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«Ehi perché non sali?»
«Sei sicura?»
«Si, dai!»
Dopo aver provato la gigantesca doccia di Nathan, dove avevano continuato ad accarezzarsi e baciarsi non riuscendo a fermare le mani, si erano vestiti e lui le aveva chiesto se aveva voglia di fare un giro in moto. Ora si trovavano nel condominio dove abitava Skylar per potersi cambiare e prendere il suo blocco.
«Mi dispiace niente ascensore, ma abito solo al terzo piano»
disse sorridendo iniziando a salire le scale, Nathan rise «Sopravviverò!».
Una a volta arrivati alla porta d'ingresso, Skylar tirò fuori un grosso mazzo di chiavi e aprì la porta «Casa dolce casa!» si poggiò contro la porta chiusa mentre Nathan si guardava intorno. La casa era piccola ma molto accogliente, due delle pareti erano rosse, mentre le altre bianche con una grande libreria e molte tele appese.
«Li hai fatti tutti tu?», Skylar annuì mentre beveva un goccio d'acqua «Vado a cambiarmi, fa come se fossi a casa tua» e sparì in camera sua.
Nathan guardò alcune delle foto poste sulle mensole e sorrise notando quanto fossero adorabili le due sorelle da bambine, non c'era dubbio si somigliavano tantissimo e sembrava fossero molto unite. Sentì la porta aprirsi e si voltò in tempo per vedere Hazel entrare «Oh buongiorno!» disse lei lasciando la borsa sul divano, Nathan le si avvicinò «Buongiorno.»
«Devi essere Nathan...»
«In persona!» le sorrise dolcemente,
«Uhm... vado a vedere se Skylar è pronta.», si allontanò in fretta entrando in camera e lasciando la porta aperta.

Skylar strinse più forte la vita di Nathan mentre accelerava nel rettilineo, la sensazione del vento fra i capelli era meravigliosa e il sole riscaldava tutto.
«Tua sorella è molto timida.» le disse attraverso l'auricolare nel casco, lei si attaccò di più alla sua schiena
«Si è molto silenziosa con chi non conosce...»
«Dalla nostra telefonata non pensavo.»
la ragazza rise pensando alla sorella che si era rifugiata in camera mentre lei si stava cambiando.
«Devi ammettere che vedere te non è come vedere un ragazzino.»
«Stai dicendo che l'ho intimidita?» le chiese ridendo, Skylar poggiò la testa sulla sua spalla
«Forse un po'...ma dalle tempo di aprirsi, sono sicura che andrete molto d'accordo voi amanti del mattone.»
Si fermarono vicino ad un edificio nel New Jersey e scesero dalla moto, Nathan le prese la mano ed entrarono.
«Dove stiamo andando?»
«È una sorpresa!»
«Odio le sorprese...» disse bloccandosi, lui si girò mettendosi di fronte a lei con le braccia incrociate e un ghigno malizioso sulle labbra
«Sicura? E io che pensavo ti sarebbe piaciuta una gita sull' Hudson con una moto d'acqua?!»
Skylar urlò saltandogli in braccio, avvolgendo le gambe intorno ai fianchi e baciandolo con trasporto, Nathan si staccò da lei e con voce roca disse «Allora ti piace la mia idea...»
«La amo!»

«Wow!... È stato bellissimo!... Non posso crederci di averlo fatto!... E tu... tu sei sexy da morire con la muta» Skylar stava parlando velocissimo mentre gli accarezzava le spalle e Nathan la stava guardando con un sorriso sulle labbra. In quel momento era talmente emozionata da non riuscire a stare ferma, muoveva le braccia gesticolando all'impazzata, gli occhi le brillavano di gioia...la baciò zittendola e le scostò una ciocca di capelli bagnati dalla fronte «Che c'è?» gli chiese senza fiato
«Sei bellissima!»
Skylar sorrise circondandogli il collo con le braccia «Mi piace quando lo dici... ma a te non è piaciuto?» chiese con un broncio adorabile.
«Si mi è piaciuto, ho adorato il modo in cui ti avvinghiavi stretta a me con quella tuta strettissima, anche se mancava poco e diventavo sordo.»
«Non è vero! Non ho urlato!» disse indignata, lui rise accarezzandole una guancia
«Hai urlato come una femminuccia.» Skylar incrociò le braccia fingendosi offesa, il telefono di Nathan vibrò in tasca e lo prese per rispondere.
«Mark?...Si ero fuori... ok...arrivo subito»
Nathan la guardò serio «Mi dispiace, ma una delle mie clienti ha davvero bisogno di parlarmi.»
Skylar sorrise «Non ti preoccupare...e così potrò vedere dove lavori.» rispose facendogli l'occhiolino, lo baciò un'ultima volta e salì sulla moto.

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