XVII

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- davvero? - disse con una faccia convincente.

Rimasi in silenzio perplessa.
All'improvviso se ne andò e mi disse:
- io vado. Ho cose molto importanti da fare -
E dopo aver detto ciò se ne andò e mi lasciò lì, legata ad un albero sotto terra.

Aspettai e aspettai.
I minuti passavano come ore. Dopo alcuni minuti sentii una vocina.

- pss... -

La ignorai credendo che fosse stato il mio cervello a farmi brutti scherzi.
La sentii di nuovo.

- psss... Flora ci sei? -

- si - risposi perplessa.

- sono io Hannah - disse entrando nella stanza.

Mi fissò con un sorriso sul volto. Mi faceva arrabbiare.

- ti aiuto? - chiese.

- sarebbe ora -

Mi raggiunse rapidamente e slegò tutte le corde che mi imprigionavanano.

Cominciammo ad incamminarci nella tana. Era molto strana. Le pareti non erano ricoperte quindi si vedeva benissimo la terra che ci separava dal mondo esterno.
Hannah ed io cercammo un'uscita. Quel posto era come un labirinto. Tutti i muri sembravano gli stessi. Decisimo di tracciare una "X" su un muro e vedere se stavammo girando in tondo. Infatti era così. Girammo a sinistra poi a destra ma continuavamo a ritrovare la "X" .

Decisimo di sederci e aspettare che ci venisse un'idea.

- cosa ti ha fatto? - mi chiese Hannah.

- niente -

- niente cosa? -

- niente niente! - risposi seccata. Feci un respiro profondo e parlai: - crede che io sia Eclipso. La dea del ... -

- so chi è -

- .... - disse uno dei stranieri.

Ci voltammo e vidimo che era un guardio. Stava correndo dalla nostra direzione per catturarci e consegnarci a quella traditrice.

- dai - disse Hannah.

A quelle parole ci alzammo entrambi.

A Pirate Life (Vita Da Pirata) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora