-Non parte la macchina.- Dice Betty appena entro in macchina.
-Come non accende?- Mi giro a guardarla, la vedo girare la chiave ma il motore non parte.
Sentiamo bussare il finestrino dalla mia parte, -Va tutto bene?- Dice Alves guardandoci.
-Non parte, dobbiamo farla accendere a strappo.- Dico scendendo dalla macchina.
-Che succede?- Sento dire da dietro.
Mi giro e trovo i ragazzi che mi guardano stranita,
-Non parte la macchina, dovete spingere.- Dico guardandoli con un sorriso sulle labbra.
Si avvicinano e si mettono dietro la macchina, cercando di non scivolare.
-Ci dovete offrire qualcosa, ricordatevelo.- Dice Pogba.
-Va bene. Tu spingi.- Dice Betty mentre lascia andare il freno a mano e spinge la frizione, mettendo la seconda, e poi accelerare.
Sento il rombo del motore ed esulto.
-Grazie ragazzi.- Dico.
-Ricordati l'offerta!- Dice Pogba guardandomi.
Gli faccio l'occhiolino e salgo in macchina a qualche metro da me.Appena entrate in casa vado in camera e appoggio il giubbotto e la borsa mi spoglio e mi metto una tuta comoda.
Apro il frigo per controllare cosa ci sia di commestibile e trovo solo sugo, alzo gli occhi al cielo e mi ripeto di dover andare a fare la spesa entro il fine settimana, oppure ci dovremmo mangiare il tonno in scatola.
Prendo il sugo e lo apro mettendolo dentro un pentolino per riscaldarlo. Riempo una pentola d'acqua e la metto a bollire, mentre prendo il pacco di pasta dal mobile sopra la mia testa.
-Sto facendo pasta.- Urlo per farmi sentire.
-Va bene qualsiasi cosa.- La sento urlare, mentre impreca contro il mobile.
La vedo arrivare con il libro di anatomia, una matita, i capelli legati e leggermente disordinati, la tuta di casa, sposta la sedia e siede aprendo il libro. Inizia a ripetere mentre io apparecchio la tavola, la ascolto ricordandomi tutto alla perfezione.
-Spero solo che quelli prima di me siano fluenti nel parlare.- Dico guardando la mia amica, sento l'acqua che bolle e ci butto sei pugni di pasta con il sale.
-Già. Pensa che è uno degli ultimi esami e poi c'è la tesi.- Dice guardandomi.
-Già e devo ringraziare me stessa di averla trascritta a grandi linee.- Dico, avevo iniziato a scrivere la tesi dopo agosto ed averla già revisionata e trascritta parzialmente era una grande cosa, contando che di mezzo devo studiare per sei esami, se non di più.
-Già e vero.- Dice Betty.Sentiamo il campanello suonare e vedo Betty alzarsi.
-È Paulo con altri due, che non ho capito chi sono.- Dice alzando le spalle, sblocca il portone di sotto e anche la porta di casa.
-Oh Gesù. Spero abbiano già mangiato.- Dico ridendo. Basterebbe se fossimo in un ristorante di lusso, ma essendo del sud, abituata a porzioni parecchio abbondanti, non basta.
Betty ride e torna a sedersi davanti al libro, tornando a leggere.
-Permesso signorine!- Dice Pogba seguito da Dybala e Morata.
-Cos'è riunione di condominio e noi non sapevamo nulla?- Dico guardandoli mentre entrano in casa, sono leggermente bagnati dalla pioggia che ha iniziato a cadere dopo essere entrate a casa.
-No, siamo venuti a scocciarvi l'anima. Avete già mangiato?- Chiede Morata.
-No sto scolando la pasta in realtà. Volete?- Chiedo spegnendo il fuoco, prendo due presine e scolo la pasta.
Li vedo annuire e sedersi attorno al tavolo.
-Sì, c'è per tutti?- Chiede Paul.
Annuisco mentre butto la pasta dentro il sugo, gentilmente inviato dalle mamme, Betty si alza e aggiunge i piatti e mette l'acqua in tavola.
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«Ci siamo sempre appartenuti» Paulo Dybala
FanficValentina e Paulo. Lei, universitaria di fisioterapia e prossima alla laurea per poter lavorare nel centro sportivo più stimato d'Italia. La Juventus. Lui, calciatore professionista acquistato da due anni alla Juventus. Questa storia è dedicata alla...