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Skylar portò un dito nella ciotola e assaggiò l'impasto per la torta che stava preparando, prese la teglia e mentre stava per versare il composto, suonò il campanello, posò la ciotola ed andò ad aprire la porta, trovandosi davanti la sorella che le sorrideva.
«Che ci fai tu qui?» domandó felice, Hazel l'abbracció lasciandole un bacio sulla guancia «Mi mancava la mia sorellona, così ho pensato di fare un salto prima di andare da Eric...» disse togliendo sciarpa e cappello, Skylar la fece accomodare su una sedia, mentre tornava ad occuparsi del dolce, «Hazel, puoi venirmi a trovare quando vuoi», le disse abbracciandola ancora, la sorella sorrise felice «Allora come mai tutto questo?» chiese notando il dolce, il vino e alcune candele poggiate su un mobile vicino.
La ragazza mise in forno il dolce e volse l'attenzione verso la sorella che al momento stava leccando il restante impasto dalla ciotola come una bambina, sorrise a quello spettacolo adorabile, «Nathan ha vinto un caso particolarmente importante e ho pensato di festeggiare...e in più devo dargli una notizia importante...»
«Che notizia?»
Skylar sorrise e portò una mano al ventre ancora piatto, la sorella sgranò gli occhi e corse ad abbracciarla.
«Oddio! Sei incinta? Sul serio!?»
«Si! Sul serio...» rispose sorridendo  emozionata.
«Sono così felice per te! Oddio diventerò zia!!!» la sorella iniziò a saltellare mentre la teneva stretta, si staccò da lei e la guardò intensamente sentendo gli occhi diventare lucidi.
«Sei felice...?»
«Si... da morire ...non hai idea di quanto lo sia...»
«Skyly sarai una mamma fantastica!...», le disse Hazel stringendola a sé, Skylar poggiò la fronte sulla sua spalla e mormorò.
«Lo spero nocciolina...»
«Io invece ne sono sicura!»
«Grazie... era proprio ciò che avevo bisogno di sentire...»
La ragazza asciugò alcune lacrime e tornò ad occuparsi del dolce.
Hazel si alzò e andò al frigorifero per prendere qualcosa da bere e vide in bella mostra due ciotole: una contente gli ingredienti per la crema al cioccolato e nell'altra delle fragole, fece per intingere un dito ma venne fermata da uno schiaffetto sulla mano «Ahi!» disse massaggiandosi il punto dolente, «Quello è off limits, è il dessert...» la rossa la guardò confusa pensando al dolce nel forno, «Hazel, tesoro mio... quello di sicuro non verrà mangiato dentro delle copette...», spiegó rendendo più chiaro il concetto, facendo scorrere una mano sul suo corpo.
Hazel arrossì capendo a cosa si riferisse la sorella, Skylar controlló il forno, impostó  il timer e la portò fuori dalla cucina.
Continuarono a parlare per un paio d'ore del più e del meno, ridendo e scherzando come erano solite fare quando abitavano ancora insieme...
Hazel si alzò dal divano e indossò la giacca «Allora ci vediamo in settimana?», disse sistemando il cappello sulla testa. Skylar le bació una guancia e l'accompagnó alla porta «Certo! Mandami un messaggio quando hai del  tempo libero e ci incontriamo per un caffè...salutami Eric.»
Hazel sorrise e uscendo dalla porta disse «Sarà fatto! Tu salutami Nathan e... divertitevi...» le disse facendole l'occhiolino, l'abbracciò ancora e le baciò una guancia «non vedo l'ora di comprare tantissime cose per il mio nipotino!» Skylar rise «Tranquilla potrai viziarlo quanto vuoi...»

Entrando nel loro appartamento Nathan sentì un delizioso profumo provenire dalla cucina.
Tutti i pensieri sul cibo furono dimenticati quando la vide. Era in piedi davanti alla cucina, mescolando con cautela qualcosa, vestita solo con un grembiule bianco e rosso in stile anni cinquanta.
Ma la sua attenzione non era rivolta al grembiule, che le aveva regalato il loro primo Natale insieme, ma a quello che aveva sotto... lingerie di pizzo nero, con tanto di reggicalze e calze nere e a completare un paio di scarpe altissime che le facevano sembrare le gambe chilometriche.
Il calore della cottura aveva dato al corpo di Skylar un rossore meraviglioso e piccole gocce di sudore gli colavano lungo la schiena. Nathan si limitò a stare in piedi sulla soglia a fissare la scena di fronte a lui estasiato.
«Starai lì tutto il giorno?» lo stuzzicò rompendo il silenzio, percepiva il suo sguardo su di sé e tremò immaginando i suoi occhi azzurri pieni di desiderio, lui deglutì mentre si toglieva il cappotto e lo gettava su una sedia.
«Cosa stai facendo?»
Chiese Nathan mettendosi dietro di lei, «ha un buon profumo...» avvolse le braccia intorno alla sua vita e poggiò il mento sulla sua spalla.
«Bene, questa...» sollevò il cucchiaio e lasciò il liquido sciropposo colare di nuovo nella ciotola «...è crema al cioccolato...»
«Cosa stai cercando di fare?» sussurrò Nathan mentre lasciava baci lungo il collo di Skylar, «vuoi sedurmi?»
«È esattamente quello che sto cercando di fare...», rispose ansimando quando sentì la sua lingua stuzzicare il retro del collo.
«Meglio che mi cambi per la cena allora...» disse mentre continuava a baciarle il collo e dopo un ultimo bacio si diresse verso la camera da letto.
Nathan uscì con indosso solo il pantalone del completo lasciato basso sui fianchi, Skylar si girò un momento ammirando tutto quel ben di Dio.
Candele bianche e rose rosse erano state modellate in un bellissimo centrotavola e le numerose posate erano posizionate perfettamente.
Nathan l'aiutò a sedersi e Skylar si accomodò dopo aver portato i piatti a tavola, la baciò dolcemente sulle labbra e andò al suo posto, aprì il vino e ne versò un po' nel bicchiere, fece per versarlo nel suo ma lei scosse la testa.
«Niente vino?»
«No, domani devo finire quel dipinto e sappiamo entrambi che effetto mi fa il vino...» rispose ridendo.
Fecero tintinnare i calici, «A cosa brindiamo?», chiese lui,
«Mmm... brindiamo a noi e al tuo essere un fantastico avvocato!»
«Ho fatto solo il mio lavoro...»
«È sempre un evento raro quando fai il modesto...» disse ridendo, Nathan rise a sua volta «Mangiamo dai...  so già che la serata sarà lunga...»

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