Parte 13

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Appena entrai in casa trovai la mia amica che stava mangiando quello che avevo messo in forno.
-Scusa non ti ho aspettato, ma avevo fame.- Dice guardandomi in modo di scusa.
Mi siedo e inizio a mangiare, solo dopo aver ingoiato il boccone parlo.
-Fa nulla, comunque giù ho incontrato S. Penso che ti stia per chiamare per scendere a parlare. Se vuoi fallo salire, ma prima fammi chiudere in camera.- Dico. Non sopportavo quel ragazzo, mi è sempre stato antipatico.
-Bene, mi sta chiamando. Scendo io tranquilla. Comunque grazie.- Dice abbracciandomi. La vedo scendere le scale e lasciare la porta di casa aperta.
Noto che si è portata il telefono e le scrivo un messaggio velocemente:
Fallo salire, resto in camera a studiare. Non fate figli.

Rido e mi alzo dalla sedia con il piatto in mano. Entro in camera e accendo il pc per finire di studiare, quando sento le voci dal salone.
Mamma mi sta chiamando e accetto subito la chiamata.
-Pronto. Ciao mamma.- Dico entusiasta. Oggi non aveva ancora chiamato.
-Ciao Vale, come stai?- Chiede. In sottofondo sento un sacco di baccano, nel mentre continuo a mangiare.
-Bene mà, tu?- Chiedo di rimando con la voce impastata.
-Normale, se senti casino è perché c'è zia a casa. Aspe che te la passo.-
Ora capisco tutto il frastuono.
-Ciao amore di zia, come stai?- Chiede.
-Ciao zia, bene. Voi? C'è anche zio o è a lavoro?- Chiedo curiosa.
Mio zio è agente di custodia cautelare e non è strano che lavori anche la notte.
-No è a lavoro. Quando torni?- Dice.
-Ehm credo il ventuno o ventidue, devo ancora vedere.- Dico. Solo ora mi ricordo di dover controllare sul serio e allora avvicino il computer e apro la pagina Google.
-Va bene, dai ti passo tuo padre. Ciao- Dice.
-Ciao bimba.- Dice felice. Sorrido al nomignolo e rispondo.
-Ciao papà. Come stai?- Dico
-Bene, hai mangiato?- Chiede diretto.
-Si sto mangiando. E sto anche studiando.-Dico.
-Allora ti lascio. Ciao bimba.-
-Ciao papà, ti voglio bene.- Dico. Tolgo il telefono dall'orecchio e stacco la chiamata.
La mia attenzione torna al computer e digito velocemente il sito dei voli low-cost. Apro il primo sito e trovo quello che sto cercando quasi subito. Scendo dal letto e cerco la borsa da dove estraggo il borsellino per cercare la carta di credito, inserisco i dati e confermo il mio volo.

🌸

Ho appena finito di studiare quando sento bussare alla porta.
-Avanti.- Dico continuando a riordinare i libri e il resto così da non farlo poi domani.
-Mi ha baciata.- Dice sorridendo e poibutta sul mio letto a peso morto.
-Mh, cosa ha detto?- Dico assecondandola sedendomi di fianco a lei.
-Gli ho detto che non ho intenzione di tornare con lui, ora. Credo che dovremmo rifrequentarci.- Spiega.
-Lo credo anche io, insomma sono passati un po' di anni. Comunque ho prenotato il mio biglietto per Natale, tu hai deciso che fare?- Le chiedo.
-Rimango qua, così faccio vedere Torino ai miei. Resti giù anche per capodanno?-
-Ehm, non saprei?- Dico ridacchiando.
-Se non sali, scendo per capodanno e lo passiamo insieme agli altri. Dato che ci implorano da mesi di passare una serata insieme.- Dice guardandomi.
Ci penso su qualche secondo e poi rispondo:-Si, per me va bene.-
-Ok, perfetto. Ora vado a letto è tardissimo. Notte.- Dice alzandosi dal mio letto e uscendo dalla mia camera.

«Ci siamo sempre appartenuti» Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora