XXI

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Alzai gli occhi al cielo. - e allora resta qui! -

Mi girai dalla mia ciurma e passeggiai sulla nave per evitarla. Ma continuava a seguirmi.

- non puoi andare nella nave di Barbossa - disse correndomi dietro.

- Barbossa?! - disse un pirata. Aveva paura. Infatti si era buttato nell'Oceano.

Dopo di lui altre persone cominciarono ad urlare il suo nome e correre su e giù.
Alzai gli occhi al cielo. Salii su un posto elevato.

- hey! Razza di pulci! - tutti si fermarono e mi guardavano. Fato in tanto stava traducendo. - state zitti e non lamentatevi. Siete fortunati che io non vi abbia ancora uccisi o buttati in mare. Barbossa ha quella cavolo di gemma. Sì. La gemma che ci salverà tutti. Quindi andiamo a prenderla! -

Aspettai che Fato finisse di traduttore. Quando finì esultavano alzando le loro spade al cielo.

- meglio - mi dissi sottovoce.

Quando raggiungemmo la nave di Barbossa fummo i primi a sparare con i cannoni.
Quando il pirato avversario si accorse di noi, intuì che volevamo prenderci la gemma.

- oh. Milady. Ci siamo già visti, giusto? - mi urlò dalla sua nave.

- dov'è la gemma? - gli chiesi.

- wow. Che scorbutica. -

Avevo perso la pazienza. Presi una corda e la usai per raggiungerlo. Quando gli ero ad un metro di distanza, presi la spada e mi avvicinai a lui. L'avevo messo contro l'albero maestro e la mia spada gli stava attaccata al collo pronta ad ammazzarlo.
Presi un respiro profondo e sorrisi.

- non te lo chiedero di nuovo. Dov'è la gemma - dissi scandendo le parole.

Dopo tutto, questo non gli spaventava affatto. Infatti aveva incominciato a ridere.

- non lo so -

Quando mi avvicinai un millimetro di più un pirata avversario disse.

- vuole il nostro capitano. All'attacco! -

E da lì cominciarono a litigare.
Barbossa non faceva altro che ridere. Mi scocciava. Mi allontanai.

- io non cambatto con le donne - disse.

- ah davvero -

Cercai di colpirlo ma schivava i miei colpi. Subito dopo il terzo temtativo di colpirlo prese la sua spada e parò il mio quarto colpo.

- ma se proprio devo - disse sorridendo.

Detestavo il suo sorriso. Mi disgustava. Mi faceva venire la voglia di ucciderlo. Infatti lo volevo fare.

Dopo tanti colpi di spada e pugni che gli davo quando mi cadeva la spada, riuscii a meterlo a teppeto. Nel vero senso della parola. Si trovava a terra, io ero in piede sopra di lui mentre gli puntavo una spada sul petto.

- gemma. - dissi.

- non so di cosa parli. -

Allora inserii la spada nel suo petto lentamente. Vedovo che gli faceva male ma non smisi.

- gemma. Perfavore -

- io non ce lo -

- non mentirmi -

- veramente! -

Smisi.

- cosa? - chiesi perplessa. Non riuscivo a credere che stavo per credergli.

- me la presa Jack. Lo scoperto dopo che si era intrufolato nella mia nave. Non sono riuscito a fermarlo -

Mi allontanai e lui si alzò. Quando si era alzato si tocco il petto. Quando tolse la mano per vederla, vide che c'era del sangue. La sua espressione cambiò da scherzoso a scontroso.

- ora dov'è? - chiesi.

- non lo so - disse seccato.

- addio - dissi girando i tacchi.

- aspetta - mi girai ad ascoltare ciò che aveva da dire. - visto che tu hai una ciurma che fa abbastanza pena... -

- ma cosa... - quando mi girai vidi che tutta e dico tutta la mia ciurma era a terra. Alcuni erano feriti altri stanchi o qualcosa del genere.

Mi girai da Barbossa abbasando lo sguardo.

- continua -

- be come stavo dicendo... visto che la tua ciurma non è all'altezza e non sai dove si dirigerà Jack -

- ma non avevi detto che non sapevi dove si trova Sparrow? -

- sì ma so dove andrà. Che è molto meglio. Sei con me? -

A Pirate Life (Vita Da Pirata) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora