Real eyes. Realize. Real lies

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Regola numero quarantanove cantare a squarciagola e sempre un buon modo per tirarti su di morale. Regola numero cinquanta se la persona che sta guidando e peggio di un ubriaco alla guida diventa improvvisamente credente e inizia a pregare di non morire.
Regola numero cinquantuno non fare di tutto un dramma prendi le cose più alla leggera...

Così usciamo dal vicolo e ci troviamo nella stazione della metropolitana ancora chiusa e deserta, vedere quel posto che di solito e affilato vuoto per l'ultima volta mi fa quasi star male, ma non è più tempo per essere tristi, ora c'è il viaggio, la parte peggiore, quella degli addii se ne è andata, e passato tutto e da ora in poi e tutto in discesa.
Corriamo fuori e l'aria fredda mi punge la faccia, la piazza è deserta e noi corriamo veloci, è quasi divertente, è quasi un bel modo per non dover pensare, solo correre, lontano.
Raggiungiamo un parcheggio e Thalia maneggia una macchina fino a riuscire ad aprirla, la macchina e un furgone col dietro aperto. Con un braccio lancio lo zaino sul retro e poi salgo, sono la più agile insieme a mio cugino infatti siamo i primi due a trovarci sul retro e tendiamo la mano io a Artesia e lui a Elli per tirarle su poi insieme tiriamo su anche Erebus e Hera, Thalia e Hades invece salgono davanti in modo che lei possa guidare e lui dargli indicazioni.
Il furgone parte di colpo e io vado al indietro, più Thalia fa una curva spericolata e ha quel punto Hera batte sul vetro che separa il dietro dal posto di guida e grida:«ti ho detto di non guidare come in un video gioco» non si sente risposta ma la macchina esce dal parcheggio ed inizia ad andare normalmente sebbene al massimo della velocità consentita.
Mi siedo nel angolo e allargo le braccia, la velocità mi avvolge insieme al freddo e alla luce mattutina. Siamo otto teenager sopra una macchina a tutta velocità alle cinque di mattina in una delle più grandi autostrade americane, e credetemi che nessuno ci fermerà.
Iniziamo a cantare tutti, poi ci fermiamo in un autogrill e compriamo un sacco di schifezze, il nostro viaggio continua tra scherzi e canzoni.
Poi verso sera decidiamo di fermarci in un hotel. Dividiamo le camere, io mi ritrovo con Elli e Artesia come al solito mentre Hades, Thanatos e Erebus condividono la camera di fianco, ovviamente la camera più bella de la prendono Thalia e Hera dalla quale vado per rubargli le patatine e guardare video insieme per tutta la serata, poi arrivano anche i ragazzi e alla fine Artesia e Elli e ci ritroviamo tutti in un unica camera. Io mi sdraio sul pavimento e guardo il soffitto, siamo posizionati tutti in modo strano chi sul letto con la testa all'ingiù che seduto stravaccato sulle due poltrone chi invece come me semplicemente sdraiato sul pavimento in diversi punti della camera.
La musica va a palla ma nessuno parla, la prima a interrompere il silenzio è Artesia che dice:«che strano sembriamo quasi normali adolescenti» e Thalia col suo solito sarcasmo risponde:« si, normali teenager con mille secoli» lei gli fa il verso e poi dice:« sai cosa intendo» e Thanatos per scherzare:«si persone sempre affamate e stanche che però stanno in piedi fino all'una di notte a guardare il telefono» Elli ride e dice:«esattamente» poi qualcuno bussa alla piatta e Hera si alza in piedi dicendo:«a proposito di cibo, ho ordinato la pizza» tutti si mettono in attenti e Hera apre la porta e si vede un uomo con sette pizze in mano lei le prende e consegna i soldi per poi chiudere la posta con un piede e girarsi per mettere le pizze nel mezzo della camera che vengono assaltate e nel giro di due minuti cinque di quei sette cartoni sono finiti.
Poi ci mettiamo a parlare di che percorso faremo domani senza veramente che c'è ne importi qualcosa dato che siamo troppo stanchi per pensare ma vogliamo trattenere una conversazione quindi possiamo parlare di tutto. Alla fine dovremmo tornare nelle nostre stanze a dormire perché siamo tutti distrutto ma ovviamente non lo facciamo, accendiamo un film s finiamo per addormentarci dove ci troviamo, devo dire c'è il pavimento e stranamente comodo.
Mi sveglio con il torcicollo sebbene abbia dormito profondamente per tutta la notte, mi tirò su lentamente e ancora presto e non vorrei svegliare nessuno, scavalco Erebus e Artesia che sono sdraiati sul pavimento e raggiungo la posta cercando di far meno rumore possibile la chiudo dietro di me e per fortuna nessuno si sveglia. Percorro il corridoio e poi vedo Hades uscire dalla porta di camera sua e gli chiedo:«cosa ci fai qui» lui ride e si porta una mano dietro la testa dicendo:« la poltrona era particolarmente scomoda così mi sono svegliato di notte e ho dormito nel mio letto» io rido e dico:« quindi probabilmente sei quello che ha dormito meglio di tutti» lui dice sorridendo:«probabile» poi guarda verso camera sua sorridendomi. Abbassa lo sguardo e sorride sembra imbarazzato e poi dice:«stavo giocando hai videogiochi ti va se giochiamo Fin che gli altri non si svegliano» poi diventa stranamente rosso e io rido colpendolo alla spalla e dico:« certo che mi scemo» e poi gli tiro una spallata entrando in camera sua. Mi lego i capelli in uno treccia e prendo il controller lui ride guardandomi entrare e mi segue chiudendo la porta, io sono seduta a gambe incrociate sopra il letto e lui si appoggia con la schiena alla fine del letto di fianco a me ma seduto sul pavimento. Iniziamo a giocare e inizia una sorta di sfida per chi fa più punti, giochiamo più o meno per un ora e mezza Fin che gli altri non si svegliano e a quel punto prepariamo nuovamente le valige mettendo dentro quello che avevamo tolto la sera prima. Scendiamo a fare colazione in fretta, poi paghiamo e corriamo nuovamente sul furgone, e partiamo, come il giorno prima avvolti nella velocità.

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