Lucy.

Capitolo 8.

VFC.

I tre lupi, correvano liberi nel loro territorio con il solo pensieri di tornare a casa.

Ma ad un tratto, uno strano rumore attirò l'attenzione di Lucy.

Jacob, aveva capito che c'era qualcosa che non andava e si bloccò accanto alla piccola lupa.

"Stai dietro di me."-le ordina Jacob.

Lucy, si nasconde dietro il suo possente lupo e guarda spaventata il fitto bosco.

Quella che sembrava una minaccia alla fine, era Aida che appena vide Boyd, andò da lui a fargli le fusa.

"Aida."-la richiama Boyd.

"Mi mancavi.."-gli rispose Aida.

Inanto Jacob, con il muso, faceva segno a Lucy di lasciarli da soli.

Lucy, non capiva perché Boyd si è arrabbiato.

Alla fine la sua compagna voleva solo stare con lui..

In quel momento nella testa della piccola lupa, passarono tante domande a cui lei non sapeva dare risposta come per esempio 'e se Jacob si stancasse di me'?

Essendo una lupa, sapeva che il compagno non si sarebbe mai stancato della sua compagna, ma aveva sentito dire di lupe rigettate solo per le loro origini.

Lucy era un'Alpha sì, ma senza branco.

In quel momento, la paura di essere abbandonata si insidiò dentro di lei.

"Cosa c'è, Lupacchiotta?"-le domandò Jacob, una volta tornati a casa.

Lei in silenzio, si dirige nella loro stanza e torna umana.

Calde lacrime rigavano il suo viso, i suoi occhi blu sembravano essere in tempesta e la sua testa era pronta a scoppiare.

"Ehi."-la chiama Jacob, mentre si avvicina per abbracciarla.

Le bacia dolcemente la testa e con le dita, traccia la sua colonna vertebrale per farla rilassare.

La fa sedere sul grande letto e le prende la mano.

"Mi dici cos'hai?"-le domanda Jacob inchiodando il suo verde smeraldo, nel suo blu oceano.

Lucy, non sapeva cosa rispondere così gli fece segno di no con la testa.

Jacob, la guardò dispiaciuto.

Sapeva che qualcosa tormentava la sua compagna, ma lei non si voleva aprire con lui.

L'unico modo per sapere ciò che lei pensava, era uno..

"Lucy."-la chiama lui.

Lucy, si girò per guardare di nuovo Jacob, curiosa di sapere cosa le stesse per chiedere.

"Hai sentito qualcosa di ciò che abbiamo detto Boyd ed io?"-le domanda.

La ragazza per un primo momento, lo guarda confusa.

Poi, ricorda di aver sentito distrattamente la parola 'marchio'.

Spalanca gli occhi, e inizia a muoversi freneticamente tra le braccia di Jacob.

Lucy, non era ancora pronta.

"Ehi.. calmati. Non lo farò se tu non vuoi."-le comunica Jacob.

Ad un tratto, Lucy inizia a sbadigliare.

"Andiamo a fare una doccia prima di andare a dormire?"-le domanda Jacob e Lucy annuisce.

Entrarono dentro la doccia insieme e iniziarono a lavarsi.

Jacob, in maniera composta, Lucy in modo buffo.

Arrivata nel suo punto debole con la spugna, Lucy inizia a lavarsi sotto gli occhi eccitati di Jacob.

Involontariamente, Lucy gemette, facendo ringhiare Jacob.

Lei non sapeva perché lui aveva ringhiato, e non sapeva nemmeno perché quel punto, la faceva impazzire di piacere.

Era tutto nuovo per lei.

Jacob, la guardò stralunato.

Lucy, non si fermò.. iniziò a sentire un calore intenso, ma dal piacere non c'è la fece più.

Appena ella cacciò la spugna, Jacob si avvicinò a lei e mentre con un braccio la teneva stretta a sè, con la mano le dava piacere.

I gemiti di Lucy, riecheggiarono per tutto il bagno.

Jacob, aveva capito che Lucy era sul punto di non ritorno, così accellerò i movimenti e poco dopo, la piccola lupa venne sulla mano del suo compagno.

Era il suo primo orgasmo.

Stanca, si lasciò andare sul corpo di Jacob, che capendo la situazione, la fece uscire dalla doccia, l'asciugò, le mise una maglietta extra-large e la mise a letto.

Jacob si era vestito ed era pronto a scendere in cucina per bere, ma la piccola lupa lo fermò.

"Jacob.. grazie."-le disse.

Jacob, si fermò ad osservarla e si avvicinò a lei.

Si coricò al suo posto, ignorando la gola che chiedeva acqua.

"Hai capito cos'è successo poco fa sotto la doccia?"-le domanda serio, Jacob.

Lucy, lo guardò negli occhi per un po'.

"No, ma so che è una cosa molto intima e privata."-gli rispose semplicemente, prima di addormentarsi.