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Un leggero venticello freddo mi fa mugolare contrariata quando mi colpisce in pieno viso, mentre dormo a bocca aperta con un braccio penzolante dal letto.

«Scarlett...» una voce dolce e virile al contempo mi soffia nell'orecchio, disturbandomi il sonno e facendomi rantolare ad occhi chiusi.
Inizio a muovere la mano in direzione dello spiffero nel tentativo di scacciarla.

«Biondina, svegliati» mi sussurra ancora quella voce, che mi affretto a mettere a tacere piazzando una mano sulla bocca di chi continua ad innervosirmi.

Le sue labbra si tendono in un sorriso che mi sconcerta.

Labbra?
Sposto le dita tastando la pelle morbida al di sotto e spalanco gli occhi quando, rimuovendo la mano sulle sua bocca tirata in espressione divertita tocco qualcosa di umido. Ci metto un po' a capire che si tratta realmente della bocca di qualcuno, rizzandomi subito a sedere in uno scatto fulmineo.

«Buongiorno» ridacchia John, scuotendo la sua chioma verde mentre si prende gioco di me. Per un attimo ho creduto il cuore mi si sarebbe fermato nel trovare una testa verde sopra la mia.

«Ciao» ricambio guardandolo di sbieco mentre mi alzo dal letto, tirandomi la maglia per dormire fin sotto l'orlo dei pantaloncini, sotto lo sguardo attento di lui che mi squadra le gambe abbronzate.

«Stavamo per fare cena, ho pensato avresti voluto mangiare» spiega scrollando le spalle mentre torna con lo sguardo nel mio, fissandomi intensamente mentre mi mordicchio il labbro inferiore imbarazzata e con le guance leggermente rosse.
I suoi occhi sono puntati sulla mia di bocca e non sembrano intenzionati a staccarsene.

Annuisco con convinzione ed esco dalla camera mentre mi passo una mano tra i capelli per renderli accettabili, scendendo le scale due gradini alla volta e rischiando perfino di rompermi l'osso del collo, motivo per cui mi schiaffo una mano sul viso entrando in cucina.

«Aurora si è svegliata» commenta stizzita Emilia alzando gli occhi al cielo mentre mette a tavola un piatto ricolmo di pasta ed un cipiglio si forma sul mio viso, ancora gonfio per il sonno.

«Aurora? Sai che non mi chiamo così» ribatto confusa mentre Froy, John ed altre tre persone si mettono a ridere, facendomi inarcare un sopracciglio scettica.

«Sei bionda, e dormi dalle tre di oggi pomeriggio...sei la versione moderna della Bella Addormentata» risponde raggiante uno dei due ragazzi che non conosco puntando i suoi occhi azzurri su di me.

La mia bocca si schiude in una "o" di comprensione quando finalmente capisco cosa intende, prima che i miei occhi si assottiglino in uno sguardo piccato verso la ragazza dai capelli castani che sta impiattando.

«Comunque io sono Matt» aggiunge lo stesso che ha parlato prima non appena si rende conto dello sguardo omicida che ho lanciato ad Emilia. Mi tende la mano e subito mi affretti a stringerla accennando un sorriso mentre mi protendo verso gli altri, ripetendo lo stesso gesto con il ragazzo dai capelli neri seduto dall'altra parte e la ragazza bionda che è seduta accanto a lui, stretta al suo braccio, che ha allacciato sulle sue spalle, scoprendo poi che si chiamano rispettivamente Noah e Ariètte e che stanno insieme da mesi ormai.

«Si, hanno deciso di fare i conigli» spiega Matt beccandosi un calcio sotto il tavolo dal diretto interessato, che gli fa il medio dopo che mi sono seduta ad uno dei tre posti vuoti rimasti.

«Sei tu che con James ci tieni a farci sapere sempre quando state facendo i fatti vostri!» esclama sconvolta Ariètte, lanciandogli un pezzetto di pasta addosso, che lui evita schifato.

«A proposito, dove l'hai lasciato?» chiede Emilia inforcando un boccone di pasta di dimensioni enormi, tali da farmi strabuzzare gli occhi. Lei scrolla le spalle in risposta, come fosse una cosa da nulla riuscire a mettersi il Perù in bocca con una sola forchettata.

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