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Skylar pagò il tassista e scese di corsa, attraversò la strada ed entrò nel condominio col fiatone, poggiò le mani sul bancone della portineria e aspettò che il respiro tornasse alla normalità.
«Buona sera George» disse ancora leggermente ansimante, l'uomo le sorrise cortesemente «Buona sera signorina Reave»
«Il signor King è in casa?»
«No mi dispiace è uscito.»
Skylar sospirò delusa «Oh...ok.»
«Se non è un problema per lei può aspettarlo qui.»le disse vedendola delusa indicando delle poltroncine poste a semicerchio poco lontane dall'ascensore, la ragazza sorrise «Davvero?»
«Certo.»
«Grazie mille.»
Prese posto su una poltrona e mandò un messaggio ad Hazel dicendole che era arrivata, dopo di che non le restava che aspettare...i dubbi iniziarono ad assalirla, e se fosse uscito con una donna? E e se non gli interessasse più vederla? In fin dei conti lei non gli aveva più risposto quindi era plausibile fosse andato avanti. Si assopì pensando a quanto sarebbe stato bello se per una volta le cose fossero andate per il verso giusto.
Si svegliò di soprassalto sentendo delle voci, una forte risata maschile, indubbiamente di qualcuno ubriaco, mentre un'altra che cercava di farlo stare zitto.
«Cazzo Noah fa piano!»
«Sei il miooo migliore amicoo!»
«Purtroppo direi.»
Skylar si voltò e vide Nathan con le braccia avvolte ad un'altro  uomo più basso che ridacchiava come un bambino, la ragazza si fece avanti, sorreggendolo dall'altro lato vedendolo  traballante «Ti aiuto» disse sorridendogli, Nathan fu sorpreso di vederla lì ma non lo diede a vedere rimanendo serio.
«Ciaooo tu sei un angelo?» chiese l'ubriaco guardandola con i suoi enormi occhioni marroni, lei gli rivolse un sorriso dolce «No non sono un angelo», ridacchiò poggiandosi sulla parete dell'ascensore.
«Cosa ci fai qui?» le chiese mentre entravano nel suo attico «Volevo parlarti... » disse esitante,
«Ok aspettami qui, lo metto a letto e torno subito» se lo caricò in spalla e s'incamminò verso la zona notte.

Skylar si guardò intorno e iniziò a camminare lungo il soggiorno notando la libreria, con molti  libri impilati, alcune foto in cui poteva vedere Nathan e probabilmente la sua famiglia e in alcune con l'uomo conosciuto prima. Prese in mano una foto dove era molto giovane, il sorriso da canaglia era sempre lo stesso «Il giorno della mia laurea.»
«Oddio!» saltò leggermente e mise a posto la cornice, si girò ritrovandoselo vicinissimo, Nathan inclinò la testa guardandola intensamente «Hai detto che volevi parlarmi...»
«Si...è il tuo migliore amico quello?»
«Si... non sviare il discorso Skylar.» la ragazza torse nervosamente le mani, sentendosi in quel momento davvero una ragazzina impaurita.
«Ok...beh...mi dispiace!»
«Per cosa? Per non aver risposto a nessuna delle mie telefonate? O messaggi?»
Skylar fece un passo avanti mettendogli una mano sul collo «Mi piaci Nathan... e non so cosa fare...»
Nathan incrocio le braccia al petto «Non devi fare niente... sii semplicemente te stessa.»
«E se non andassi bene?»
Lui le toccò una guancia «Perché sei così spaventata?» le chiese notando i suoi occhi farsi lucidi.
«So cosa si prova ad essere lasciati...»
«Adesso non devi pensarci... goditi solo il momento» le disse asciugando una lacrima che era scivolata lungo la sua guancia
«È così semplice?»
«Per ora si.»
La ragazza fece scivolare la mano fra i suoi capelli e lo baciò sul collo «Ok...»
Nathan la scostò guardandola negli occhi «Un'unica cosa...non sparire più...» disse sorridendo e poi la baciò.

