CAPITOLO 16

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"Amore! Tu non puoi neanche immaginare cosa abbiamo saputo oggi!" urló euforico Federico entrando in casa. Trovó la sua fidanzata indaffarata fra i fornelli, sporca di farina dalla testa ai piedi e con i capelli legati in una crocchia disfatta, Federico pensó ancora che non potesse essere più bella, anche se ogni volta lo sorprendeva. "Ciao!" rise ancora lui beccandosi un'occhiataccia dalla sua ragazza. "Non prendermi in giro signorino! Stavo cucinando per te, dovresti sentirti onorato." mormoró Greta con tono fintamente altezzoso. "Comunque... Cosa dovevi dirmi?"

"Prima me lo dai un bacio?" Greta sorrise notando il labbruccio in fuori del calciatore e gli stampó un bacio a fior di labbra. "Ora si! Comunque devo dirti la notizia del secolo!" esclamó allargando teatralmente le braccia. "Abbiamo scoperto chi è la nuova ragazza di Paulo..."

Le cose con Antonella non avevano evidentemente funzionato, i due ragazzi avevano finalmente capito di non essere fatti l'uno per l'altra e dico finalmente, perché avrebbero solo continuato a farsi del male restando insieme pur non amandosi." Davvero si è fidanzato e non mi ha detto niente quel nano malefico?" parló incredula Greta asciugandosi le mani e sedendosi sulle gambe del fidanzato "E sarebbe?" chiese già consapevole del fatto che non le sarebbe piaciuta, altrimenti Paulo gliela avrebbe presentata subito. "Si chiama Oriana e fa la cantante o la modella, non ricordo bene. No, forse tutti e due. Comunque, poco importa. Deve pagarla per avercela tenuta nascosta." rise maliziosamente Federico pensando già ad un piano per vendicarsi come riempirgli gli scarpini di schiuma da barba o lasciarlo nello spogliatoio senza vestiti ed asciugamani.

" Comunque è davvero carino questo vestito... "sorrise sornione appoggiando le labbra sul collo scoperto della ragazza. Lasció una scia di baci per tutta la scollatura fino alla bocca, se qualcuno avesse dovuto vederli dal fuori avrebbe sicuramente vomitato per la troppo dolcezza. "Fede basta... Dobbiamo uscire."mormoró Greta staccandosi e alzandosi dalle sue gambe, sistemandosi il vestito rosso che era stato tutto spostato quasi a mostrare il seno." Ma io sono stanco, non ce la faccio... "si lagnó come un bambino stropicciandosi gli occhi." Vorrà dire che usciró da sola... "

" Non se ne parla, con quel vestito! Vengo anch'io. "subito si ricompose prendendo le chiavi della macchina e sorridendole leggermente.

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" Paulo! "appena Greta lo vide gli saltó al collo quasi commossa, era più di un mese che non si vedevano e anche se era partita con l'intenzione di sgridarlo non era riuscita a resistere alla dolcezza del sorriso del suo migliore amico." Hey piccola! Quanto mi sei mancata..." rise Paulo stringendola forte al suo petto. "Si ti sono mancata ma eri in buona compagnia eh?!" sputó fintamente acida alzando un sopracciglio e incrociando le braccia sul seno.

Paulo diventó rosso fino alla punta dei piedi ed inizió a tossire. "Ma tu, cioé voi come fate a saperlo?" domandò imbarazzato da morire. Federico rise e con lui anche Greta. "Peró potevi parlarmene eh!" la ragazza schiaffeggió indispettita Paulo su un braccio. "Ancora non è nulla di così serio ragazzi, ci stiamo conoscendo e sono quasi sicuro che a te una che non sia Antonella non starebbe simpatica, quindi ho deciso di aspettare." spiegó Paulo arrampicandosi un po' sugli specchi. "Peró io sono la tua migliore amica, se sei felice tu lo sono anch'io Paulo. Quanta poca fiducia!" sbraitó scherzosamente. Si era accorta di aver detto una cosa troppo dolce per i suoi standard, infatti smorzó un po' il momento. I ragazzi parlarono per un sacco di tempo raccontandosi tutto quello che non avevano potuto dirsi per telefono, il tempo passó così velocemente che in un battito di ciglia era già ora di cena.

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Federico entró in camera che era già l'una passata, si era appisolato sul divano e aveva perso la cognizione del tempo

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Federico entró in camera che era già l'una passata, si era appisolato sul divano e aveva perso la cognizione del tempo. Greta era rannicchiata sul letto, tutta avvolta dalle lenzuola nere e con i capelli biondi sparsi sul cuscino. Sembrava una dea e Federico si innamoró ancora di più. Non avrebbe mai immaginato di poter amare così tanto, ogni giorno che passava il suo cuore batteva più forte e più forte, Greta era il suo primo pensiero alla mattina, era il punto fisso mentre si allenava e il suo ultimo pensiero della sera. Si sedette sul letto accanto alla sua fidanzata accarezzandole la guancia con le nocche, passó l'indice sul sopracciglio di Greta e non volendo la sveglió.

"Amore..." sussurró Greta mentre un sorriso spontaneo le spuntò sul viso pallido. Allungó la mano e la intrecció a quella di Federico che prontamente gliela bació dolcemente. "Dai vieni a letto." lo tiró per il braccio facendolo atterrare poco graziosamente sul materasso. "Ma sei matta?!" esclamò spaventato Fede portandosi una mano sul cuore e guardando male la sua fidanzata che stava ridendo fino alle lacrime. "Dai amore... Fattela una risata!"

Il calciatore alzó un sopracciglio quasi scioccato, le prese i polsi bloccandoglieli sopra la testa con una mano e con l'altra inizió a solleticarle i fianchi scoperti e poi le cosce. Pian piano il solletico si trasformó in vere e proprie carezze, dalle cosce ai fianchi, passando per lo stomaco e viceversa. Federico prese a baciarle il collo, lasciandole poi piccoli morsi sulla clavicola fino a sopra il seno. Greta liberó le mani dalla presa e gli afferró il viso, ribaltando la situazione e posizionandosi a cavalcioni sul suo stomaco. Con il pollice gli accarezzó le labbra piene per poi baciarle dapprima lentamente, approfondendo sempre di più. In poco tempo la maglia di Federico e la canotta di Greta finirono sul pavimento,il ragazzo poggió delicatamente la sua mano sul seno di Greta, stringendolo dolcemente. Ogni curva della ragazza sembrava fatta apposta per le mani di Federico.

"Mi stai facendo diventare matto." soffió sulle sue labbra il biondo.

"Ti amo."

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Promise Me | Federico Bernardeschi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora