Hazel scese dal taxi ed entrò dentro il bar. Non era molto tardi, ma il Roxxy quel venerdì era già pieno. Prese posto al bancone e ordinò una birra, il barista le pose il bicchiere di fronte e lei ne prese subito un sorso. Era uscita di casa sentendosi quasi un'intrusa, lasciando a Nathan il compito di consolare sua sorella. Sin da piccole erano state inseparabili facendo tutto insieme. A quattro anni presero lezioni di danza perché Skylar sognava di essere una ballerina, mentre a sette anni iniziarono un corso di pianoforte perché lei voleva essere una musicista. Questo legame le aveva sempre unite e anche se le loro passioni principali erano diverse, avevano sempre conciliato gli altri loro interessi...forse era arrivato il momento di iniziare le loro vite separate, Skylar ormai aveva Nathan mentre lei era impegnata al massimo con gli studi e il lavoro in biblioteca.Eric servì l'ennesimo cocktail della serata e guardò ancora una volta verso la bellissima ragazza in fondo al bancone, quella sera sembrava pensierosa e triste.
L'aveva vista per la prima volta qualche mese prima, le era sembrata così spaesata, completamente diversa dalle solite ragazze che vedeva. Era bella da togliere il fiato, con i suoi grandi occhi verdi e i lunghi capelli rossi.
Eric prese lo straccio e asciugò il bancone fino al punto in cui era seduta lei, si sporse in avanti e le chiese «Te ne porto un'altra?» la ragazza sussultò non essendosi accorta di lui e annuì, prese il suo bicchiere vuoto e lo sostituì con quello pieno «Ecco qua.»
«Grazie.»Hazel si riscosse dai suoi pensieri quando il barista le chiese se voleva un'altra birra, alzò lo sguardo incontrando gli occhi più blu che avesse mai visto, era più grande di lei sembrava avere venticinque anni, era bello con i suoi capelli biondi tenuti un po' lunghi.
L'uomo appoggiò i gomiti sul bancone e si sporse «Sai dicono che noi barman siamo i migliori ascoltatori...se mai ne avessi bisogno?» la sua voce era calda come miele fuso, Hazel sorrise timidamente.
«Come lo hai capito?»
«Beh sei qui da sola...e sembri davvero molto triste.»
«Non è niente di importante... solo una piccola lite con mia sorella.»
«Se ci stai male è importante...» le disse mentre versava un cocktail colorato in un bicchiere, Hazel ci pensò, le parole di Skylar l'avevano ferita, ma sapeva che la sorella le aveva dette a caldo e non le pensava sul serio, «Ok si ci sto male...ma ci sta male anche lei.»
«Scusa sono un maleducato...io sono Eric.»
«Hazel», la ragazza arrossì sentendosi scrutare da quegli occhi magnetici.
«Non ho capito bene di cosa si tratta, ma probabilmente avete bisogno di tempo...prova a parlarle fra qualche giorno.»
«Grazie...»
Hazel prese la borsa e stava per pagare, ma Eric scosse la testa «Offro io», la ragazza sorrise ringraziandolo.
Lui poggiò una mano sul suo gomito «Io stacco fra mezz'ora, se ti va possiamo continuare a parlare...»
«Mi farebbe piacere...» gli rispose timidamente arrossendo.«No!» Hazel scoppiò ridere portandosi una mano alla bocca «Non ci posso credere!»
«Te lo giuro! Dopo quel giorno non ho più guardato il Bloody Mary come prima!»
Si erano ritrovati dopo la fine del suo turno seduti ad uno dei tavolini, Eric era simpatico, i suoi occhi blu brillavano di risate.
«Oddio non ce la faccio... ti ha vomitato addosso...»
«Sembravo "Carrie sguardo di Satana"!» la guardò ridere e rimase incantato dalla sua bellezza, le guance le si erano arrossate un po' per via dell'alcool. «Dimmi qualcosa di divertente successo a te...»
Hazel ci pensò su, lei non si reputava la persona più simpatica o divertente, ma si rese conto che voleva essere lei a farlo ridere.
«Uhm allora...una volta stavo sistemando dei libri in biblioteca e due ragazzi dall'altro lato dello scaffale hanno fatto cadere i libri sulla mia testa...» morse il labbro inferiore mentre aspettava la sua reazione, Eric rise piegandosi sul tavolo «Ma che stavano facendo dall'altro lato?»
«Stavano pomiciando...» gli sussurrò avvicinandosi, scoppiarono a ridere insieme, il telefono di Eric iniziò a suonare «Devo rispondere.»
Hazel annuì e mise in bocca una nocciolina «Ethan...si ho finito... un'altra volta?... Si arrivo.» si passò una mano fra i capelli e sospirò «Mi dispiace il mio amico ha bisogno che lo vada a prendere... di nuovo.»
Hazel gli sorrise dolcemente «Non c'è problema, mi sono divertita...» Eric le mise il suo telefono davanti «Scrivimi il tuo numero» la ragazza lo prese e salvò il suo numero e glielo porse, subito dopo le arrivo un messaggio e sorrise vedendo il suo di numero. «Beh allora ci sentiamo?» Hazel annuì e lo saluto con la mano.Rientrò poco dopo mezzanotte e trovò Skylar seduta sul bancone della cucina, mentre sorseggiava una tazza di tè
«Ciao nocciolina!» le sussurrò alzandosi, la rossa gettò la borsa a terra e corse ad abbracciarla.
La sorella la strinse forte tra le braccia lasciandole un bacio sulla guancia «Mi dispiace sono stata una stronza...»
«No no avevi ragione, non avrei dovuto dire niente...» la interruppe, guardandola negli occhi leggermente arrossati, Skylar sorrise «Diciamo che abbiamo sbagliato entrambe e facciamo pace!» le porse il mignolo, la sorella fece lo stesso e li strinsero.
«Nathan è tornato a casa?» le chiese mentre prendeva una bottiglietta d'acqua.
«No si è addormentato.»
«E tu come stai?»
Skylar scrollò le spalle abbassando lo sguardo «Andrà meglio...non lascerò Nathan solo perché a papà non piace...non lo ha nemmeno conosciuto!»
Hazel le prese la mano «Dagli tempo ok?...»
«Mmm» mugugnò storcendo il naso,
«Dai non fare quella faccia...è tardi, vado a letto.»
«Si vado anche io... non vorrei che Nathan si sentisse solo.»
Hazel ridacchiò e le diede un bacio «Mi raccomando non fate troppo rumore!»
«Tranquilla nocciolina!».
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SWEET SEDUCTION
RomanceSkylar Reave è giovane, bella, studia arte a New York, ed è felice. La sua passione la rende solare e allegra ma nel profondo c'è qualcosa che la spaventa...la voglia di amare...la paura di essere ferita...ancora. Nathan King sembra avere tutto, un...