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Einar non smetteva di sorridere e guardava i miei occhi verdi,che in sua presenza si dilatavano.

"Vedi quelle stelle?"Disse Einar,mettendo un braccio attorno alla mia spalla,stringendomi.

"Si,sono bellissime."Sottolineai io,guardando prima lui e poi quelle stelle.

"Ecco,noi siamo come le stelle,di giorno non si possono vedere,ma di notte si e la notte è bellissima proprio perché ci sono le stelle.Quindi noi siamo le stelle e l'universo è il nostro amore che non smetterá mai di esistere."Proferì lui queste parole,e io mi sciolsi,il mio cuore incominciò a sussultare ancora di più e lo guardai di nuovo negl'occhi,mentre entrambi sorridevamo.

"Ein è stata una fortuna incontrarti."Dissi,ed erano parole che sentivo davvero,perché senza di lui non sarei stato lo stesso,non avrei incominciato a scrivere canzoni che ho dedicato solo e solamente a lui,non avrei mai capito cosa fosse realmente l'amore.

"Anche per me Fil,mi prenderò cura di te."Sorrise,mostrando uno dei suoi sorrisi migliori e mi baciò.
Fu un bacio pieno di amore,lui aveva la mano sui miei capelli e me li stringeva,mentre le nostre labbra si scontravano e non volevano più staccarsi,lo feci sedere meglio sul muretto e lo sistemai facendogli allargare le gambe,in modo da inserirmi al suo interno.

"Cazzo Ein,ho un problema nei pantaloni."Scherzai staccandomi da quel bacio che era durato un po' troppo.

"Anche io."Disse lui indicando i suoi pantaloni,ormai troppo stretti.

"Fammi vedere."Risi io guardando la sua faccia che a quella affermazione rimase sconvolto.

"Ma fil che vuoi farlo qui?Ma sei un maniaco!"Scherzó il mio ragazzo sbarrando gli occhi e sorridendo alla mia perversione.

"In effetti...sveglieremo tutti,nono non si può ti ripagherò quando usciremo fuori da qui."Proferii facendo una faccia pervertita e guardando il mio ragazzo che sorrideva anche lui,maliziosamente.

"Dai Fil,si è fatto tardi.Domani ci dobbiamo alzare presto per le prove."Enunció Einar,alzandosi dal muretto e lasciandomi un piccolo bacio a stampo.

"Quanto vorrei che rimanessi ancora."Dissi abbassando lo sguardo e lo avrei voluto davvero,ma non si poteva,era pericoloso se qualcuno ci avesse visto.

"Anche io piccolino."Disse il mio ragazzo mentre ci allontanavamo entrambi mandandoci baci con le mani e percorrendo le strade parallele che ci avrebbero portarti alle nostre rispettive casette.

Appena arrivati in casetta,dovetti battere due volte sulla finestra,in modo tale che biondo sarebbe venuto ad aprirmi,come ci eravamo messi d'accordo.

Battei due volte la mano destra sul  vetro attirando l'attenzione del mio amico,che vedendomi si stropicciava gli occhi e sbuffava.

Afferrò la maniglia della finestra e mi osservò sorridendo maliziosamente.

"Aoh bro allora che avete fatto?"Chiese mentre io ripensavo al nostro bacio e non feci altro che sorridere.

"Vedo che hai i capelli scombinati!Dai su che avete fatto?"Scherzò maliziosamente Simone,come sempre.

"Ma niente ci siamo solo baciati."Sorrisi dicendo quelle parole e sorridendo ricordandomi del bacio che ci eravamo dati e di quando lui aveva stretto i miei capelli con le sue morbidi mani.

"Sicuro?No perché esci incinto po."Rise lui sapendo che quella cosa che aveva appena  detto era contro natura.

"Simone Emma ti ha dato alla testa,aiutami a scendere se non vuoi farmi morire qui."Proferii facendogli segno di avvicinarsi in modo tale da aiutarmi a scendere.

