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Skylar girò la faccia, scansando il bacio che Chase stava provando a darle. Lui poggiò la fronte sulla sua tempia sospirando, «Scusa... pensavo fosse il momento giusto.»
La ragazza si scostò da lui, incrociando le braccia intorno al suo corpo, «No...scusami tu...»
Si sentì incredibilmente in colpa verso quel ragazzo fantastico, Chase era davvero bello con i suoi lunghi capelli biondi e ricci, i suoi occhi color ambra così chiari da sembrare quasi dorati, era alto e il suo fisico era muscoloso, non gli mancava niente, era dolce e premuroso, pur avendo un lato malizioso, sarebbe stato il ragazzo perfetto, ma Skylar non riusciva a togliersi dalla mente Nathan e lo sguardo furente che le aveva rivolto quella sera.
«Il problema non sei tu... io... io sono innamorata di un altro...»
Chase scosse la testa, passandosi una mano fra i capelli, «lo avevo immaginato... ma speravo di riuscire a conquistarti», le disse facendole l'occhiolino.
«Senti voglio essere sincero... tu mi piaci e voglio almeno essere tuo amico, che dici?»
Skylar scoppiò a ridere e lo abbracciò di slancio, «Sei fantastico!Certo che possiamo essere amici!»
Il ragazzo sorrise mostrando le fossette, «Era l'uomo che abbiamo visto in quel ristorante?»
«Si», rispose sospirando.
Chase le avvolse un braccio intorno alle spalle e continuarono a camminare per il centro di Manhattan, «Sembrava incazzato...perché l'hai lasciato?»
«Siamo troppo diversi...»
Il ragazzo la guardò arcuando un sopracciglio, «Spiegati...»
«È un avvocato, un socio, insomma è molto importante... io sono solo una studentessa, ho sempre la testa fra le nuvole...gli opposti! Insomma non sapevo neanche che giocasse a golf!»
Lui scoppiò a ridere attirando l'attenzione di alcuni passanti, «Oh mio dio!», Skylar lo guardò storto sembrando leggermente offesa, «Chissene frega se non sai che gioca a golf! Ti sei innamorata di lui ci sarà un motivo o no?»
La ragazza aprì la bocca per poi richiuderla, restó in silenzio per alcuni istanti e quando parlò lo fece con voce tremante, «Lui mi guardava come se fossi speciale... con lui mi sentivo sempre al sicuro...»
«Che cosa orribile, fossi stato in te lo avrei lasciato anche io...» le disse sarcastico, mentre cercava di trattenere le risate.
«Oddio Chase ho fatto una cazzata!»
«Direi proprio di sì! Trova il modo per rimediare!»
«La fai facile tu...»

Nathan prese posto di fronte ad Ivy, chiamò un cameriere e ordinò uno scotch «Ok, sono qui, dimmi quello che dovevi dirmi.», le disse con tono brusco. Ivy gli aveva telefonato in continuazione, chiedendogli di incontrarla per poter parlare. Nathan a malincuore aveva accettato, pensando che questa sarebbe stata l'occasione per mettere un punto definitivo a questa situazione.
Lei gli rivolse un sorriso leggermente incerto, «Nathan...» bevve un po' d'acqua e lo guardò dritto negli occhi, «Nathan io ti amo ancora, voglio riprovarci!» disse sentendosi sicura di sé.
L'uomo rimase impassibile, prese un sorso della sua bevanda e incrociò le braccia sul tavolo.
«No!»
«No?!...» rispose lei perdendo definitivamente il sorriso, non le era passato neanche per la testa che lui potesse dire di no, certo erano stati separati per alcuni anni, ma Ivy era sicura che sarebbe tornato con lei alla fine.
«Hai capito bene, ho detto no. Non provo più niente per te, è così già da tempo...
anzi stavo per chiamare tuo padre domani, ma posso anticipartelo, aprirò uno studio tutto mio e se tuo padre vorrà seguirmi dovrà sapere che non vorrò più avere a che fare con te e se non dovesse acconsentire, non sarà una grande perdita... ho clienti molto più importanti!»
Ivy portò una mano al viso, fingendo di asciugare qualche lacrima, cercando di impietosirlo, «Lo dici solo per farmi soffrire...»
«No, sinceramente non mi interessa se soffri o meno!»
«Stai scherzando, vero? Dopo tutto quello che c'è stato tra di noi?», chiese stizzita mentre stringeva forte il tovagliolo fra le dita.
«Non me ne frega un cazzo se ci credi o meno, sono innamorato di una ragazza meravigliosa, un' artista straordinaria che farà di sicuro molta strada!»
«Ma chi quella nullità che hai portato alla festa? Quella ragazza insignificante?»
Nathan si alzò dal tavolo poggiando i pugni chiusi sul tavolo «Non ti permettere...tu non vali niente a suo confronto!», le disse furioso.
Ivy si alzò a sua volta «Non starò qui ad ascoltare mentre mi parli così!»
Nathan le si avvicinò, portando il viso vicino al suo, «Mi hai baciato davanti a lei, sapendo che già non si sentiva all'altezza, sei una persona vuota, priva di ogni emozione... addio Ivy, sperando che questa sia l'ultima volta che ci incontriamo!»
Le girò le spalle e lasciò il ristorante, non sapendo che Skylar era stata lì fino a poco prima che li guardava mentre parlavano con i volti molto vicini.

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