La cosa bella delle feste patronali è che, appunto, è festa. Non si lavora, ci si sveglia naturalmente e si fa colazione con calma, si occupa il trono, posto nella stanza da bagno, a tempo indeterminato. Si può restare conciati come degli scampati ad un attacco zombie, scarruffati, abbigliati alla bene e meglio, con un maglione sformato di colore rosso e dei leggins macchiati di varichina, senza doversi preoccupare dell'uso del silk-epil.
In queste occasioni, ci si trova a guardare fuori dalla finestra aperta, perché essendo di maggio fa un bel caldo e osservando l'aria afosa e altamente umida, condita da rovesci di pioggia degni del diluvio universale, si pregusta una goduriosa maratona di serie tv, accompagnata da un barattolo di maionese e grissini.
Amo questa giornata.
Via partiamo, pc carico al 100% , serie tv scelta, lento caricamento della puntata, però che buio strano c'è fuori.
Talmente particolare che mi alzo dal letto e vado a guardare, mentre mi avvicino al vetro, con la velocità di un bradipo, un chiarore comincia a diffondersi, apro le ante e vedo un qualcosa in giardino: è una strana luce, da appassionata di serie tv, posso dire che in Supernatural la chiamerebbero breccia, mentre in Shadowhunter portale, io invece lo chiamo ammasso di luce tremolante e diffusa, con budello luminoso più acceso al centro, piantato davanti ai fili dei panni.
Olè, c'ho un portale in giardino!
Mi viene da ridere, probabilmente sto sognando e si che a cena non ho mangiato pesante.
Sto sicuramente sognando, visto che non ho idea di come quell'affare si sia materializzato, spero funga da deterrente per formiche e zanzare e visto che nei sogni è tutto finto, vado a sbirciare da vicino.
Man mano che mi appropinquo sento che il coso, emette un rumore strano, pare quello che, nel video che ho visto l'altro giorno su facebook, viene chiamato il rumore del Sole, una specie di ronzio intermittente molto basso.
È occasione per fare quella cosa che fanno sempre nei telefilm, tanto dormo che succederà mai!
Via, mi faccio coraggio e infilo una mano nel filamento luccicante e poi la ritiro.
Di nuovo.
La mano è ancora intatta, riprovo.
Sta ancora al suo posto e allora ci infilo un piede.
Tutto ok, è tornata indietro pure la ciabatta.
Ci infilo una mano e poi un piede, dopo l'altro piede, inscenando una danza goffa e ridicola, troppo divertente, adesso ci lancio un legneeeeeee...
Oioi che botta, mentre prendevo il legnetto sono finita per terra e sono tutta sporca di fango vado su a cambiarmi, la breccia è sparita peccato.
Mi sa che soffro di allucinazioni, non è neanche bagnato il terreno e non c'è traccia di pioggia.
Mentre me ne sto col posteriore in aria e il resto del corpo mezzo incastrato nel terreno vedo delle Crocs rosa con su dei fiori sbiaditi all'altezza della mia faccia.
Alzando gli occhi incontro un paio di leggins neri con macchie scolorite e un distrutto maglione rosso.
Proseguendo, vedo una cesta dei panni dell'Ikea, verde, come la mia.
Infine vedo chi la tiene in mano, sono io.
Cioè io me ne sto stesa per terra, ma nel contempo stendo i panni cantando Primal Scream.
Come è possibile? Nel mio giardino ci sono due me? Mi alzo velocemente e realizzo che a lo stesso aggeggio luminoso che ho visto prima, è anche nel giardino del vicino e c'è pure Troccolo, l'antipatico canide del vicino che non perde occasione di ringhiare e abbaiare ogni volta mi vede.
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One shot buttate a casaccio!
General FictionIn questo "libro", che poi un libro non è, riunisco le prove che che ho sostenuto partecipando qua e là a dei contest, qui sono rimaneggiate ed approfondite, spesso nei concorsi si ha un numero massimo di parole, perciò prima di pubblicarle qui, do...