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Skylar mugugnó, sentendo un mal di testa allucinante partire dalle tempie.  Lentamente provò ad aprire gli occhi, la stanza era buia, se non per qualche raggio di sole ad illuminarla. La ragazza si stiracchiò e osservò la schiena muscolosa che si trovava di fronte.
Allora non era stato un sogno... Nathan era veramente andato a prenderla.
Skylar portò una mano su quella pelle abbronzata e con l'indice tracciò le sue scapole, scese verso la colonna vertebrale per poi tornare a sfiorare le spalle, le era mancato così tanto poterlo toccare. Nathan si girò verso di lei e sospirò nel sonno, mentre si accorgeva di quei tocchi delicati. Quella era la sua posizione preferita per poterlo guardare mentre dormiva, era completamente rilassato con un lieve sorriso sulle labbra.
Allungò una mano e spostò delicatamente alcune ciocche di capelli, lasciò che la punta delle dita sfiorasse il suo viso. Quel mese era stato il più difficile della sua vita, gli era mancato ogni giorno. Mentre cercava di mettere su carta qualcuna delle sue idee, il suo volto le appariva sui fogli, e per un po' aveva smesso anche di disegnare. Stare lontani non le era servito a dimenticarlo, anzi le aveva fatto capire quanto la sua presenza le fosse necessaria.
Skylar gli sfiorò nuovamente una guancia, scese a toccargli il collo e sorrise sentendolo sospirare, fece scivolare la mano lungo il suo petto e gli addominali.
Nathan aprì lentamente gli occhi, ritrovandosi il suo viso vicinissimo «Giorno...», mormorò sfiorandola, la guardò intensamente con i suoi occhi azzurrissimi che riuscivano ogni volta a scrutarla dentro, Skylar sorrise timidamente.
«Giorno... »
«Come hai dormito?» le chiese accarezzandola ancora.
«Bene...anche se la testa mi sta scoppiando!»
L'uomo si sporse, prese dal comodino l' analgesico e glielo passò, «Grazie», la ragazza si sedette e poggiò la fronte sulle  ginocchia, aspettando che il martello nella sua testa smettesse di battere.
Nathan si mise a sedere, poggiando i piedi al pavimento e passando le mani sul viso, «Ieri hai detto una cosa...devo sapere se è vero?»
«Nath...»
«Hai detto di amarmi...»
Skylar cercò con tutta se stessa di ricordare, ma per il momento era buio completo.
«Non ricordo di averlo detto...ho bevuto parecchio...ma è vero... Nathan ti amo...», gli disse avvicinandosi.
Lentamente alzò le mani e le posò sulle sue spalle, per poi abbracciarlo da dietro, Nathan chiuse gli occhi, godendosi quel contatto che gli era mancato così tanto nell'ultimo mese, «Allora perché?... Se mi ami perché ci siamo lasciati?!»
La ragazza appoggiò il viso sulla sua spalla, «Perché a volte l'amore non basta... perché non mi era mai capitato di sentirmi così piccola...così a disagio...» L'uomo si alzò di scatto, lasciandola di sasso «Allora non capisco perché sei ancora qui!», le disse con tono brusco, «Perché ti amo! Ho capito che non riesco a stare senza di te...» scese dal letto fino a trovarsi di fronte a lui, prese una delle sue mani e se la portò al cuore, «quella sera ero distrutta... ho dato per scontato che anche per te non contassi nulla, ma poi ho capito...tu non mi hai mai trattato così...mi hai sempre guardato come se fossi la persona più speciale del mondo...»
Nathan le accarezzò il viso e la prese tra le braccia, lasciandole un bacio sulla fronte, «Pensavo di averti persa...non lo fare mai più ok?»
Skylar alzò lo sguardo incontrando il suo «Non mi interessa quello che pensano gli altri...conti solo tu!»
Si sporse verso di lui, baciandolo dolcemente per poi approfondire il contatto quando sentì le sue mani scivolare lungo i fianchi, si staccarono entrambi leggermente ansimanti e si sorrisero, «Dimmelo di nuovo...»,disse la ragazza passando le mani fra i suoi capelli.
Nathan strinse la presa sui suoi fianchi e la prese in braccio facendole avvolgere le gambe intorno alla sua vita, «Ti amo!»
Skylar gli prese il viso fra le mani e con occhi lucidi rispose «Ti amo anche io!».

Skylar allungò le mani e le passò lungo gli addominali che si contrassero sotto la pelle dorata, fece il percorso inverso e le piantó sul petto, facendo leva per potersi muovere su di lui.
Nathan accarezzò dolcemente i suoi fianchi, per poi sfiorarle il sedere, fino a far scorrere le mani lungo la spina dorsale. La guardò, con occhi pieni di desiderio, incatenando il suo sguardo di ghiaccio a quello della ragazza.
Skylar si morse il labbro inferiore e roteò i fianchi gettando la testa all'indietro gemendo, «Dio...è bellissimo sentirti dentro di me», sospirò alzandosi e abbassandosi lentamente sulla sua erezione, sentirlo dentro di sé senza protezione era una sensazione straordinaria, sentiva di essere un tutt'uno con lui.
Nathan si mise a sedere, stringendola più forte e iniziò ad andare incontro ai suoi movimenti, «Mai come stare dentro di te...», le soffiò all'orecchio mordendole il lobo, le spinte rimasero lente ma potenti, tanto da lasciarla senza fiato dopo ogni affondo. Avvicinò il viso al suo e le stuzzicó le labbra con la lingua, prese fra i denti quello inferiore per poi baciarla, facendole sentire tutto quello che provava.
Skylar sospirò nel bacio e inclinò la testa, stringendo le mani fra i suoi capelli, aumentando la velocità sentendo l'orgasmo avvicinarsi, incrociò le dita con le sue e gli strinse forte le mani, mentre veniva scossa da brividi. Nathan ribaltò le posizioni, facendole avvolgere le gambe intorno alla vita e portò le mani sopra la sua testa tenendole con una delle sue, iniziando a spingere sempre più forte, fino a svuotarsi dentro di lei gemendo. Skylar allungó le gambe, sfiorando quelle di lui con i piedi e sorrise languidamente, gli passó le mani fra i capelli spingendo il viso verso il suo e strusciò il naso lungo il suo volto.
«È stato bellissimo... Mi sei mancato così  tanto...»
Nathan si appoggiò sui gomiti e le lasció un bacio dolce, sorriso contro sorriso, «Anche tu...»
Lentamente iniziò a sfilarsi, ma la ragazza posò le mani sulle sue natiche «Non ancora... mi piace così tanto...»
Lui gemette posando il viso nell'incavo fra collo e spalla, «Come fai a sembrare così innocente quando dici certe cose?»,
Skylar rise stringendo le braccia intorno al suo collo, rimasero in silenzio mentre i loro cuori tornavano a battere normalmente.
Nathan la guardò intensamente e le disse «Vieni a vivere con me!»
Skylar spalancò gli occhi «C...cosa?»
«Vieni a vivere qui... so che è presto, ma io ti amo e in questo mese ho capito che la cosa che mancava nella mia vita eri tu...allora vuoi venire a vivere con me?», le chiese portando via una lacrima caduta, lei lo baciò di slancio sbattendo il naso con il suo «Si si si!».

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