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La baraonda riempie il bar ed un vociare indistinto sovrasta ogni mio pensiero. Nel frattempo che provo a concentrarmi sul non fare cadere tutto quello che sto portando, cerco di barcamenarmi tra i corpi sudati e non che ballano, per raggiungere i tavoli che mi hanno ordinato i cocktail e le birre che tentennano sul vassoio.

Dopo essere uscita dal bar con fare degno di un boss, l'altro pomeriggio, sono tornata a casa, ma poco dopo, non ho idea di come sia stato possibile, mi sono trovata con il telefono che squillava in mano ed una chiamata in entrata da uno sconosciuto. Appena risposto, ho scoperto che lo sconosciuto non era poi sconosciuto, ma era Hugh che, dopo averci pensato bene, ha deciso di assumermi in prova per una settimana e vedere cosa succede.

Adesso mi ritrovo ad indossare un sorriso tirato mentre appoggio tutti i drinks dal vassoio sul tavolo cui spetta da bere, dividendo il tutto e porgendolo a chi di dovere: "i Margarita per le due ragazze, le birre per voi altri e lo jaegermeister per te" concludo porgendo i tre shottini richiestimi davanti al ragazzo che li ha ordinati prima, a quanto pare qualcuno vuole prendersi una bella sbronza. Il gruppo mi ringrazia e, asciugandomi la fronte imperlata di sudore con il dorso della mano, torno al bancone, dove una chioma blu che conosco fin troppo bene mi attende.

"Vuole qualcosa da ordinare anche lei?" chiedo a John che mi squadra estasiato dalla testa ai piedi, merito dei pantaloncini della divisa estiva. Il mio ragazzo sorride e annuisce, prima di sporgersi per darmi un bacio sulle labbra, che ricambio in fretta per poi girarmi e prendere l'ordinazione di altre due persone.

"ALLORA AMICA" la voce di Kelly interrompe John, sul punto di parlare, mentre la bionda si scaraventa su di me e mi abbraccia, incurante della marea di gente e di aver girato dietro il bancone, "COME STAI?"

Scoppio a ridere per la sua solita esuberanza simile a quella di un'overdose da zuccheri e le rispondo, porgendo due birre stappate a due bei ragazzi biondi. "IL TUO RAGAZZO MI HA DETTO CHE ERI IMPEGNATA A LAVORO E SONO VENUTA A TROVARTI... NON VORREI MAI TI ANNOIASSI" grida per cercare di sovrastare il volume altissimo della musica e il baccano, zittendo ancora una volta John che tenta di chiedere qualcosa da bere.

Gli leggo nel pensiero e stappo una birra aromatizzata alla tequila, per la quale mi ringrazia con un occhiolino e un sorriso furbo. Kelly, invece, ordina subito un sex on the beach, che preparo in fretta. "Sappi che, se sei venuta qui per scroccare, ti offrirò solo il primo drink, devi pagare il resto" le comunico avvicinandomi così da non dover strillare per farmi sentire e lasciandole il cocktail di fronte. Lei annuisce felice e inizia a sorseggiarlo, ammirando la fauna maschile mentre io osservo John, intento a guardarsi intorno.

Se c'è una cosa che ho imparato nel tempo che ho lavorato qui è che l'alcol richiama tutti, ricchi o poveri, tristi o felici che siano. Alla fine tutti ci cascano per un motivo o per un altro e si ubriacano, in compagnia o solitudine, e mi chiedo se John sia venuto qui solo per trovarmi data l'espressione vacua che gli leggo negli occhi. Gli sorrido e mi sporgo di nuovo a dargli un bacio veloce sulle labbra proprio quando arriva Hugh, che non perde tempo a rimproverarmi per ricordarmi che siamo nell'ora di punta. Accantono tutte le mie preoccupazioni e decido di aspettare l'indomani per ripensarci.

Kelly si volta e mi sorride, iniziando a scuotere le sopracciglia maliziosa prima di alzarsi e dirigersi verso la sua preda. Sculetta sui suoi tacchi vertiginosi fino ad arrivare ad un ragazzo castano, molto alto e dalle spalle larghe, che si volta, scioccandomi.

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Kelly sta flirtando con il mio ex delle superiori. E con ex intendo il mio primo vero amore. Il primo ragazzo ad essersi preoccupato per me, il primo a cui ho aperto il mio cuore, il primo ad avermi protetta. Adesso, quello stesso ragazzo ride ad una battuta di Kelly mentre li guardo a dir poco pietrificata.

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