Nathan le fece stendere le braccia sopra la testa, tenendole ferme con una mano mentre con l'altra le solleticava la parte interna della coscia, Skylar rabbrividì e avvolse le gambe intorno ai suoi fianchi, «Nathan...» sospirò, sentendo quelle dita avvicinarsi sempre di più alla sua intimità. Le baciò le labbra, ritirandosi quando lei cercò di approfondire il bacio. Le lasciò un altro bacio dietro all'orecchio e un altro ancora sul collo, continuando così fino ad arrivare ai suoi seni. Li toccò con la mano libera e scese subito a giocarci con la bocca, baciandoli e succhiandoli. Skylar arcuò la schiena portando il suo seno più avanti, dritto fra le labbra invitanti di Nathan che guardava intensamente ogni sua reazione
«Tieni le braccia lì» le disse con voce roca, sganciò le gambe dalla sua vita e le aprì lasciandola scandalosamente scoperta ai suoi occhi avidi.
Portò il viso fra le sue gambe e soffiò aria calda sulla sua pelle, con la lingua andò a leccare il suo sesso, alternando lunghe lappate a baci languidi, Skylar gemette muovendo i fianchi a ritmo con i suoi movimenti, avvolse le gambe attorno al suo collo e portò le mani ai suoi capelli stringendoli forte. Nathan si staccò un momento da lei per prenderle i polsi e poggiarli sul letto, tenendoli stretti fra le mani e si rituffò fra le sue gambe, mordendola nell'interno coscia, Skylar guaì cercando di liberare le mani, lui la morse leggermente questa volta proprio al centro del suo piacere e lei sentì l'orgasmo sempre più vicino. «Nathan...oddio si...si...Nathan!» gridò sentendosi esplodere nella sua bocca. Le lasciò qualche bacio dolce sullo stomaco e tornò su guardandola dritto negli occhi mentre passava una mano sulle labbra «Questo è stato... » disse ancora ansimante, mentre Nathan le strusciava sul fianco la sua erezione di marmo.
«Conosco un modo per renderlo migliore...»
e con estrema lentezza entrò dentro di lei sentendosi avvolgere dal suo calore «Oh si!» gemette poggiando la testa sul suo collo, Skylar lo strinse a sé con braccia e gambe, andando incontro alle sue spinte. Si tirò su poggiando le mani sul materasso, mantenendo le spinte lente ma potenti, accarezzando così ogni suo punto più nascosto. I loro sguardi rimasero incatenati fra loro, creando una bolla dove in quel momento esistevano solo loro due. Lo guardò intensamente nei suoi occhi azzurrissimi e in quel momento si sentì finalmente al sicuro, come se con lui non le potesse accadere più niente di male. Nathan aumentò la velocità delle spinte e continuò a tenere lo sguardo legato al suo, sentendosi sempre più vicino al culmine, Skylar si aggrappò forte alle sue spalle andando incontro ai suoi movimenti; gridarono entrambi quando insieme raggiunsero un orgasmo che li lasciò senza fiato. Lui uscì da lei e la baciò, trasmettendole in qualche modo quello che iniziava a provare. Una volta separati lei sorrise, passando le mani fra i suoi capelli e lo baciò ancora.
«È stato incredibile» disse a bassa voce, come se parlando più forte quel momento magico sarebbe sparito, Nathan le lasciò un ultimo bacio sulle labbra e si sdraiò al suo fianco stringendola a sé «È sempre fantastico tra noi due!»
Skylar si alzò di scatto dandogli una gomitata alle costole, ricordando in quel momento un dettaglio importante!      
«Noah!» urlò
«Cosa?!» rispose massaggiando la parte lesa, lei lo guardò imbarazzata «Noah è di là e io... tu...»
«Tranquilla potresti scambiarlo per morto quando è ubriaco», la rassicurò notando il rossore espandersi lungo il suo corpo, la fece stendere ancora sulla schiena e tornò sopra di lei «Quindi perché non ne approfittiamo?» e iniziò a lasciarle piccoli baci e morsi sul collo.

Skylar si svegliò e stiracchiandosi aprì gli occhi piano, ritrovandosi ancora una volta con la testa poggiata sul petto di Nathan. La notte appena passata era stata meravigliosa, dopo averlo fatto ancora lui l'aveva stretta a sé e avevano parlato di qualsiasi cosa gli venisse in mente in quel momento, ridendo inseme mentre si scambiavano dolci baci. La ragazza rabbrividì sentendo una mano accarezzarle la coscia «Buongiorno...da quanto tempo stai lì a fissarmi?» le chiese girandosi verso di lei, Skylar arrossì «Non ti stavo fissando... »
Lui annuì sorridendo e si sporse per baciarla, lei mise una mano fra i suoi capelli e approfondì il bacio ritrovandosi seduta su di lui. Nathan passò le mani su quel corpo fantastico mentre lei iniziava a muovere i fianchi contro la sua erezione, Skylar prese il lenzuolo fra le mani e portandoselo sopra alla testa sparì fra le sue gambe «Oh buongiorno anche a te!» disse prendendolo in mano e lasciandogli un bacio sulla punta.

