Prima di iniziare il capitolo vorrei spendere due parole:
-Oggi c'è la finale e diciamo che siamo tutti in po' in ansia,vorrei vincessero tutti e 4 perché hanno un gran talento.-Grazie per il supporto che state dando a questa storia, si lo so sono abbastanza ripetitiva ma ve ne sono davvero grata.
Detto ció godetevi il capitolo di cui il protagonista per lo più sarà Einar.
______"Non sono il tuo giocattolo,come pretendi che io possa fidarmi di te?"Disse gridando e stringendo i pugni.
"Fai come ti pare."Sbuffai,stanco delle sue paranoie.
Mentre lui mi guardó un'ultima volta per poi entrare in Hotel,mentre io intanto cacciai dalla tasca il mio accendino bordeaux e il mio pacchetto di sigarette per poi fumarmene una.
Quando stavo per portare la sigaretta alla bocca sentii qualcuno urtarmi e mi girai di scatto."Ho visto Einar scappare via piangendo,c'entri qualcosa?Qui lo hanno capito tutti che fra te e Einar c'è qualcosa."Sentii Carmen che mi guardava dritto negl'occhi cercando una risposta,mentre si muoveva sulle punte,agitandosi.
"Niente lasciami stare,Sarà per l'anniversario della morte del padre."Attaccai cercando di sembrare più freddo possibile visto che in quel momento non volevo parlare con nessuno.
Carmen mi guardó stranita e se ne andó.
In quel momento per me lei era l'ultimo dei miei pensieri.Volevo solo stare da solo e pensare un po'.Allora ripresi la mia sigaretta e la portai alla bocca quando fui interrotto di nuovo,gettai la sigaretta a terra a causa della rabbia e mi girai di scatto.
Trovai Simone e Emma che mi guardavano sconcertati.
"Bro non so un killer,tranqui."Rise biondo guardando la mia faccia arrabbiata e stranita.
"Meno male."Risi anche io dando una spallata al mio amico.
"We are....dobbiamo andare."Emma bloccò la nostra conversazione,tirando Simone per un braccio e sorridendomi dolcemente per poi salutarmi.
Mentre io mi accasciai a terra,accendendo un'altra sigaretta e la fumai finalmente in pac sperando che nessun altro venisse a disturbarmi,mentre i miei pensieri girovagavano nella testa.
-Einar-
Entrato nella stanza,mi lanciai sul letto e scoppiai a piangere.
Mi mancava tanto mio padre e quella maledetta canzone mi ricordava troppo a lui,soprattutto perché era la nostra canzone.Poi anche per Filippo,mi stavo innamorando,anzi interessando poiché innamorarsi è un parolone,ad una persona di cui non conoscevo praticamente niente,a parte il suo profumo,il suo russare tutta la notte e il suo essere dannatamente così sexy. Ma non conoscevo quasi niente di lui,ma dio se mi piaceva,era tremendamente bello,anche con quelle occhiaie che aveva sempre sotto gli occhi,erano piccole imperfezioni che a me piacevano sin dalla prima volta che lo vidi e che lo rendevano se stesso.
Ma capivo che non potevo andare avanti così,quella relazione non poteva andare avanti,non poteva piacermi uno stronzo.
Così decisi che da quel giorno lo avrei evitato.
Allora per rilassarmi un po' decisi di farmi una doccia.
Sfilai le scarpe,i jeans blu e la felpa nera che avevo messo per uscire e rimasi in boxer.
Andai verso il bagno e aprii la porta,feci scorrere l'acqua aspettando che diventasse calda per poi levare anche i miei boxer ed entrare in doccia.L'acqua calda della doccia mi rilassava,mentre con le dita massaggiavo i miei capelli e con un'altra mano insaponavo il mio corpo.Dopo vari minuti passati a lavarmi mi sciacquai e uscii dalla doccia.
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due metà||eiram||-completata
FanfictionCosa succede quando due persone così diverse ,due metà fragili si uniranno,completandosi? [...]