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"Già ne è passato di tempo Luca."Risposi sciogliendo l'abbraccio e mettendo le mie mani sulle gambe

Quando lui appoggiò una sua mano sulla mia,accarezzandola.

"Non volevo lasciarti,è successo tutto cosí in fretta.È ritornato mio padre dopo la prigione e sai com'è lui odia i gay,non potevo farmi odiare da lui,ma mi sei mancato davvero tanto e quindi sono scappato da quel l'inferno ,gli ho urlato tutta la verità mia e tua...ora vivo con mia zia e l'ho fatto solo per te,voglio riprovare ti prego.Voglio che io e te saremo qualcosa in futuro.Mettiamoci insieme,di nuovo."Disse stringendo di più le mie mani e le portò alle labbra baciandole,per poi guardarmi con i suoi occhi color azzurro cercando nei miei occhi una risposta che non arrivò perché io abbassai lo sguardo.

"Io...io non lo so,devo pensarci.Scusami."Risposi levandomi dalla sua presa e sedendomi in un muretto più avanti.

"Ti do tutto il tempo,lo so è difficile ma io voglio te,non riesco a dimenticarti Einar,come si può dimenticare una persona come te?"Mi guardò e sorrise mentre diceva queste parole così dolci anche se a me non facevano rabbrividire ,non mi facevano rallegrare ma ero comunque felice di essere apprezzato.

"Va bene,ora devo..devo andare."Dissi alzandomi dal muretto.
Quando improvvisamente fui bloccato da una mano sulla spalla,la mano di Luca.

Mi prese e fece poggiare la mia testa sul suo petto.

"Questo cuore batte solo per te."Disse per poi sfiorarmi leggermente le labbra con un dito,mentre io a quel tocco sussultai.

Lo guardai sorridendo,mentre lui lasciò la presa e io intanto mi incamminai verso l'hotel,visto che il giorno dopo avrei dovuto lavorare tutto il tempo sulle canzoni che mi avevano assegnato.

[..]

Arrivai in camera e mi lanciai come sempre sul letto,ancora disfatto.

Quando dal bagno uscì Filippo che mi guardò e io girai il viso dall'altra parte,mentre intanto il mio telefono squillò.

Luca

C'era il suo nome,segno che mi stesse chiamando.

Lo sguardo di Filippo si posò sul mio telefono e lesse il nome per poi girarsi verso di me incuriosito.

Lo guardai sbuffando e mi affrettai a rispondere,allontanandomi da lui in modo che non potesse sentirmi.

"Pronto?"

"Einar volevo chiederti beh ecco.."Esitó prima di parlare mentre io mi muovevo agitandomi,sapendo già cosa volesse chiedermi.

"Ci hai pensato vero,lo so sono passate solo due ore dal nostro ultimo incontro ma ho bisogno di una risposta non riesco a dormire sono completamente agitando e .."

Lo bloccai.

"Ehi ehi calmati,ti do la mia risposta domani sera,vediamoci ti dico io dove.Ti mando un messaggio."Gli risposi,tranquillizzandolo e rassicurandolo per poi riattaccare.

-Irama-

Chi era quel Luca e cosa voleva dal mio Einar?Perchè quando aveva risposto si era allontanato?Non voleva che io sentissi?

Così quando ebbe finito di parlare mi avvicinai a lui.

"Einar chi era quel Luca?"Chiesi un po' freddo e incazzato.

"Che ti importa?"Chiese buttandosi sul letto ,spiazzandomi.Non mi aspettavo che rispondesse così

"Ma vaffanculo,una persona non può farti nemmeno una domanda,sai che me ne importa?Niente fai finta che non te l'abbia chiesto."Risposi ovviamente mentendo ,ma allo stesso tempo ero talmente furioso per il modo in cui mi avesse risposto che tutti gli altri sentimenti si annebbiarono.

due metà||eiram||-completataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora