Dopo aver finito di mangiare ritiriamo tutto dal tavolo.
-I piatti li fai tu?- chiedo a Betty che si è messa nel divano per rilassarsi cinque minuti prima di iniziare a studiare.
-Si li faccio prima di cenare, così usiamo li stessi. Che poi non possiamo comprarci la lavastoviglie?- chiede.
-Si credo che si potrebbe fare. Quando devi andare a guardare quel bambino?- chiedo. Per recuperare qualche soldo in più lavoriamo come babysitter nel nostro palazzo.
-Oh già è vero. Mi ha inviato un messaggio, domani verso le sette. Siamo già a casa a quell'ora?- chiede guardandomi.
-Si, la partita inizia alle tre e finirà intorno alle cinque e mezza. Quindi si siamo già a casa a quell'ora. Potresti chiedere alla mamma di tenerlo qua invece di salire nel suo appartamento oppure andiamo a mangiarci la pizza e poi torniamo a casa e magari tu sali a casa sua e metti a dormire il bambino e quando torna la mamma vieni qua- dico esponendo il mio pensiero.
-Si si può fare- dice.
-Però ora a studiare. Dato che ci aspettano almeno cinque ore di studio intenso- dico andando in camera mia. Così da non disturbarci, se mai dovessimo parlare a voce alta.Dopo aver studiato per almeno sette ore sono uscita dalla mia camera per poi andare in bagno.
Come entro in cucina trovo Betty nel divano che dorme. Non credo si sia addormentata da tanto.
Sento il telefono squillare, è mia madre.
-Pronto mamma- dico felice.
Sono felice di sentirla. Mi mancano così tanto.
-Ciao Vale. Come stai?- chiede mia madre.
-Bene voi. Ma sbaglio o sento papà urlare?- chiedo ridendo.
-Si sta urlando al cane di stare zitto haha- dice.
-Ah ok, me lo passi lo voglio salutare- dico.
-Si aspetta. Ecco a te- dice.
-Ciao papà, come stai?- chiedo con il sorriso sulle labbra.
-Ciao Vale. Come stai?- dice
-Bene bene- dico.
-A Natale torni qua?- chiede.
-Si credo, sto già cercando il biglietto- dico. Non è vero che sto controllando, ma lo farò dopo.
-Ci sentiamo figlia- dice mio padre.
-haha ok. Ciao papà- dico ridendo.
Appena sento che la chiamata è finita ritorno in salone e trovo Betty che lava i piatti di pranzo.
-Si può sapere quanto hai dormito?-chiedo.
-Mezz'ora, mi sono messa la sveglia- dice appoggiando l'ultimo piatto sopra lo stroffinaccio.
-Ordiniamo sushi, o andiamo in ristorante- chiedo.
-Ordiniamo, io da qua non mi muovo- dice andando verso il divano per poi buttarcisi sopra.
-Ok. Sempre il solito?- chiedo sbloccando il telefono per chiamare il ristorante da asporto.
-Si-dice accendendo la tv.
Ho appena digitato il numero e sta squillando.
-Buonasera ristorante Wasabi. Desidera?- risponde un ragazzo.
-Si buonasera vorrei ordinare per asporto.- dico
-Certo mi dica-
-Allora due porzioni di sushi Nighiri, due di Temaki, è due di Uramaki-
-Ok. Dove abita signorina?-
-Via Mazzini 199, il cognome del citofono è Rossi- dico cordialmente.
-Ok fra venti minuti arriverà la vostra cena- .
-Ok grazie- dico.
-La cena arriva fra venti minuti- dico andando a sedermi vicino a lei nel divano.
-Mh ok- dice.
-Ehy che hai?- dico mettendole un braccio intorno alle spalle.
-Io... voglio tornare con Simone. Cioè mi manca, anche se mi ha fatto tutte quelle cose...Io lo amo ancora nonostante tutto. Io... lo amo- dice piangendo e nascondendo la testa nel mio petto.
-Senti non sono sicuramente io ad impedirti di cercarlo e dirgli che lo ami. Ma so che se lo farai e lui farà un'altra cazzata lo ammazzo. E ora chiamalo oppure ti uccido- dico passandole il telefono.
-Dici sul serio?- chiede con gli occhi a cuoricino.
-Si. Oppure lo faccio io?- dico
-No no io, grazie- dice scappando con il cellulare.Da quando si sono lasciati Betty ha passato le sette fasi della depressione post rottura. Come migliore amica la voglio vedere felice, e se la sua felicità è stare con lui allora vuol dire che sarò felice. Ma sono sicura che se le dovesse fare del male lo ucciderei.
Mi sta suonando il telefono appena lo prendo noto che sono notifiche di Facebook.
Un tizio; Daniele.
Appena apro l'applicazione noto che è il mio
Ex. È stato il mio primo fidanzato, per circa tre anni. Poi si è accorto di non amarmi, ma devo dire che ha avuto la cortezza di dirmelo prima che mi tradisse. Ma non capisco il senso di riempirmi di notifiche, così decido di andare a sbirciare la conversione della mia amica.
-Ciao- la sento dire.
-Hey, ciao. Come mai mi hai chiamato?- sento la voce di Simone. Dato che ha messo il vivavoce decido di entrare in camera sua così da ascoltare. Appena entro mi guarda e mi dice di sedermi vicino a lei così da sentire meglio.
-Volevo risponderti a voce per il messaggio-
-Senti, io sto lavorando a Torino in un'azienda. Faccio il tecnico. Se vuoi ci possiamo vedere?- chiede.
Betty mi guarda e gli faccio un segno di consenso.
-Ehm ok. Quando e dove?- chiede lei.
-Domani hai da fare?- dice lui.
-Ehm si devo andare alla partita e poi devo lavorare. Devo guardare un bambino- dice Betty
-Se vuoi vengo a casa tua così non ti sposti- dice.
Lei mi guarda e gli mimo un si con le labbra.
-Ohm ok, si può fare-
-Domani inviami l'indirizzo e a che ora posso venire e io arrivo- dice lui.
-Ok va bene-
-Ciao scricciolo a domani- dice lui.
Appena chiude la chiamata si butta completamente su di me ridendo.
-O mio dio non ci credo- dice lei.
-Bhe dovresti. Comunque Daniele mi ha ricercato- dico guardando il telefono che appena accendo noto il messaggio su Whatsapp.
-Fai vedere?- chiede mettendosi seduta.
-Si certo- dico passando il telefono.
-Dimmi che c'è scritto, io non ho ancora letto-dico poco dopo.
-Hey, ho visto che stai studiando. Come stai?- dice leggendo il messaggio.
-Oddio manca anche a me. Siamo fottute lo sai?- dico guardando la mia amica.
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«Ci siamo sempre appartenuti» Paulo Dybala
FanfictionValentina e Paulo. Lei, universitaria di fisioterapia e prossima alla laurea per poter lavorare nel centro sportivo più stimato d'Italia. La Juventus. Lui, calciatore professionista acquistato da due anni alla Juventus. Questa storia è dedicata alla...