Capitolo 6 - parte 3

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Peter mi sta facendo provare un'intera gamma di emozioni. Non ho dormito molto in queste ultime notti, mentre non c'era.
E non ho dormito di più, da quando è tornato.
Il suo modo di amarmi mi ha completamente scombussolata.
Amo gustare le sue labbra e immergermi nei suoi magnetici occhi verdi.
Tutta questa fatica accumulata si mischia con una grande eccitazione.
Ho bisogno di muovermi, di esercizio. È questo che significa essere felici?
Fortunatamente oggi è la giornata dello "sport ". Mi farà bene, molto bene!
Quando entro in palestra, ho la sensazione che l'intero campus si sia raggruppato al suo interno!
Risoluta, mi faccio strada verso il centro della stanza, pronta a riscaldarmi.
Sento qualcuno chiamarmi, ma preferisco far finta di niente, in caso si tratti di Loan o Samantha...
Non ho proprio voglia di parlare con loro.
Di colpo, una mano mi afferra il braccio. Peter!

Grace:" Sei venuto... Come sono felice!"
Peter:" Si, mi sono detto che se oggi ti avessi vista mi sarei sentito meglio. Ma fai come se non ci fossi, altrimenti la gente inizierà a parlare di noi. Sai che intendo."
Grace:" D'accordo."
Peter:" Ci vediamo dopo."

Comincio a sgranchirmi lentamente in un angolo della stanza, ma noto immediatamente Loan e Samantha fissarmi senza alcun imbarazzo.
Inizio a correre come una pazza per la palestra.
Ispiro, espiro.
Cerco di non distrarmi, ma non posso fare a meno di cercare Peter con lo sguardo. Alla fine lo noto sulle gradinate, lo sguardo diretto nella mia direzione.
Non so se lo sguardo di un vampiro abbia qualche virtù, ma quello di Peter ha il dono di darmi energia!
Corro, corro, corro senza fermarmi!
Quando gli passo accanto, Loan mi rivolge uno sguardo eloquente. Cerca i miei occhi, ma io mi volto, continuando per la mia strada. Non voglio partecipare al suo gioco.
Samantha mi osserva da lontano. Sembra non apprezzare il fatto che lui stia cercando di attirare la mia attenzione.
Mi fulmina con lo sguardo!
Ignoro entrambi. Penso solo alla mia corsa, non voglio cercare guai. L'indifferenza è la miglior difesa, mi è sempre stato detto.
La mia reazione sembra confonderli entrambi.
Uso la mia rabbia nei loro confronti come forza positiva per la mia corsa.
Lo sport, quando ci si mette davvero, fa bene!
Ma, di nuovo, il mio sguardo si posa su Peter, facendomi dimenticare me stessa.
Mi lancia un bacio di incoraggiamento.
Il suo bacio viaggia attraverso la stanza, posandosi su di me.
Lo sento ovunque: sulle mie labbra, sul mio collo...
La sensazione mi infiamma e mi fa accelerare il passo, come se mi avesse dato le ali.
Apprezzo il suo gesto tenero, e tendo le labbra per restituirgli un bacio appassionato.
Samantha mi vede e spalanca gli occhi. Capisco il suo sguardo quando noto Loan, non distante da Peter.
Oh no! Crede che il mio bacio fosse destinato a lui!
Non ho fatto nulla di male.
Ciò che può pensare Samantha non mi interessa, Loan non era il destinatario di quel bacio.
Piuttosto la morte!
Non mi sentirò in colpa per un suo malinteso.
Esasperata, Samantha scuote la testa per liberarsi di alcune gocce di sudore che le colano sulla fronte. Chiaramente ha appena finito il suo riscaldamento.
Si alza, lanciandomi un'occhiata torva, per poi dirigersi all'uscita.
Mi passa accanto, per poi darmi una spinta violenta e farmi cadere!

Grace:" Hey!!!"

Cerco di mantenere l'equilibrio, ma il mio ginocchio colpisce il suolo. Sento un forte dolore alla caviglia. (Ahia!)

Peter:" Ma che diavolo ti prende? Non puoi fare attenzione?!"
Sam:" Stai forse insinuando che l'abbia fatto apposta?"
Peter:" Certo che sì, stronzetta! Scusati, immediatamente!"

Peter è rosso dalla rabbia nel rivolgersi a Samantha, ma lei mantiene tutta la sua compostezza.
Ho l'impressione che gli occhi di Peter abbiano cambiato colore nel giro di qualche secondo.
Ha un'aria minacciosa.
Improvvisamente Samantha inizia ad avere paura.

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