È il giorno della cena di natale della società.
Ho messo un vestito lungo rosa cipria e dei tacchi dorati abbinati al cinturino del vestito.
Betty che si sta ancora preparando ha optato per un vestito rosso, anch'esso lungo con i tacci neri.
-Spero solo che per puro caso veda le foto che usciranno domani su tutti i social.- Dice uscendo da camera sua spegnendo tutte le luci dietro di sé. Ci sediamo sul divano aspettando che i nostri cavalieri arrivino.
Le sorrido abbracciandola, -Dovresti fare qualcosa di più tipo baciare Alves.-, dico riferendomi al suo accompagnatore.
-Sarebbe fantastico.- Ride.
Appena sentiamo il campanello chi alziamo staccando tutto e uscendo da casa, sperando che la sera vada al meglio.La cena è stata magnifica, le pietanze a base di pesce erano buonissime e lo champagne aveva inebriato un po' tutti.
È appena passata l'una, il ristorante si è trasformato in una discoteca privata e odio il momento in cui ho deciso di mettermi un vestito lungo. Sono in pista con Paulo, leggermente ubriaco, che ride e spara cazzate ogni volta che apre la bocca.
-Paulo dobbiamo andare stanno per chiudere tutto.- Lo tiro per un braccio e lo faccio sedere in una sedia dandogli un bicchiere di acqua.
-Sai che sei bellissima?-
-Sì amore me lo ripeti anche da sobrio e anche tu lo sei.- Gli tolgo i capelli dalla fronte sudata e lo alzo portandolo fuori dal ristorante.
Saluto Betty e Dani ancora seduti insieme a qualche coppia che ancora non è andata via.
-Ciao Val divertiti.- Dice la mia amica venendo a darmi un bacio.
-Anche tu, non fate figli mi raccomando.- Le dico sorridendo mentre apro il SUV di Paulo.Aiuto Paulo e mi siedo al posto del guidatore, mi sfilo le scarpe, avvicino il sedile e accendo l'auto.
-Devo vomitare.-
Non faccio in tempo a parlare che si butta in avanti vomitando tutto.
-Non lo reggi tanto bene. Non potevi aprire il finestrino?- Gli chiedo.
Il navigatore, che ho impostato solo per non perdermi, mi indica la strada e appena arrivo sotto casa di Paulo spengo la macchina.
-Sai che pulirai tu vero?- Gli dico aprendo la sua portina e lo aiuto ad uscire fuori, sperando che non pesti il vomito.
Grugnisce ancorandosi a me per salire le scale e arrivare all'appartamento, lo lascio sul divano e riscendo a chiudere la macchina.💫
Apro gli occhi, la luce filtra dalle finestre che ieri notte ho dimenticato di chiudere, mi alzo e vado in bagno. Solo quando azzecco la porta giusta mi chiudo e mi lavo per rendermi presentabile.
Faccio colazione e la preparo anche a Paulo che ancora non si è svegliato, così vado in camera scostando le tende e vado a lasciargli baci sulle guance.
-Buongiorno bell'adormentato è ora di alzarsi.-
Apre gli occhi e sorride per poi alzarsi.
-Mi lavo i denti poi ti bacio.-
Annuisco ridendo e lo lascio passare, faccio il letto e torno in cucina trovandolo a tavola.È quasi ora di pranzo e in tutto il giorno non abbiamo fatto nulla, grazie mister per il giorno libero.
-E se andassimo in centro?- Mi guarda sorridendo.
-Non ho roba e non ho intenzione di uscire da questa casa.-
Mi alzo dal divano e vado verso il frigo per cercare di capire che posso preparare.
-La macchina l'hai pulita?- Gli chiedo mentre torno con il barattolo di sugo e l'insalata.
-Sì, quando stavi studiando.-
-E devo ricominciare dopo pranzo, menomale male che mi mancano quattro esami.- Dico mentre metto l'acqua a bollire.
Sento le sue mani che accarezzano le spalle cercando di rilassarmi, -Dovresti essere più tranquilla. Quando sono i prossimi esami?-
-Uno a febbraio e uno a marzo poi ho e due a maggio. Perché ho deciso di laurearmi?- Gli chiedo esasperata mentre mi giro tra le sue braccia, appoggio la testa sulla spalla ed inspiro il suo profumo.
Ride baciandomi la testa portandomi verso il divano, -Adesso ti riposi un attimo e poi ricominci, va bene?-
Annuisco chiudendo gli occhi cercando di riposarmi un attimo.Scolo la pasta e la metto nel sugo girandola per farla amalgamare, la verso sui piatti e la porto a tavola. Paulo sembra un bambino, appena vede il piatto sembra avere due cuoricini al posto degli occhi.
-Non te la ruba nessuno la pasta tesoro, puoi mangiare piano.- Gli dico ridendo
Mangiamo in silenzio e lascio che sia lui a sparecchiare così da poter riprendere lo studio intensivo.
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«Ci siamo sempre appartenuti» Paulo Dybala
FanfictionValentina e Paulo. Lei, universitaria di fisioterapia e prossima alla laurea per poter lavorare nel centro sportivo più stimato d'Italia. La Juventus. Lui, calciatore professionista acquistato da due anni alla Juventus. Questa storia è dedicata alla...