I had no idea this would happen

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Regola numero quarantadue pensa sempre prima di parlare. Regola numero quaranta tre non fare mai promesse. Regola numero quarantacinque sii più fredda del ghiaccio...

Tornata al covo Elli e Artesia mi prendono il braccio e mi trascinano praticamente di forza in camera, io rimango un attimo sorpresa ma non è la cosa più strana che avviano fatto quelle due. In meno di cinque secondi mi ritrovo il coltello di Elli vicino alla gola e la schiena contro il muro, a quel punto Artesia dice:«non farle male» io faccio un segno con la mano come per dirle ci penso io non fare niente e Artesia si zittisce poi guardo Elli e dico alzando un sopracciglio:«beh cosa ho fatto ta volta? » lei mi guarda con uno sguardo omicida negli occhi e mi dice:«non puoi comportarti sempre così non puoi confondere in questo modo le persone, stai avendo stare male tutto e non te ne rendi conto?» io la guardo per un po' poi mi levo e le prendo il coltello facendolo cadere a terra tagliandomi un po' la mano, il sangue cade sul pavimento. Io guardo per un po' quella macchia di sangue sul pavimento e poi alzo la mano per vederla vado verso il bagno dicendo:« quindi potresti essere più specifica, che cosa avrei fatto?» prendo le garze e lei dice:«e questo il tuo problema non te ne accorgi nemmeno, non ti importa nemmeno perché l'unica cosa che ti interessa sei tu» io mi fascio la mano e le dico:« questo e molto probabile ma gradirei che tu mi dicessi cosa sta succedendo in questo momento oppure la  concentrazione può anche finire qui» lei mi guarda e dice:« ti sei accorta che Hades c'è rimasto male del fatto che tu sia uscita sola con Erebus?» io la guardo e dico:« ti prego smettila non siamo dei sedicenni di qualche sitcoms americana non puoi dirmi che ho sbagliato in più sei stata tu a mettere la regola di non stare con nessuno» poi mi irrito particolarmente e alzo la voce:« ma poi a te cosa dovrebbe importare, dovresti usare meno i coltelli mi hai ferita» e a quel punto Thalia entra nella stanza e chiede:«perché state urlando?» io dico:«non lo so non lo so nemmeno io, sono solo confusa e gradirei finire questa conversazione qua» nella stanza poi entra anche Hades che mi guarda e dice:«oh sei tornata» io gli prendo il braccio e lo porto fuori dalla stanza dicendo:«si è adesso usciamo» lui si a trascinare dietro e dopo neanche dieci minuti siamo fuori dal covo.
Camminiamo velocemente per le strade perché io sono nervosa, e ferita ma non solo alla mano ance emotivamente sono stanca di tutta questa situazione è gradirei che la gente mi dicesse le cose chiaramente ma nessuno lo fa nessuno mi dice niente e non ha più nemmeno importanza, sono solo stanca talmente stanca che penso che a momenti e esploderò a piangere e io non piango da secoli per qualcosa che mi importa realmente. Ma non mi metto a piangere reagisco ancora peggio me la prendo con Hades dicendogli:«sei un ipocrita se stamattina non volevo che uscissi dovevi dirlo non guardarmi male» e lui mi dice :«ma di che stai parlando?» io ancora più infastidita dico:«non lo so dimmi tu» e lui dice:« fai sempre così quando hai troppi pensieri e troppi problemi e non sai come esprimerti ma vuoi buttare tutto fuori inizi a dire cose che non vuoi, inizi a sfogarti senza lasciare che gli altri capiscano il che ti fa stare dieci volte peggio, e come se ti vergognassi dei tuoi problemi e quindi vuoi qualcuno che ti aiuti ma non vuoi dire il motivo. Sappi che io non ci riesco non riesco a darti una mano se non so il motivo» io mi sento ancora peggio e dico:« dimmelo tu il motivo, dimmi il senso. Te ne vai per secoli, nemmeno una lettera nessun segno della tua vita, eravamo inseparabili eravamo migliori amici io ci tenevo disperatamente a te perché mi ascoltavi d mi capivi ed c'eri sempre e poi sparisci sparisci nel nulla. Non puoi pretendere di ricomparire e pensare che le cose non siano cambiate perché è ovvio che ti vedo ancora come il mio amico, come quello che eri una volta. Cosa che chiaramente non sei, ma io sono confusa non so cosa devo fare e tu non mi stai aiutando stai facendo in modo che le cose siano ancora più complicate. Ovvio che mi vergogno dei miei problemi ma è anche ovvio che ho bisogno di qualcuno ma credimi quel qualcuno non sei tu» vedo la tristezza nei suoi occhi e mi dice:« allora vai via» e io mi sento davvero male e dico:«no non voglio» lui mi dice :« perché no» perché ovviamente vorrei che le cose fossero come prima chiaramente vorrei che lui fosse come prima e perché ho bisogno di lui. E così dico per la prima volta dopo molto tempo:« perché tu sei mio amico»
E poi non vedo più niente e svengo, troppi pensieri e troppe emozioni tutto troppo in siete e mi sento cadere nel buio.
Mi risveglio nel covo con un fazzoletto di carta bagnata sulla testa e Thalia vicino a me, lei è l'unica nella stanza e mi dice:« finalmente ti sei svegliata» io la guardo e dico:« ho rovinato tutto vero» lei mi guarda con uno sguardo confuso e mi dice:« non so di cosa tu stia parlando ma conoscendoti e probabile» io mi provo ad alzare e chiedo:« cos'è successo?» e lei mi dice:« da quel che ho capito ti sei sentita male mentre eri fuori con Hades, lui e tornato con te in braccio sembrava molto preoccupato» e io dico:« non capisco» e li sempre con lo sguardo confuso dice:«non capisci cosa» e io le rispondo:«perché dovrebbe ancora tenerci.
In quel preciso istante entra Hades e chiede a Thalia di lasciarci da soli, e lei esce dalla stanza. Hades mi guarda e dice:«stupida ovvio che mi importa» e io gli chiedo:«non dovrebbe, perché dovrebbe» e lui mi risponde:«perché siamo amici» e io dico solo:«amici» prima di mettermi giù di nuovo e dormire.

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