XVIII

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A quelle parole ci alzammo entrambi.

Cominciammo a correre.
Dopo pochissimo ci eravamo divise. L'ultima volta che l'avevo vista si era diretta alla mia sinistra e io a destra.

Ovviamente sembrava tutto così facile.
Dopo un po' incontrai un'altra guardia. Si accorse di me, mi girai e vidi un'altra guardia.
Ero circondata.
Uno di loro si avvicino a me. Presi un pezzo di terra dal muro e glie lo buttai sugli occhi.
Ovviamente si allontanò per pulirsi gli occhi gettando la spada a terra. L'afferai e corsi a combattere l'altro.
Mi colpì con la spada e parai il colpo. Colpì di nuovo e parai il colpo. Visto che colpiva con molta forza afferai il momento per ribaltare la situazione.
Gli misi la spada nel petto, mi girai e infilzai la guardia che si trovava dietro.

Comincia a correre di nuovo colpendo atrocemente le guardie che mi trovavo di fronte.
Dopo un po' ritrovai Hannah che stava correndo nella mia stessa direzione. Ci sorridemmo a vicenda correndo verso l'uscita che avevamo CASUALMENTE trovato.
Usciti, mi girai per vedere Hannah.
La vidi ridere.
All'improvviso si fermò e aprì la bocca come se le fosse successo qualcosa.
Nel suo stomaco c'era una spada. Quando la spada uscì, Hannah cadde a terra ma prima mi sorise per l'ultima volta.

La guardia malgrado avesse visto la rabbia cha avevo scolpito sul volto decise di attacarmi. Lo aspettai con la mia arma puntata nella sua direzione. Quando mi raggiunse fece la stessa fine della mia defunta amica.

Stavolta non volevo più giocare a nessun gioco.
Volevo tornare a casa e basta.
Però prima di tutto trovare quella cavolo di gemma visto che Gibbs mi aveva detto che facevo già parte della ciurma. E quindi ero um pirata.
Stavolta volevo solo tornare a casa.

A Pirate Life (Vita Da Pirata) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora