Lucy.

Capitolo 2.

Jacob's POV.

Ero di ronda, come ogni notte, quando un dolce profumo di gelsomino inondò le mie narici.

Decisi senza pensarci due volte di seguirlo, e quando raggiunsi il portatore, anzi la portatrice di quell'odore, giurerei di aver sentiro il mio cuore di ghiacchio battere.

Era nuda, sfigurata.. stanca.

Quando vidi quell'uomo puntargli l'arma contro, gli saltai addosso, ponendo fine alla sua vita e appena i miei occhi incrociarono quelli blu della ragazza, il mio lupo, la reclamò come sua.

Era la mia compagna.

Adesso sono con lei.

La sto portando a casa mia, per salvarle la vita.

È congelata.

Mentalmente, chiamo il mio secondo in comando e gli ordino di accedere il fuoco nella mia stanza e di chiamare il medico.

Arrivati a casa, porto la ragazza nella mia stanza e l'adagio sul mio letto.

Le metto di sopra due coperte calde e con le dita, sfioro il suo viso.

"Cosa ti è successo?"-le chiesi in un sussurro, sapendo che non avrei ricevuto risposta da lei.

"Alpha."-attira la mia attenzione un uomo dietro di me.

"La controlli."-gli ordino duro e lui obedisce.

Sono un'Alpha, potete e temuto.

I miei modi di fare posso essere rudi, ma considero il branco la mia famiglia.

"La ragazza sta bene. Ha solo bisogno di riposare."-mi avverte.

Sta bene? Ma l'ha visitata perbene?

Annuisco e ci lascia soli.

Mi siedo sul letto e la sento tremare.

Chissà cosa avrà passato..

VFC.

Il giorno dopo, Lucy si svegliò da sola, in un luogo a lei sconosciuto.

Ricordava poco e niente della sera precedente.. anzi, una cosa la ricordava.

Era libera.

Si alzo piano piano dal letto e solo in quel momento, si accorse di essere nuda.

Mentre si avvicinava alla finestra per guardare la neve che cade, la porta della stanza si aprì, rivelando un uomo di quasi due metri, con i capelli neri come la pece e gli occhi verdi come due smeraldi.

L'uomo la guardò attentamente, e poi abbassò lo sguardo.

La ragazza lo guardò stranita dalla sua reazione.

Poi, si ricordò di essere nuda, e si coprì con una coperta calda.

Lucy prese un bel respiro, e si avvicinò all'uomo che oltre a darle una certa sicurezza, le metteva paura allo stesso tempo.

L'uomo alzò il suo sguardo e lo puntò sulla giovane ragazza.

Si presentò, e le chiese come si chiamasse, senza ricevere una risposta.

La ragazza lo guardò dispiaciuta, voleva parlare, ma non ne aveva il coraggio, a causa delle varie violenze seguite.

Jacob, ci provò un altra volta ma come la prima volta, non ebbe alcuna risposta.

Lei non sapeva se parlare o no, per paura di ricevere una punizione.. ma anche se voleva, non si ricordava come fare.

Era come se fosse tornata bambina, alle prese con le prime parole.

La guardò deluso, e se la prese con la Dea Luna per averle dato una compagna muta.

Lucy scoppiò a piangere, e sì rintanò in un angolo della stanza, insieme alla coperta.

Jacob, la guardava incuriosito e dispiaciuto allo stesso tempo.

Le si avvicinò, mentre lei, abbassava lo sguardo in segno di sottomissione.

Si piegò alla sua altezza, e con due dita la invitò a guardarlo negli occhi.

La ragazza fece come da lui involontariamente richiesto.

I loro occhi, pieni d'amore e sofferenza, erano più simili di quanto pensassero.

Lui ad un tratto, si alzò e la invito a seguirlo.

Aprii una porta ed entro, seguito dalla ragazza.

Era un bagno.

Lei non capiva le sue intenzioni, era confusa.

Lui si avvicinò alla vasca, e la riempì con l'acqua calda e con del bagnoschiuma.

Poi lentamente, si avvicino alla ragazza e le cacciò la coperta di dosso.

Guardava il suo corpo.

Non con malizia, ma con malinconia e pentimento.. pentito di non averla trovata prima.

La ragazza lo raggiunse e aiutata da lui, entrò nella vasca da bagno.

Inizio ad urlare silenziosamente, e a gemere di dolore.

Il bagnoschiuma, a contatto con la sua pelle ferita, bruciava.

Tentò di resistere al dolore, mentre calde lacrime le rigavano il viso.

Jacob, era combattuto.

Troppe emozioni tutte in una volta.

Un uomo duro, di circa cinquecento anni, è stato addolcito da due pozze blu come l'oceano.