«Mi piacciono i miei vestiti addosso a te» disse mentre le passava le mani sui fianchi abbracciandola da dietro, Skylar impiattò le uova, aggiungendo una fetta di pane tostato. «Scommetto che lo dici a tutte le ragazze...»
«Sono molto geloso dei miei vestiti!»
«Credigli, fa storie anche quando deve prestarmi una maglietta» disse la terza voce entrando in cucina, massaggiandosi la testa «comunque mi dispiace per ieri... io sono Noah.»continuò porgendogli una mano con fare imbarazzato.
«Piacere Skylar.»
Presero posto e iniziarono a mangiare in silenzio «Ha chiamato Kaden e arriverà fra poco.»
Noah bevve il caffè tutto d'un fiato  «Ottimo è proprio quello che mi ci vuole, la ramanzina del mio ragazzo per aver bevuto troppo...»
Morse il toast e guardò il suo amico che a sua volta stava osservando Skylar sorridendole dolcemente. Nathan sembrava essere riuscito nel suo intento, guardando la ragazza che girava per la cucina, con solo una maglia a maniche corte a coprirla. Erano entrambi felici!
Il campanello suonò e Nathan andò ad aprire abbracciando l'uomo di qualche anno più giovane «Ciao Kaden»
«Ciao Nathan, lui dov'è?» chiese con voce profonda il ragazzo con corti capelli color caramello e occhi grigi, lui indicò la cucina e dopo aver oltrepassato l'arco che divideva la cucina dal salotto, trovarono Noah che guardava nella loro direzione con occhi da cucciolo. «Amore» disse lui andandogli incontro, si alzò sulle punte dei piedi e lo abbracciò,  Kaden avvolse le sue muscolose braccia attorno al corpo più minuto del compagno e lo strinse forte.
«Giuro che non berrò mai più!»
«Amore lo dici sempre e ogni volta devo venire a recuperarti qui» gli diede un bacio e risero insieme.
Nel frattempo Kaden si accorse di Skylar e si fece avanti porgendole la mano «Credo di averti già visto da qualche parte, piacere io sono Kaden»
«Skylar piacere mio, lavori al Roxxy giusto?»
«Si.»
«Com'è piccolo il mondo!» disse Noah restando abbracciato al suo ragazzo, lo strinse a sé e gli mormorò qualcosa all'orecchio, Noah si staccò da lui e velocemente andò a recuperare le sue cose dalla stanza degli ospiti.
«Sicuro di non voler restare ancora un po'?» chiese Nathan mentre andava con loro alla porta, l'amico scosse la testa «No no, io e Kaden abbiamo dei programmi e anche tu con la rossa.»
«A proposito» s' intromise Kaden «bell'acchiappo, al bar vedo ragazzi provarci tutto il tempo e tutti respinti.»
«Buon per me!»
Si salutarono e Nathan tornò in cucina trovando Skylar che sparecchiava, avvolse le braccia intorno alla sua vita e le lasciò un bacio sul collo «Che ne pensi di Noah?»
«È di certo un tipo, mi piace.»
«C'avrei giurato!» rispose girandola verso di sé.
«Kaden mi sembra un tipo tosto e un po' severo forse? Insomma il tuo amico è adulto e se vuole bere...»
«Lui è un po' troppo iperprotettivo, non ha ancora capito che se Noah vuole fare una cosa la fa...ma lo fa con amore, tempo fa a Noah stava per succedere una brutta cosa mentre era ubriaco e da allora quando beve lo fa solo in compagnia di uno dei due.»
«Ma lui preferirebbe che non bevesse più... giusto?»
Nathan annuì e le diede un bacio sulla fronte «Cambiando discorso...devi tornare a casa?»
«No devo solo avvisare Hazel che sono viva» disse ridendo
«Che ne dici se facciamo qualcosa insieme oggi? » le chiese massaggiandole il collo, «Mi piacerebbe», rispose baciandolo dolcemente.

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