Part 20

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La sveglia ha iniziato a suonare e la spengo allungando il braccio verso il comodino.
Prendo la roba che ho preparato dopo essere tornata dalla cena con Paulo, che è stata magnifica.
Entro in bagno, ed essendomi fatta la doccia ieri, prima di andare a letto, devo solo cambiarmi e rinfrescarmi. Mi vesto velocemente sentendo il freddo sin dentro le ossa, maledetta auto impostazione dei termosifoni. Mi trucco ed esco dal bagno entrando in cucina trovando Betty che beve il tea.
-Buongiorno tesoro.- Dico prendendo una tazza mettendoci l'acqua bollente con il filtro. Lo bevo soffiando ogni tanto.
-Com'è andata ieri. Volevo aspettarti ma mi sono addormentata.- Mi chiede sorridendo.
-Non fa nulla, comunque bene... ci siamo baciati.- Dico abbassando la voce alle ultime parole.
Strabuzza gli occhi e mi guarda strano, -Lo sapevo. Sono contenta per te amo, sul serio.- Si alza e mi abbraccia.
-Su, siamo in ritardo. Oggi dobbiamo stare tutto il giorno lì.- Dice andando in camera sua.
Annuisco e metto la tazza nel lavandino, torno in camera e mi metto il capotto.
-Pronta?- Mi urla Betty.
-Sì arrivo.- Prendo il telefono e raggiungo la mia amica, usciamo di casa entrando subito in macchina. Le temperature non hanno ancora avuto intenzione di alzarsi, almeno un minimo, e il fatto che io sia abituata a temperature più calde, sembra di stare al polo nord.
-Dopo tre anni che siamo qua non mi sono ancora abituata alle temperature.- Betty ride accendendo la macchina e azionando il riscaldamento.

-So che probabilmente non ti interessa ma ieri mi ha chiamato Simone, mi ha chiesto se uscivo con lui uno di questi giorni.- Dice guardando dappertutto tranne che la mia faccia.
-Sai come la penso, e apprezzo il fatto che tu me ne abbia parlato. Ma la scelta è tua lo sai.- Dico toccandole il braccio sopra il cambio.
-Grazie.- Sorride.
Accendo la radio e cambio stazione sino a trovare una canzone decente.
-Devi ancora finire di raccontare ragazza.- Dice la mia migliore amica.
Rido e inizio a raccontare la serata di ieri, ancora non del tutto cosciente.
-Sappi che se vai da lui a dormire devi avvisarmi o se fate il contrario ancora meglio. Non voglio vedervi mentre procreate.- Dice seria mentre agita la mano.

-Buongiorno ragazze, tutto bene?-
Siamo appena arrivate a Vinovo trovandoci davanti il Dottor Rossi, annuiamo felici e continuiamo il giro insieme a lui. Oggi dobbiamo controllare che i ragazzi della primavera stiano bene oppure aspettarci qualche crampo.
Oggi la prima squadra ha l'allenamento di pomeriggio, quindi non vedo nessuno dei ragazzi in giro.
Arriviamo al campo al coperto e assistiamo all'allenamento della primavera, che domani hanno una partita. Ci viene detto che è raro che facciano l'allenamento al mattino essendo ragazzi che, la maggior parte, va ancora a scuola.
Appena entriamo si girano tutti, chi ridacchia o chi fa movimenti di apprezzamento. Rido e mi giro verso la mia amica, che mi segue a ruota.
-Devi essere contenta di avere tutti questi spasimanti. Che poi hanno iniziato a seguirmi tutti tipo stalker, mi inquieta.- Dice andandosi a sedere nella panchina di ieri.
-Anche a me. Però c'è da dire che sono bei ragazzi, potrebbero essere miei fratelli.- Rido.
L'allenamento continua tranquillamente sino a che un ragazzo cade a terra, l'allenatore alza la mano e fa segno di andare a controllare.
Corro facendomi spazio tra i ragazzi inginocchiandomi.
-Dove ti fa male? Polpaccio o coscia?-
-Polpaccio, mi sono pure riscaldato, che palle.-
-Va tutto bene, ragazzi potete sollevarlo e portarlo nella panchina?- Chiedo ai ragazzi. Betty è corsa andando a prendere la borsa prendendo il sacchetto di ghiaccio istantaneo, lo scuote facendolo attivare e aspetta il nostro arrivo.
Il ragazzo si siede e vedo Betty che gli appoggia il ghiaccio sul polpaccio, lo vedo stringere i denti e le mani chiuse a pugno per il dolore.
-Devi fare un ultimo sforzo, dobbiamo tornare dentro così valutiamo la situazione, ok?- Dice l'allenatore.
Il ragazzo annuisce e aspetta che qualcuno lo aiuti, due compagni lo prendono sotto braccio e lo accompagnano dentro nello studio. Betty è davanti a noi apre le porte e noi di seguito al ragazzo.

«Ci siamo sempre appartenuti» Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora