Capitolo 5 - parte 5 "Il festival della musica (1)"

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Peter, Drogo e Nicolae sono in piena discussione.

N:" Non è un vampiro, non abbiamo autorità sulla sua vita..."
P:" Si mette in pericolo, e noi abbiamo promesso di proteggerla!"
D:" Credo che la cosina ce lo direbbe, se avesse un problema..."

G:" Insomma, ragazzi, me ne vado per una notte e voi sentite così tanto la mia mancanza da dover parlare di me?"

Sconvolti, si voltano verso di me. Per una volta sono io ad averli sorpresi, non il contrario...

N:" Te ne prego, Grace, siediti... Come avrai immaginato, stavamo parlando proprio di te..."

Mi siedo, irritata dal fatto che parlino di me alle mie spalle.

N:" Come saprai, la situazione è delicata, e noi abbiamo promesso di proteggerti... Ma non abbiamo messo in atto alcuna azione, al riguardo. Capirai quindi che vorremmo trovare delle soluzioni..."
G:" Cosa proponete, allora? Di rinchiudermi qui per sempre?"
P:" Non sarebbe una cattiva idea..."

Gli rivolgo uno sguardo bieco.
Sta cercando di scherzare, ma sembra davvero stanco.
Come combattere contro qualcuno con un'aria tanto distaccata?

N:" Chiaramente Peter sta scherzando..."
G:" Dubito che Peter conosca il significato della parola 'scherzare'..."
P:" Ne conosco il concetto, non significa che mi piaccia farlo."
G:" Eppure ti farebbe bene, credimi!"

La nostra schermaglia verbale viene interrotta dalla risata fragorosa di Drogo.

D:" È la prima volta che vedo Peter comportarsi in questo modo! Che spettacolo!"
P:" E come mi starei comportando, esattamente?"
D:" Mi trovo indeciso tra la nonnetta irascibile e l'adolescente sovraccarico di ormoni!"

Non riesco a trattenermi dal ridacchiare, cosa che innervosisce ulteriormente Peter.

N:" Per favore, calmatevi! Si tratta di una questione seria."

Cerchiamo tutti di darci un contegno.
Drogo e io smettiamo di ridere, ma Peter sembra ancora nervoso.

N:" Crediamo sarebbe preferibile se uno di noi ti accompagnasse, durante i tuoi spostamenti. Così non ti ritroveresti mai da sola."

Non sono una prigioniera in libertà vigilata! Non mi farò seguire tutto il giorno!

G:" Mi rifiuto! Ho diritto alla mia vita privata!"
N:" Giusto il tempo di capire l'entità della minaccia per poi sbarazzarcene... Ti prego, Grace."

Metto il broncio, per niente felice.
Mi volto verso Peter, che evita di incrociare il mio sguardo.

G:" E Peter è d'accordo? L'ultima volta che ho controllato, non voleva avere nulla a che fare con me."

(Si, ce l'ho ancora in gola soprattutto dopo che mi ha baciata!)

N:" È stato proprio Peter a suggerirlo."

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