La giornata è appena finita. Io e la mia amica siamo appena entrate in casa e abbiamo libri sparsi ovunque. Perché oltre a voler studiare, per il prossimo esame, prima di Natale, dobbiamo ultimare la tesi di laurea, che è abbastanza vicino.
La vita da studentesse, pronte alla laurea, in medicina sportiva è soddisfacente per il futuro, ma in questi momenti vorrei essere già laureata.
-A me manca l'ultima parte a te?- Chiedo seduta sul divano con in mano l'ultimo libro da studiare.
-Si anch'io, ma cosa facciamo a cena?- Chiede andando verso la cucina.
-Credo ci siano le fettine di sabato. Oppure qualche schifezza che c'è in freezer.- Dico alzandomi e raggiungendola per aiutarla. La vedo aprire il frigo e poi richiuderlo e poi aprire il freezer.
-Ok, ci sono sofficini e bastoncini di pesce, scegli.- Mi dice.
-Sofficini, accendo il forno.- Dico dopo aver preso dalla sua mano il pacco di sofficini ed essermi avvicinata al forno. Lo apro e prendo la teglia, le metto della carta forno, che bagno leggermente.
Betty sta apparecchiando quando suona il campanello.
-Chiunque sia lo uccido.- Dice. Io rido e la vedo andare a vedere chi è.
Ho appena messo la teglia in forno e metto il timer a dieci minuti.
Vedo Betty che schiaccia il pulsante per aprire il cancello del palazzo e poi quella della porta di casa.
-Chi è?- Chiedo.
Ha uno stupido sorrisino in faccia e non risponde.
-Adesso vedi.- Dice infine.Vedo la porta aprirsi ed apparire Paulo con in mano una cartella.
-Ciao.- Dico sorpresa. Sa dove abito?
-Hey, ti ho portato questa l'hai dimenticata.- Dice porgendomi una cartella. La prendo e noto che, in effetti, l'avevo dimenticata sul serio.
-Grazie, in questi giorni ho la testa fra le nuvole.- Dico alzandomi dalla sedia e la appoggio vicino alla tv.
-Vuoi qualcosa da bere, acqua, tè, bitter?- Dico avvicinandomi al frigo.
-Acqua grazie.- Dice imbarazzato. Che carino!
Apro lo scolapiatti e prendo un bicchiere che riempo di acqua.
-Ti stavi ancora allenando?- Chiedo curiosa.
-No, stavamo organizzando le cose per la cena di Natale, siete invitate anche voi. Ma ora vado perché voi dovevte cenare e io devo andare a prendere la mia ragazza.- Dice.
-Ti accompagno, tanto devo buttare la spazzatura per domani.- Dico andando a prendere la busta per poi uscire seguita dal ragazzo.
-Ciao Elisa?- Chiede perplesso.
-Elisabetta, ma va bene Elisa. Ciao Paulo, buonanotte.- Dice ridendo Betty.
-Buonanotte.-Siamo in ascensore quando inizio a parlare:
-Quindi la tua ragazza è tornata?- Chiedo curiosa.
-Si, era in vacanza con le amiche e non so nemmeno dove.- Dice alzando le spalle.
-E tu, sei fidanzata?- Dice ancora.
-No, sono single.- Faccio in tempo a parlare che si aprono le porte dell'ascensore.
Usciamo in silenzio fino al cancello, in lontananza vedo una persona familiare.
Saluto Paulo dandogli la buonanotte e mi sento chiamare.
-Ciao Simone- Dico. Spero sia venuto in pace.
-Ciao, c'è Elisabetta?- Chiede.
-Si, suona il campanello e scende. In casa si sta stretti.- Dico acida tornando dentro.
-Posso aspettare che le dica tu che sono qua.- Tenta. È fermo nel cancello ma non entra.
-Non credo le dirò che sei qua, quindi suona se vuoi sentirla.- Dico alzando la voce per farmi sentire essendo lontana.
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«Ci siamo sempre appartenuti» Paulo Dybala
FanfictionValentina e Paulo. Lei, universitaria di fisioterapia e prossima alla laurea per poter lavorare nel centro sportivo più stimato d'Italia. La Juventus. Lui, calciatore professionista acquistato da due anni alla Juventus. Questa storia è dedicata alla...