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«Allora cos'altro c'è da scoprire di te piccola artista?» le chiese Nathan mentre continuavano la loro passeggiata verso il Bushwick Collective, quartiere famoso per i suoi edifici ricoperti da meravigliosi murales, dove alcuni dei suoi compagni di studi mettevano in vendita dei loro pezzi per poter guadagnare qualcosa.
Skylar lo guardò mentre attraversavano la strada «Sai già che ho una sorella, ci siamo trasferite qui per studiare mentre nostro padre è rimasto a Seattle» in lontananza si riuscivano a vedere vecchi magazzini rimodernati e lei indicò quello con disegnato una donna seduta, dipinta con colori come a formare gocce e cascate, «Tuo padre che lavoro fa?» le chiese poggiando la bici su una ringhiera «È un poliziotto»
«E tua madre?»
Skylar si rabbuiò un attimo abbassando lo sguardo «Lei se n'è andata...ci ha lasciato... comunque è un medico»
Nathan le passò dolcemente una mano sul braccio e fece tornare la conversazione su discorsi più leggeri.
«Tu e tua sorella invece avete preso tutt'altra strada»
«Già da piccole avevamo preso strade diverse, da quello che ricordo ho usato il primo colore a tre anni e da quel momento non li ho più lasciati» Skylar prese il cellulare e mandò un messaggio alla sua amica Kelsey, sapendo che oggi sarebbe stata lì, Nathan si poggiò con la schiena sulla ringhiera «Hazel invece ha scoperto al liceo la passione per i libri... oltre me non aveva molti amici e parecchie volte veniva presa in giro per la sua timidezza...»
«Allora si è rifugiata nella lettura?»
«Esatto...e se il primo anno era sempre giù di morale, dopo l'ho vista più serena»
«Anche a me è successo...»
Skylar sorrise portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio «Strano pensavo fossi uno di quelli pieno di amici e con una fila di ragazze a circondarti»
«A volte più sei circondato da persone e piu ti senti solo...»
«Su questo sono d'accordo, per questo ho sempre avuto pochi amici ma a cui voglio un mondo di bene»
Dalla porta dell'edificio uscì una ragazza con corti capelli castani e dall'aspetto asiatico, corse ad abbracciare Skylar e guardò dubbiosa verso Nathan «Scusa se ci ho messo tanto ad aprire ma i ragazzi stavano caricando il furgone per delle consegne»
Skylar l'abbracciò per tranquillizzarla «Kelsey, lui è Nathan, la persona di cui ti parlavo»
«Piacere, entrate pure e spero possiate trovare quello che cercate» disse tenendo la porta aperta per loro «magari Sky puoi fargli vedere alcuni dei tuoi lavori» le sorrise dolcemente, la ragazza arrossì «Si magari»

Entrarono in una enorme stanza divisa da alcuni archi come a voler creare diverse sezioni per i diversi tipi di quadri.
Nathan rimase esterrefatto mentre si guardava intorno, le pareti erano completamente ricoperte da quadri e disegni di ogni genere, al momento c'erano solo altri cinque ragazzi e Kelsey dopo averli salutati si unì a loro.
«Allora dove sono le tue opere?» le chiese, Skylar indicò una sezione e dopo aver salutato gli altri ragazzi lo portò lì.
«Non ti dirò quali sono i miei... vediamo se lo capisci da solo» gli disse sorridendo, il suo sorriso era raggiante e Nathan capì che l'arte era davvero la sua vita. Guardò i vari disegni studiandoli e un paio lo colpirono più degli altri: un dipinto del ponte di Brooklyn, i colori non erano classici; rosa e lilla dominavano lo sfondo mentre il ponte era arancione e giallo, era molto luminoso e guardando la ragazza al suo fianco pensò che si...quello era uno dei suoi. Il secondo era un ritratto di una ragazza molto giovane dai capelli rossi e con dei grandi occhi verde acqua, i colori erano molto realistici ma resi molto tenui, rendendo l'immagine quasi sfocata «Questa è tua sorella?» le chiese mentre osservava gli altri disegni, Skylar lo guardò stupita «Come hai fatto a capirlo?»
«Avete lo stesso sorriso»
La ragazza sorrise girandosi per guardarlo «ecco questo è il sorriso di cui parlavo» lei arrossì e schiarendosi la voce gli chiese se aveva trovato qualcosa che potesse piacere al suo amico.
«Il disegno del ponte... lui ha una visione della vita molto colorata e quello lo rispecchia perfettamente»
«Bene, sono felice che ti sia piaciuto, quello è anche uno dei miei preferiti, adesso vado a parlare con Kelsey così le chiedo se può anche metterci un bel fiocco sul pacco!» e se ne andò facendogli un occhiolino.
Nathan la vide parlare e sorridere e quando gli fece cenno la raggiunse, si misero d'accordo sul prezzo e una volta conclusa la transazione si strinsero la mano.
I due si avviarono fuori dopo aver salutato «È stato un bel pomeriggio»
disse prendendo la bicicletta «Si lo è stato, mi è piaciuto vedere un po' del tuo mondo piccola artista» le rispose avvicinandosi, le sfiorò una guancia e le lasciò un bacio dolce sulle labbra «voglio vederti di nuovo, magari domani sera a cena?» le chiese guardandola intensamente con quei suoi occhi magnetici, Skylar sentì le gambe tremare leggermente e con voce flebile rispose «Con molto piacere».

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