Fece dei passi verso di me e i suoi occhi blu si posarono su di me.
"Allora mi stavi spiando?"Chiese insistentemente il ragazzo davanti a me facendo un gesto con la testa e alzando le mani.
"No,ecco io ero venuto qui per fumare una sigaretta e ho trovate te,scusa me ne vado se ti do fast.."Fui bloccato dalla sua mano sulla mia bocca.
"No,resta ho bisogno che qualcuno ascolti questa canzone,non sono del tutto convinto e ho bisogno di te."Disse tutto di un fiato facendo dietro front e andandosi a sedere a terra,dov'era prima .
"Si Einar,ti ascolto però potremmo fare tardi."Dissi,ricordandomi dell'uscita che dovevamo fare quella sera tutti insieme.
"Se tu vuoi vai,io ho bisogno di provare."Rispose cominciando ad attivare il suo Mp3 e passandomi l'auricolare.
"Perché lo ascolti di nuovo?"Chiesi incuriosito,sentendo che non cantava.
"Lo ascolto e poi lo canto."Mi sorrise facendo spallucce e girandosi verso di me.
Poi posò il suo Mp3 e cominció a cantare:
Sono solo stasera senza di te
mi hai lasciato da solo davanti al cielo
e non so leggere
vienimi a prendere
mi riconosci
ho le tasche piene di sassi.La sua voce era tremante,le sue mani si muovevano sfrenatamente sulle sue gambe,mentre i suoi occhi erano gonfi,segno che stava per piangere e quando si giró verso di me,forse per chiedermi come la cantasse e poi scoppiò in lacrime.
"Einar,ma che succede?"Chiesi preoccupato vedendolo così
Lui non rispose si posò le mani sul volto e incominció a singhiozzare.
Io misi una mia mano sulla sua spalla,accarezzandola.
"Calmati dai,dimmi che succede."Continuai cercando una risposta,che arrivò quando lui poggió le mani a terra e smise di singhiozzare.
"Questa canzone,è questa canzone che mi fa ricordare mio padre."Disse guardandomi con i suoi occhi trasparenti dove potevo vedere tutta la sua sincerità.
"È morto,ero legatissimo a lui."Continuó alzandosi,segno che non voleva che io rispondessi e non voleva farlo sapere a nessuno,voleva nascondere i suoi sentimenti.
"Einar,mi dispiace anche io ho perso mia nonna e forse so come ti senti,ero anche io molto legata a lei,diciamo che era il mio punto di riferimento."Dissi avvicinandomi a lui e facendo un sorriso mentre giocavo con i miei anelli.
"Grazie"Sussuró per poi correre verso la porta.
"Adesso sbrighiamoci dai,ho cambiato idea usciamo."Continuò chiudendosi la porta alle sue spalle,seguito da me,scendendo le scale.
"Ah regà ce avete messo de tempo so le sette e mezze,fra mezz'ora se esce quindi Einar vedete di sbrigarti."Appena entrammo trovammo biondo già pronto per uscire che ci guardava divertito.
Poi si avvicinò a me e sussurrò al mio orecchio:"È gay,hai tutte le speranze con lui."Disse per poi uscire dalla stanza divertito.
Io a quelle parole sobbalzai.
Come era possibile che biondo avesse capito che io fossi gay?Era talmente evidente?Poi dio..Einar era gay ed era la notizia più bella che potesse darmi."Filippo io vado a farmi una doccia,tu se vuoi aspettami qui oppure vai con Biondo."Disse guardandomi e entrando nel bagno.
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-Einar-"Einar hai fatto?Sono le sette e quaranta per le otto devi essere pronto"Urlò cercando di farsi sentire da me mentre lui era seduto sul letto accanto alla stanza dove mi trovavo.
"Eccomi!"Urlai alzandomi dal water e allacciandomi in vita un asciugamano.
Aprii la porta e lui si giró di scatto guardandomi dalla testa ai piedi.
Era bellissimo."Chissá se anche lui è gay."Pensai sperando che lo fosse.
