Capitolo 1 - parte 7 "Halloween 2"

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Ci perdiamo un attimo nella contemplazione del fuoco.
Quest'atmosfera quasi magica mi riporta dei ricordi, quelli della mia infanzia, quando scoprii di avere dei poteri.
Era un giorno come un altro.
Mia madre e io stavamo camminando nel parco.
Ero ancora molto piccola.
Vidi un bel fiore in un angolo un po' appartato del giardino.
Mi avvicinai goffamente e mi chinai accanto a esso.
Ne rimasi affascinata.
Tutti quei colori, la dolcezza dei petali, e quella delicata fragranza...
Poi, improvvisamente, fu l'orrore: dietro di esso si stagliava una strana, scura figura, leggermente sfocata, come emersa dalla nebbia.
La figura si voltò verso di me.
Si trattava di un'anziana signora, vestita stranamente, con un alto cappello e un lungo vestito.
Anche lei pareva osservare il fiore con aria malinconica.
I nostri occhi si incrociarono e, in quel momento, gridai.
Mia madre venne da me, chiedendosi cosa stesse succedendo. Non sembrava riuscire a vedere la spaventosa signora di fronte a me.
Un attimo dopo il fantasma svaní, sgretolandosi nell'aria fresca del pomeriggio.
Quello fu l'inizio di una lunga serie di avvenimenti simili.
Capii molto più tardi che, quel giorno, vidi ciò che ora chiamo
<frammenti di anime>, momenti della vita di persone morte da tempo.

Sarò davvero in grado di vivere normalmente, come tutti gli altri?
Mi chiedo se anch'io, un giorno, avrò diritto all'amore...
Finora é sempre stato un disastro, a causa della mia diversità e dei fraintendimenti degli altri.
I miei occhi vagano per un momento sulle fiamme quando improvvisamente, delle voci ci chiamano.
L:" Sarah, Grace. Anche voi qui!"
Ci voltiamo nello stesso momento.
Loan e Samantha si stanno avvicinando a noi.
Lui ci fa un gran sorriso, mentre Samantha si acciglia, non troppo felice di vederci rovinare quello che sembrerebbe essere un appuntamento romantico.
Lo sguardo di Loan si ferma un momento sul mio corpo, come se stesse vedendo una ragazza per la prima volta in vita sua.

Potrebbe smettere di fissarmi così? È davvero imbarazzante...
Samantha sospira rumorosamente, e lui sembra tornare in sé.
L:" Come va? Siete qui da molto?"
G:" No, siamo appena arrivate. E voi?"
L:"Idem! Vi va di andare in un pub? Conosco un bel posto che fa dei cocktail speciali per Halloween!"

G:" Preferirei di no."
Non so troppo di Loan e Samantha. Preferisco passare la serata da sola con Sarah.
L:" Andiamo, Grace. Vedrai, ti divertirai!"
Alla fine Loan mi prende per il braccio e mi spinge con entusiasmo verso uno dei tanti vicoli della città.
Sento Samantha lamentarsi alle nostre spalle. Nenche Sarah sembra troppo felice di quello che sta succedendo.
Le lancio un'occhiata dispiaciuta.
Forse voleva che rimanessimo per conto nostro?
Poco dopo entriamo in uno strano pub con una facciata completamente nera.
Dentro l'atmosfera è soffusa.
Delle zucche scavate, con le candele all'interno, sono disposte ovunque. È troppo carino!
Loan mi prende la mano e mi guida verso il fondo della sala.

Scosto la mano.
Chi crede di essere? Non siamo così intimi!
Quando arriviamo a un tavolo da quattro, circondato da due divani Chesterfield di pelle marrone, noto Peter e Drogo seduti nelle vicinanze.
Peter guarda Loan, e la sua mano così vicina alla mia, con aria sprezzante.
Si volta, ignorandomi deliberatamente.
(Ma che ci fanno qui, dannazione!)

☆SCENA SEGRETA☆

E lì senza sapere perché, vedo una scena svolgersi alle sue spalle, vaporosa, sfocata, come uscita da un sogno, che si mescola con l'arredamento del pub.
Sono frammenti di anime?
Non mi sorprenderebbe.
Dopotutto, è Halloween...
I fantasmi sono in giro!
Da quando ho scoperto i miei poteri, ho sempre avuto un po' timore di uscire a Halloween.
Non si dice forse che sia la notte in cui il regno dei morti invade quello dei vivi?
I fantasmi sembrano trovarsi a casa loro, tanto a loro agio quanto gli umani.
Dietro a Peter, pensano ai fatti loro.

Sento un groppo di ansia bloccarmi la gola

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Sento un groppo di ansia bloccarmi la gola.
Nel piccolo gruppo di frammenti d'anima, ce n'è uno senza metà testa...

Rimango sulle mie.
Sono appena arrivata, non voglio passare come una schizzata.
Anche se le anime mi fissano, non mi lascerò impressionare.
Noto anche una strana presenza traslucida, un tizio con dei capelli rossi arruffati, vestito con una maglietta bianca.
Seduto sul bordo del tavolo da biliardo, tira meccanicamente la palla bianca con la mano, lasciandola rimbalzare contro i bordi del tavolo.
Sembra sia interessato a qualcosa in particolare, forse alla mia paura.
A giudicare dal ghigno sulla sua faccia, è eccitato all'idea di fare qualcosa di maligno.
Non mi piace il suo atteggiamento, e sembra stia preparando qualcosa di brutto.
Mi asciugo il sudore che mi cola lungo le tempie.
Chiudo gli occhi con tutte le mie forze per far svanire questo spettacolo.
(Ok, anche se è Halloween, i costumi sono sufficienti.)
Più mi impanico, più lui ride.
Una mano si posa sulla mia spalla e io salto!
È Sarah!
S:" Hey, Grace. Stai bene?"
G:" Uh...si. Perché?"
Mi chiedo se la mia voce mi abbia tradita, perché Sarah mi guarda perplessa.
E poi, vicino a un rossino, un altro frammento di anima solleva il bicchiere verso di me.
Mi lancia un invito con un'aria fintamente amichevole.

Ormai sono riuscita ad accettare queste apparizioni.
Fanno parte della mia vita, anche se non le ho mai desiderate.
Comunque non provo un particolare desiderio di andare a bere con lui. Preferisco vivere.
All'improvviso, quello con mezza testa fischia con le dita, per richiamare i suoi amici, i fantasmi.
Che banda allegra!
Sospiro. A volte penso di non aver ereditato un dono ma una malattia, che grava sulle mie spalle e sulla mia salute mentale!
(Onestamente, chi vorrebbe avere questo genere di visioni?)
Inizio a imprecare per far capir loro che ne ho avuto abbastanza.
Quando mi accorgo che Sarah non ha smesso di fissarmi.

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