"Un secondo nano,ora ti attacco il mobiletto vicino al muro tu metti un piede lí e poi scendi."Disse in tono autoritario il mio amico per poi avvicinarmi il mobiletto bianco del bagno.

Misi una gamba sopra di esso e con le mani ero ancora appoggiato alla finestra,poi misi un'altra gamba e saltai.

"Ce l'hai fatta,fra poco c'è mette meno tempo na ragazza che se fa i capelli che tu a scendere da un mobiletto."Enunció lui mentre usciva dal bagno ridacchiando,seguito da me.

"Buonanotte coglione."Scherzai mentre mi avviavo nella mia stanza.

"Buonanotte principessina Maria."Sorrise lui,seguito da un mio sorriso mentre lo mandavo a fanculo facendogli il terzo dito,per poi recarmi nella mia stanza e inserirmi nel letto dopo aver indossato il pigiama.
I miei pensieri ricordavano  sempre il mio ragazzo,i suoi occhi e la sua purezza;era davvero diventato il mio pensiero costante,e così mi addormentati pensando a lui e al suo profumo che avevo ancora addosso,stampato sulla mia pelle.

-Einar-
Quella mattina,mi svegliai prima degl'altri nonostante fossi andato a dormire verso l'una e mezza.

Andai in cucina,come solita routine e accesi la televisione,mentre Carmen e Lauren si alzarono e presero posto al tavolo,segno che dovevamo fare colazione.

"Buongiorno Einar."Sussurrò Carmen ancora assonnata mentre si stropicciava gli occhi.

"Good morning Einnn!"Urló Lauren sorridente, già piena di energia.

"Giorno ragazze,ma gli altri?"Chiesi io pensando agl'altri miei compagni.

"Buongiorno!"Urló Matteo esilarante con il suo vocione,seguito poi da Sephora la quale non avevo mai avuto un bel rapporto con lei visto che non accettava la mia relazione con Filippo.

Appena fummo tutti,tra cui anche Daniele,nonché fidanzato di Lauren,ci mettemmo tutti seduti al tavolo aspettando la cameriera che ci portasse la colazione,forse l'unica cosa buona che potesse darci erano i pancakes.

"Buongiorno ragazzi!"Urló la donna con i vassoi in mano appoggiandoli sul tavolo.

Io l'afferrai  nuovamente al braccio e le porsi il solito bigliettino e la feci avvicinare.

"Sai cosa deve fare,vero?"Le dissi mentre lei lo prese in mano e se lo inserì in tasca.

"Mannaggia a voi giovani oh."Scherzò per poi salutare tutti e andando verso la casetta del mio ragazzo e io sorrisi soddisfatto.

-Irama-

Eravamo tutti attorno al tavolo aspettando la cameriera che venisse a portarci la colazione.

Biondo ed Emma si baciavano,mentre Valentina,Zic e Luca erano assonnati e non parlavano mai e io ero fra lo stato di sonnolenza e lo stato di dinamicità.

E mentre ero assorto a guardare i miei compagni,non mi accorsi che la cameriera era arrivata e che aveva già posato i vassoi sul tavolo e i miei amici stavano già mangiando.

Poi mi accorsi che la donna si avvicinò al mio orecchio,prendendosi un braccio.

"Questo è per te,sempre da parte del tuo amico speciale."Sussurrò mostrando un sorriso a trentadue denti mentre si avviava verso la porta.

Lo aprii subito,sotto al tavolo,preso dalla curiosità.

"Amore,solito posto a mezzanotte.
            TI AMO e se dobbiamo rischiare,rischiamo
                              -Ein"

Appena lessi quel bigliettino sorrisi,sorrisi perché noi due ci amavo troppo e non potevamo stare uno lontano dall'altro.
E mi resi conto che una persona come Einar non l'avevo mai incontrata e ne esistevano poche,ed ero felice di averla solo io,perché Einar era mio e nessuno avrebbe potuto portarmelo via.

due metà||eiram||-completataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora