PRIMA GIORNATA

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Il palazzetto era gremito di atleti e visitatori in attesa dell'inizio del campionato interscolastico, e le squadre avevano già preso posto negli spazi a loro assegnati.
Hinata si guardava attorno estasiato, eccitato e carico di energia, e non riusciva a stare fermo in un angolo. La sua prima, e unica, partita era avvenuta solo un anno prima, miseramente persa dopo appena 31 minuti esatti, in un palazzetto ben più piccolo, ma l'eccitazione era simile se non maggiore di allora. Si affacciò sulla zona dei campi e annusò l'aria intrisa dell'odore tipico del ghiaccio spray e assieme a Nishinoya era l'unico che continuava a saltellare in giro e ad agitarsi.
Quel giorno si sarebbe riscattato anche di quell'umiliazione

Mentre i giocatori della Karasuno prendevano posizione, il palazzetto echeggiava del tifo della Dateko, che avrebbe giocato nel campo adiacente, ma i commenti più interessanti erano quelli di un ragazzo della Aoba Josai che sembrava conoscere le capacità nascoste di Hinata. Erano posizionati sulle tribune in alto, incuriositi di vederli finalmente giocare in una vera e propria partita, e il capitano, sembrava particolarmente interessato al duo dei primini composto da Kageyama e Hinata. Li aveva visti in azione solo negli ultimi minuti durante una partita amichevole fatta diverse settimane prima, in cui si era definitivamente instaurata un'accesa rivalità tra Kageyama e il suo senpai dell'allora scuola media Kitagawa Daiichi, nonché alzatore, nonché attuale capitano della Seijo Oikawa Toru. Amichevole in cui le due squadre si erano ripromesse di non cedere di fronte all'altra se si fossero mai affrontate in una partita ufficiale.

Le partite cominciarono qualche minuto più tardi e presto l'attenzione del pubblico fu rivolta verso il piccolo numero 10 e alla sua capacità di volare oltre la rete ed effettuare delle schiacciate velocissime.
La palla arrivò in testa a Kageyama. Bastò uno sguardo. L'Alzatore si mise in linea con il pallone e Hinata scattò in avanti.
Le parole di incoraggiamento del professor Takeda sembrarono risuonare nel passo cadenzato della sua ricorsa.

-Fate vedere a tutto il pubblico come volano i Corvi!-

Hinata saltò oltre la rete e per un attimo il palazzetto sembrò immobilizzarsi.
-Sta volando!- mormorò un ragazzo tra gli spalti.

-Guardate! Sono i campioni veterani! E' il ritorno della Karasuno!-

Il fischio dell'arbitro mise fine al secondo tempo.
Daichi aveva segnato l'ultimo punto, bucando il muro del numero 4 della squadra avversaria e la Karasuno si portò a casa la prima vittoria del giorno.
Increduli gli atleti si ritirarono nella zona a loro assegnata e Hinata non poteva ignorare gli apprezzamenti sul suo conto da parte degli atleti delle altre squadre.
Si girò verso i compagni e si ritrovò il volto di Kageyama che lo fissava severo.
-Che c'è?- chiese timoroso. -Cosa c'è di male a essere felici? In fondo è la prima volta che sento parlare così di me!- gridò imbarazzato.
Il sorriso che apparve sulla bocca dell'Alzatore gli fece provare un brivido lungo la schiena.
-Guarda che io non ho detto niente- commentò l'amico. -Anzi, mi fa piacere che l'attenzione ricada tutta su di te, sarà più facile ingannare l'avversario-.
Hinata lo fissò senza capire.
-Per ora manteniamo alta l'attenzione su Hinata- aggiunse Ukai avvicinandosi con Daichi. -Più lui brillerà più il muro avversario ne resterà abbagliato-.
-La prossima partita sarà alle tredici e trenta, cercate di mantenere i muscoli caldi- aggiunse il Capitano dando uno sguardo al foglio che reggeva in mano.
-Prima però sarà meglio fare uno spuntino veloce- riprese Ukai portandosi una mano sul fianco. -La partita che andremo ad affrontare non sarà una passeggiata come questa appena conclusa. Vi voglio pronti e in forma-.
Sugawara spostò lo sguardo sui due primini e il suo viso divenne pensieroso.

-Lo scorso marzo siamo stati sconfitti- mormorò ad un tratto Kageyama, trattenendo il pallone che Hinata gli aveva lanciato in un palleggio. Erano usciti nel cortile alle spalle del palazzetto a fare qualche lancio ma la conversazione si era immediatamente spostata sulla partita imminente. -Quella sconfitta ha costretto Azumane-san ad abbandonare la squadra-.
-Asahi-san?- fece il piccoletto di rimando, ricordando una conversazione tenuta qualche settimana prima con Suga-san a proposito del rifiuto di Asahi di ritornare a giocare a pallavolo.
L'alzatore annuì ma la voce di Sugawara li interruppe e si voltarono verso il senpai che li aveva raggiunti fuori.
-Avete un minuto?-

Io odio la PallavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora