Skylar entrò nell'appartamento buio e dopo aver acceso la luce si diresse verso il bagno, si spogliò ed entrò nella doccia.
Lasciò che l'acqua lavasse via tutti i dubbi, le insicurezze che erano venute a galla dopo la telefonata di suo padre.
Mai si era sentita più piccola e spaventata. Sin dall'inizio aveva cercato di non pensare al futuro godendosi ogni momento con Nathan, ma adesso quando chiudeva gli occhi, quel " stai attenta" le tornava in mente.
Probabile che Nathan la ritenesse solo una parentesi piacevole nella sua vita? No, di questo ne era sicura, riusciva a vedere la dolcezza e il calore nei suoi occhi quando le parlava o quando facevano l'amore... si per lei amore.
Uscì dalla doccia e raccolse i lunghi capelli biondo fragola, ancora bagnati, in un' unica una treccia e poi andò in camera di Nathan, per cercare qualcosa da indossare. Da qualche tempo teneva lì per sicurezza alcuni vestiti, ma quella sera decise di mettere una delle sue magliette, così da potersi sentire più vicina a lui.
Si diresse verso la cucina e decise di preparare qualcosa da mangiare, immaginando che una volta a casa Nathan volesse solo rilassarsi, guardò nel frigorifero e trovò alcuni pomodori e delle olive e pensò di cucinare un po' di pasta.
Guardò il cellulare e notò che era passata già più di un'ora dalla sua telefonata ed era strano che non fosse ancora arrivato, l'ufficio non era molto distante e quando gli aveva telefonato stava già tornando, che gli fosse successo qualcosa?
Compose il suo numero e aspettò che rispondesse ma andò dritto alla segreteria, respirò profondamente e cercò di calmare il panico che si stava impossessando di lei, quando il rumore della porta d'ingresso la fece uscire dalla cucina e vide Nathan lanciare la valigetta in malo modo sul divano «Ehi ciao...»
Nathan la guardò, rimanendo serio mentre toglieva la giacca, «Ciao...» rispose brusco, «vado a farmi una doccia.»
Skylar rimase ferma chiedendosi cosa fosse successo...scosse la testa e tornò in cucina, ormai conosceva Nathan e gliene avrebbe parlato a suo tempo.
Portò i piatti a tavola e visto il suo stato d'animo gli versò due dita di scotch in un bicchiere che teneva nel mobiletto bar, Nathan tornò in cucina e la trovò di spalle mentre era ai fornelli, le posò le mani sui fianchi e la girò impossessandosi della sua bocca con forza.
Skylar gemette al contatto e si rilassò contro di lui, lasciando che esplorasse la sua bocca con la lingua, la ragazza portò una mano dietro di sé e alla cieca spense il fuoco, non voleva di certo venissero interrotti dall'odore di bruciato e portò le mani ai suoi capelli stringendoli forte. Nathan si staccò da lei e Skylar potè ammirare il suo petto muscoloso e abbronzato ancora leggermente bagnato dalla doccia, portava solo un pantalone della tuta tenuto basso sui fianchi, per quanto fosse sexy con i suoi completi e l'aria da duro, era questo lato di Nathan che l'aveva fatta innamorare.
Skylar fece scorrere le mani lungo il suo busto, sentendo i muscoli contrarsi al suo passaggio e portò la bocca al collo baciandolo e succhiandolo proprio dove la vena stava pulsando, Nathan sospirò e infilò le mani sotto alla sua maglietta stringendole i fianchi, la ragazza baciò e leccò un percorso fino a trovarsi in ginocchio, avvicinò la bocca alla sua maestosa erezione, ancora coperta dai pantaloni, e succhiò forte sentendolo così duro sulla sua lingua.
Iniziò a massaggiarlo, mentre continuava a leccarlo lungo tutta la lunghezza, lasciando tracce di saliva sui pantaloni, Nathan gemette e portò le mani alla sua treccia, la impugnò e strinse forte, allontanandole il viso dal suo cavallo. «Non perdere tempo, prendilo in bocca!» Skylar lo guardò, abbassò i pantaloni e lo prese quasi completamente in bocca gemendo al suo gusto, iniziando a muovere la testa, prendendolo sempre più a fondo. L'avvocato portò indietro la testa e ringhiò alla sensazione di quelle labbra carnose sul suo sesso, la ragazza passò la lingua dalla punta alla base e facendo il percorso inverso si fermò a succhiare l'apice, sentendo le mani fra i capelli stringere. Nathan mosse i fianchi andando incontro ai suoi movimenti e dopo qualche altra spinta venne nella sua bocca. Skylar ingoiò e accettò volentieri il bacio che l'aspettava una volta tornata in piedi.
Nathan poggiò la fronte contro la sua e chiuse gli occhi respirando profondamente,
«Scusa per prima...» mormorò contro le sue labbra baciandola ancora, la ragazza avvolse le braccia intorno a lui «Brutta giornata in ufficio?»
«Si, ho ricevuto una telefonata da Jackelyn.»
«Spero tutto bene...»
Nathan sospirò e le diede un bacio sulla fronte «Si tutto a posto...» fece scorrere le mani lungo i suoi fianchi e la prese in braccio «non sai quanto sia stato bello tornare a casa e vederti qui con solo quella maglietta...»
«Ah si?»
Nathan annuì e mosse i fianchi facendole sentire il sesso tornato duro, la ragazza lo guardò arcuando un sopracciglio
«Di già?!»
«Questo è l'effetto che mi fai...»
«Ma ho preparato la cena!» gli disse sorridendo mentre avvolgeva le gambe intorno alla vita, l'uomo portò le mani al suo culo e lo schiaffeggiò.
«Io sto per mangiare te!», le sussurrò con voce calda e roca all'orecchio.«Nathan...Nathan!» mugugnò Skylar, con voce assonnata.
Il suono incessante di un cellulare l'aveva svegliata e -resasi conto che non si trattava del suo- aveva tentato di svegliare Nathan, scuotendolo perché rispondesse.
«Rispondi per favore...» rispose lui, voltandosi dall'altra parte e riprendendo a dormire.
Quando se ne accorse, Skylar lo guardò male, ma si decise comunque a rispondere al posto suo.
«Pronto?» disse un po' brusca, dall'altro lato ci fu silenzio «ascolta sono le tre... se è uno scherzo non è divertente!» stava per chiudere, quando sentì una risata sommessa «Allora è vero che si scopa qualcun'altro... di a Nathan che quando avrà finito con te, io sarò qui ad aspettarlo.»
Skylar rise, mantenendo il tono basso per non svegliare l'uomo che ancora dormiva «Dillo tu a Nathan...ah già lui non vuole parlarti.» chiuse la telefonata, senza aspettare risposta e si sdraiò guardando il profilo dell'uomo accanto a lei. Aveva ragione, Ivy era la classica figlia di papà che quando perdeva un gioco faceva i capricci e cercava di riprenderselo a tutti i costi, non tenendo conto delle altre persone che avrebbe potuto far soffrire. Nathan era l'opposto, era forte, leale ed orgoglioso di dove fosse arrivato contando solo sulle sue forze, quell'uomo era bello dentro e fuori. Skylar lo guardò intensamente, gli toccò una guancia e sussurrò «Ti amo...vorrei tanto trovare il coraggio di dirtelo...»
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SWEET SEDUCTION
RomanceSkylar Reave è giovane, bella, studia arte a New York, ed è felice. La sua passione la rende solare e allegra ma nel profondo c'è qualcosa che la spaventa...la voglia di amare...la paura di essere ferita...ancora. Nathan King sembra avere tutto, un...