò in camera non prima di aver dato la buonanotte alla famiglia Bernardeschi e si spogliò mettendosi sul letto con il telefono.

Era molto stanca e mille pensieri le frullavano per la testa, improvvisamente era diventato tutto insicuro.

Le palpebre erano diventate pesanti e gli occhi le si stavano per chiudere quando sentì la porta della camera aprirsi e cigolare.

"Dormi?"

"No." sussurrò sbadigliando.

Federico si svestì non proferendo parola e non capendo perché la sua ragazza fosse diventata improvvisamente tanto silenziosa e pensierosa.

"Perché pensi che non sia pronta?" chiese tutto a un tratto Greta incrociando le gambe scoperte.

Il calciatore la guardò accigliato non capendo a che cosa si riferisse.

"Perché pensi che sia troppo piccola per te o per il tuo mondo?" domandò ancora leggermente alterata.

"Non mi piace che ascolti di nascosto le mie conversazioni Greta." ribatté Federico sfilandosi i jeans.

"Avresti dovuto parlarne con me Federico, sono io la tua ragazza e a questo punto il problema."

Federico si passò una mano sulla faccia sbuffando.

"Non sei tu il problema, ma come cazzo ti viene in mente che potresti essere tu il problema Greta? Signore, sei la cosa più bella che mi sia capitata." si addolcì afferrandole il viso e guardandola negli occhi.

"E allora qual è il problema? Non capisco, tu mi piaci, io ti piaccio, stiamo bene insieme. Cosa c'è che non va?" sussurrò sfinita.

"Non hai idea dei casini che mi girano intorno e che si aggiungerebbero se si sapesse di noi. Io sono pronto, perché ci tengo davvero a te, ma tu? Tu sei pronta Greta?"

"Certo che sono pronta Federico, sono sempre qui. Non voglio più dovermi mettere occhiali da sole e cappelli per poter prendere un caffè in pace con il mio fidanzato." esclamò inconsapevole di aver appena detto che Federico fosse effettivamente il suo fidanzato.

Federico non si lasciò sfuggire questa occasione e sorrise maliziosamente.

" Ripeti quello che hai detto. "

" Ma sei scemo stasera? Ho detto che non voglio più mette-"

"Hai appena detto che sono il tuo fidanzato." sorrise euforico il calciatore portando le mani sui fianchi appena scoperti della ragazza.

Greta arrossì rendendosi conto solo in quel momento di quello che aveva appena esclamato, le era venuto spontaneo chiamarlo così.

" È bello come lo dici tu. "mormorò emozionato baciandole teneramente la guancia.

" Non ti dà fastidio? "

" Ti fai troppi problemi Greta, lasciati andare adesso. "

In poco tempo i vestiti dei ragazzi furono sul pavimento e i loro corpi si unirono, per Federico era stata come fosse la sua prima volta: per la prima volta aveva fatto l'amore e se ne era reso conto quando durante l'apice del piacere gli era venuto l'istinto di pronunciare quelle due fatidiche parole.

Ma aveva deciso di trattenersi, era già abbastanza per quella sera.

"Sei stata fantastica piccola, ora dormi." sussurrò baciandole la tempia per rassicurarla.

"Però Federico Bernardeschi, ci sai fare eh!" mormorò Greta con la voce impastata dal sonno facendo ridere il suo fidanzato che era al settimo cielo, sentiva che di lì a poco avrebbe potuto toccare il cielo con un dito.

Si sentiva il ragazzo più fortunato della terra: aveva una famiglia meravigliosa, aveva fatto della sua passione il suo lavoro e finalmente aveva trovato una persona che gli tenesse testa e che gliela avesse fatta perdere la testa.

"Non sai quanto mi fai felice Greta."

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OH MIO DIO! CIOÈ IO SONO VERAMENTE ESTASIATA! Sono troppo dolci questi due, oh mio Dio! Comunque non vedo l'ora che riinizi il campionato, vi rendete conto che potremo veder giocare Berna, Dybala e CR7 sullo stesso campo nello stesso momento?! ADORO.

LASCIATE TANTI COMMENTI E TANTE STELLINE, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE CHE CI TENGO.

BACIONI ❤️

Promise Me | Federico Bernardeschi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora