Chiusa la porta Skylar iniziò a piangere, lasciò cadere le sue cose in un mucchio vicino all'entrata e corse verso la sua stanza. Si rannicchiò sul letto, cercando di trattenere i singhiozzi per non svegliare la sorella nella camera accanto.
Il suo sguardo finì sul comodino dove c'era la foto che lei e Nathan avevano scattato quel meraviglioso pomeriggio a Central Park. Prese la cornice e la posizionò a faccia in giù, non volendo vedere il ricordo di quel momento perfetto.
Si addormentò così, con le guance macchiate di trucco e stringendo il cuscino al petto._Certe volte è difficile dormire la notte, penso a come sarebbe potuta andare.
Ti vedo ogni volta che chiudo gli occhi,
ho provato a tagliarti fuori, invece non faccio altro che pensarti_Skylar si svegliò poche ore dopo, al suono del cellulare che squillava nell'altra stanza. Pensò di ignorarlo, ma la curiosità vinse e quindi si trascinò verso il punto in cui aveva gettato la borsa, lo tirò fuori vedendo che aveva dieci chiamate perse da Nathan e circa venticinque messaggi, sospirò e spense il cellulare gettandolo di nuovo sul pavimento.
Si cambiò appendendo con cura il vestito e mise il pigiama, una vecchia felpa del suo college e un paio di pantaloncini. Tornò in cucina e mise a bollire un po' d'acqua, prendendo una bustina del suo tè preferito, quello ai frutti di bosco, una volta pronto ne prese un sorso sospirando e cercò di rilassarsi, era riuscita dormire poco più di un'ora, continuando a rigirarsi nel letto, mentre pensava a tutto quello che era successo alla festa.
La sua tranquillità non durò a lungo, proprio mentre stava per prendere un altro sorso ci furono dei forti colpi alla porta.
Sapeva chi era, Skylar era sorpresa non fosse venuto prima, appoggiò la tazza sul bancone della cucina e sentì il cuore battere forte mentre il bussare si faceva più frenetico.«Skylar Apri!» Nathan ringhiò attraverso la porta, la ragazza si avvicinò poggiando la fronte sul legno fresco, «Skylar...per favore apri...» disse addolcendo il tono. Skylar sussultò sentendo una mano poggiarsi sulla spalla e voltò la testa, incontrando lo sguardo preoccupato della sorella, la ragazza accettò l'abbraccio di Hazel, quel gesto le diede la forza di cui aveva bisogno per aprire la porta.
Hazel tornò in camera sua per lasciarli soli e Skylar aprì.Nathan sembrava sconvolto, i suoi capelli erano disordinati, come se ci avesse passato le mani milioni di volte e i suoi occhi erano arrossati, l'uomo cerco di prenderla tra le braccia, ma lei si allontanò scuotendo la testa, «Skylar...» sussurrò avvicinandosi, le posò una mano sulla guancia «Skylar io... se è per quel bacio, io non me lo aspettavo...»
«Non è per il bacio...ho visto che ti sei allontanato subito...»
«Ma allora perché te ne sei andata?» le chiese prendendole il viso fra le mani «Perché quel bacio mi è servito a capire qualcosa...» sussurrò sentendo gli occhi riempirsi di lacrime, «io e te siamo troppo diversi...»
Nathan la guardò implorante «Ma che dici?»
«È così! Veniamo da due mondi diversi, io studio ancora mentre tu sei un uomo affermato...non abbiamo niente in comune...non ci conosciamo nemmeno!»
Nathan scosse la testa frustrato e sempre più scoraggiato «Cazzate! Io ti conosco! Capisco solo guardandoti se sei felice o triste, il tuo viso si illumina quando parli delle cose che ami e si rabbuia quando qualcosa ti rende triste…io ti conosco!»
Skylar si allontanò sentendo il cuore scoppiarle nel petto «Mi dispiace...» sussurrò sentendo le lacrime cadere sulle guance «No...Skylar...», disse l'uomo con voce disperata «Io ti amo...»
La ragazza spalancò gli occhi a quelle parole e portò una mano alla bocca soffocando un singhiozzo. Nathan cercò di avvicinarsi nuovamente e le asciugò le lacrime, «Hai capito cosa ho detto?...Io ti amo!»
Skylar lo scostò e si allontanò, passandosi le mani fra i capelli «No...»
«No cosa?!» le urlò sconvolto Nathan, sapeva già come sarebbe andata a finire quella sera, nulla che dicesse avrebbe potuto farle cambiare idea.
«Io non ti amo...» mentì evitando il suo sguardo.
Nathan rise passandosi le mani sul viso stanco, «Stronzate!», le prese con delicatezza le mani «dimmelo guardandomi negli occhi!»
Skylar deglutì e alzò lo sguardo incontrando il suo e con voce tremante disse «Io non ti amo. Adesso per favore vattene.»
L'uomo sgranò gli occhi «Skylar...»
«Nathan...è meglio così.»
«Lasciami decidere cosa è meglio per me!»
«È troppo tardi... » Skylar si avvicinò alla porta e la aprì, Nathan la guardò intensamente avvicinandosi «Non è finita tra noi!»
«Si...lo è!»_Questo è il modo più difficile di dire addio perché mentre te ne vai mi sento così sola_
La ragazza chiuse la porta e scivolò fino a sedersi sul pavimento, mentre le lacrime scendevano incontrollate sulle sue guance.
Nathan poggiò la fronte sulla porta, mentre dall'altro lato sentiva Skylar singhiozzare. Preso da una furia incontrollata scagliò pugni sul muro fino a quando non notò il sangue uscirgli dalle nocche, quel dolore gli serviva ad anestetizzare quello del suo cuore.*******
P. s. Le frasi all'interno del capitolo appartengono alla canzone "Worlds apart- The Veronicas", vi consiglio di ascoltarla, si adatta perfettamente a questo capitolo.
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SWEET SEDUCTION
RomanceSkylar Reave è giovane, bella, studia arte a New York, ed è felice. La sua passione la rende solare e allegra ma nel profondo c'è qualcosa che la spaventa...la voglia di amare...la paura di essere ferita...ancora. Nathan King sembra avere tutto, un...