Capitolo 5 - parte 6 🔥

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Peter mi sistema sul divano del soggiorno.
Mi chiede di aspettare e obbedisco, troppo stanca per fare domande.
Torna indietro in fretta, un kit di pronto soccorso tra le braccia.
Sembra ancora molto preoccupato.
Si siede accanto a me e mi passa il kit, per poi voltare la testa.
Inizialmente rimango sorpresa dalla sua reazione.
Abbasso lo sguardo verso le mie ginocchia, dove appaiono delle minuscole gocce di sangue.

P:" Mi dispiace, vorrei poterti aiutare ma... i vampiri..."
G:" Capisco, non preoccuparti. Hai già fatto troppo."

Sono già colpita dal fatto che sia rimasto al mio fianco per supportarmi moralmente, dopo ciò che è avvenuto al festival.

P:" Ti fa male da qualche parte? È passato tanto tempo dall'ultima volta che ho provato... dolore fisico."
G:" È solo un graffio, quasi non lo sento."

Sembra non crederci e lancia uno sguardo veloce nella mia direzione.
È carino quando si preoccupa...

P:" Cos'è successo, esattamente?"

Non ho molta voglia di pensarci, ma capisco che sia curioso.
Soprattutto perché riguarda un pó anche lui e i suoi fratelli...

G:" Era un guerriero morto tanto tempo fa. Un cacciatore di creature sovrannaturali... Credeva di essere in missione per sterminare esseri come... noi."

Lui solleva la testa di scatto, fissando il suo sguardo cristallino nel mio.
Sembra sorpreso e confuso, come se non riuscisse ad assimilare il "noi".
Eppure è ciò che siamo.
Una sola e identica entità, minacciata dagli stessi pericolosi nemici...

G:" Già, non sono la piccola e fragile umana che credevi che fossi... Deluso?"
P:" Sei ancora fragile, per quanto mi riguarda. Ma effettivamente il fatto che tu sia una medium cambia parecchie cose...
Cosa sei in grado di fare, esattamente?"
G:" Neanch'io sono completamente consapevole delle mie capacità...
Posso parlare con loro, interagire con loro e, a quanto pare, farli svanire."
P:" È davvero... sorprendente. Perché non ce ne hai parlato?"

Ovviamente si domanda perché abbia mantenuto il segreto anche dopo aver scoperto il loro essere dei vampiri.

G:" Non ne sono sicura. Non volevo cambiaste atteggiamento, credo. Sto bene qui, con voi."

Mostra nuovamente un'aria sorpresa.
Non concepisce proprio il fatto che possa sentirmi felice stando qui con lui?

G:" Peter, mi piace vivere con te. Mi sento a casa."
P:" Non ti capisco davvero, Grace...
Vieni attaccata spesso?"
G:" È solo la seconda volta... La prima è stata nella casa abbandonata."
P:" Anch'io... ho sentito qualcosa laggiù. Non riuscivo quasi a camminare, è stato davvero strano..."
G:" Questa città è piena di fantasmi! Non ho mai visto nulla del genere..."
P:" Questa è una città carica di storia. La cosa non mi sorprende."

Sono così felice di poter parlare tranquillamente di queste cose, come fosse normale.
(Beh, a un occhio esterno passeremmo come un bel gruppo di pazzi...)

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