"Einar io vado a raggiungere gli altri ci ved..diamo dopo."Disse agitandosi sul letto per poi alzarsi,darmi un'ultima occhiata aprendo la porta e precipitarsi giù per le scale.
Io intanto tolsi l'asciugamano dalla vita,inserii i boxer e frugando nell'armadio presi una felpa grigia dei pantaloni neri e le converse.
Poi mentre stavo per uscire,notai sul comodino di fianco al letto di Filippo il suo telefono.
Dallo schermo del cellulare potevo leggere un nome
Lorenzo
che aveva scritto
"Come va con quel ragazzo,Einar mi sembra?Glielo hai detto che sei gay?O non ancora ?"Lessi quelle parole e mi maledissi da solo anche perché non mi sembrava giusto leggere qualcosa non mio,però a quelle parole non potevo essere più felice.Quindi anche lui era gay?
Decisi di prendere il telefono di Filippo e di portarmelo con me per poi restituirglielo.
Arrivai alla Hall dell'albergo dove mi aspettavano tutti.
"Einar finalmente,pe te fa na doccia ce metti secoli oh."Rise il ragazzo tinto insieme ad Emma.
"Dai su,He is...lento."Rise la ragazza guardandomi e abbracciandomi come se la cosa che avesse detto poteva offendermi,anche se non era per niente cosí.
"Dai andiamo"urlò Carmen,un'altra mia amica di amici,era una ragazza dolce,buona e altruista ed aveva una voce da paura.
Poi mi girai verso gli altri miei compagni per trovare lui e quando incrociai il suo sguardo notai che mi stava fissando,ma appena me ne accorsi i suoi occhi si poggiarono a terra.
Ero consapevole che lui fosse gay,ma lui non era consapevole che lo fossi anch'io.
Cosí decisi che quella sera glielo avrei detto.
-Irama-
Mi stava cercando con lo sguardo?O mi sono impressionato io?Madonna quanto è bello,I suoi occhi mi fanno uno strano effetto,volevo conoscere tutto su di lui,tutto.
Però poi mi resi conto che lui non sapeva che io fossi gay,invece io sapevo di lui.
Cosí decisi che quella sera glielo avrei detto.Intanto lui si avvicinò a me,sorride porgendomi il mio cellulare.
"Ecco,vedi era in camera e niente te l'ho riportato"Disse in modo impacciato e mettendosi una mano dietro la nuca,segno che era imbarazzato.
"Grazie Ein"Mi affrettai a dire,ecco la prima volta che lo chiamavamo Ein,però credevo che l'avesse gradito.
"Dai su sbrigamoce altrimenti magnano pe l'una de notte."Inziò Simone a lamentarsi facendo risuonate le risate dei nostri compagni in tutto l'albergo.
"Si andiamo,dai."Risposi ridendo.
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Troppo rumore dentro quella discoteca che
Simone dopo aver mangiato decise di andarci e di portare me,Einar lui,Emma,Carmen e Lauren in una discoteca mentre gli altri erano già in albergo per riposarsi.Cosí infastidito dal rumore decisi di uscire fuori a fumare quando sentii qualcuno tirami e mi girai di scatto.
"Einar che ci fai qui?Dimmi"Chiesi felice che mi avesse seguito e felice di stare solo noi due da soli,di nuovo.
"Ecco vedi,ho bisogno di parlarti."Disse accendendosi una sigaretta anche lui.
"Ho bisogno di parlarti anche io."Dissi guardandolo negl'occhi.
Così,come se ci fossimo messi d'accordo,come se fosse stato proprio il destino a farcelo dire,dicemmo contemporaneamente
"Io sono gay"
E calò il silenzio.
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Volevo spendere due parole per questa storia,grazie per le visualizzazioni e per i commenti e soprattutto per i voti.
Grazie,davvero❤️
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due metà||eiram||-completata
FanfictionCosa succede quando due persone così diverse ,due metà fragili si uniranno,completandosi? [...]