Capitolo 2.

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Mi girai.Styles era davanti a me,con quel suo sguardo sexy e i suoi ricci spettinati,appoggiato sfacciatamente all'armadietto affianco.

«Si?» dissi io girandomi verso l'armadietto e prendendo il libro di arte.

«Hmm..» mi fissò «sai..penso proprio che io e te dovremmo scopare.» disse con un sorrisetto malizioso sulle labbra.

Mi girai di scatto «Come scusa?Non ho capito bene,hai detto che io e te..» scoppiai in una fragrante risata che rimbombò per tutta la scuola.

«Che c'è da ridere?Sono serio bella mia.» era serio davvero?Mio dio,come poteva essere un solo essere umano: sciocco,prepotente,idiota e anche impulsivo.

«Sai cosa sei tu?Un cafone.Sei tanto sciocco che non ti rendi conto di quello che dici.»

«So bene quello che dico e poi tu sei davvero carina.» mi mise una mano sulla guancia,ma lo scostai.

«Sai,sei troppo acida.»

«Chissà chi è la causa.» chiusi il discorso e andai via.

**

«Ma chi si crede di essere quello lì?Mi viene una rabbia solo se penso a quello che ha detto.» tirai un cuscino vicino alla porta mugugnando. Povero cuscino,doveva subire la mia ira.

«Calmati e poi non è così grave..» tipica frase da amica. "non è così grave" "oh passerà" "calmati" mi facevano tanto frasi prese da qualche film o da qualche rincoglionito sui fumetti. Mi piaceva più un 'oh' come risposta che questo.

«Non è così grave?Lily ma sei rincoglionita o cosa?Non so se hai capito,lui mi ha scambiato per una delle sue puttane.»

Lily si arrese a queste parole alzano le mani in segno di resa. 

-due ore dopo.

Presi la macchina e andai un pò sulla spiaggia a schiarirmi le idee.Cuffie nelle orecchie,occhi chiusi,vento sulla pelle,cosa si può volere di più per rilassarsi?Mentre stavo per cadere in un sonno più profondo della bella addormentata nel bosco sentì un urlo: «HEI SCUSAMI.MA CI SENTI?»

Mi alzai di botto con il cuore che batteva a mille all'ora per lo spavento. Ero sulla spiaggia,avevo scambiato quell'urlo per un'onda,ma mi ritrovai davanti solo un ragazzo con un pantalone di jeans,maglia blu e tatuaggi ovunque. Era alto,capelli neri,mi sembrava e occhiali da sole. Sul braccio si notava a malapena un tatuaggio,'ZAPPA' o 'ZAP',qualcosa di simile

«MA CHE MODI SONO QUESTI?» mi scaldai subito alzandomi di scatto e ritrovandomi faccia a faccia con lui,sembrava un ragazzo irritante. Emise un sorrisetto nervoso per poi urlarmi contro,ma come si permetteva?Chi diavolo lo conosceva?

«Sono quasi due ore che ti chiamo,ma tu eri troppo impegnata a fare la modella di New York sulla spiaggia per sentirmi.Ti rendi conto che mi hai bloccato la macchina?»  che faccia tosta. Poteva anche venire,scrollarmi una spalla e chiamarmi piano,ma no questo doveva urlare e perlopiù offendermi,ma chi lo conosceva. Era solo un pallone gonfiato.

«Ma sei davvero un bifolco,un idiota,un cretino.Ti rendi conto che mi hai spaventata razza di idiota?E poi che problemi ci sono,la sposto la macchina,non c'è bisogno di fare il super uomo venendomi ad urlare contro.» questa volta ero io a prendere il controllo della situazione mentre lui si limitava a squotere il capo. Pensavo che avesse finito ma continuò sfacciatamente. «Sbrigati o mi arrabbio.Se tu sapessi guidare ora non mi troverei così.»

«Ah quindi se tu sei isterico è colpa mia?Che razza di maleducato,sposto la macchina ora non perchè me lo dici tu,ma perchè voglio che te ne vai a quel paese.» si fece scappare un 'pft' ridendo.

Andai sopra per prendere la macchina, dirigendomi al ristorante dei miei zii,si lavoravo lì,cioè li aiutavo.

**

«Sei di nuovo in ritardo!» urlò mia zia dalla cucina affettando le verdure. Non feci nemmeno in tempo a chiedere scusa,che mi ordinò di andare ad apparecchiare i tavoli perchè sarebbe arrivato il nuovo dipendente. Legai i capelli in una cipolla disordinata mentre indossavo il gillet da cameriera stirato e appeso perfettamente alla porta. Iniziai a sbuffare perchè non riuscivo a chiudere un bottone. Qualcuno mi distrasse. «Scusi è questo il ristorante "pizza by nando's"?»

«Si,cert..» mi girai sentendo quella voce familiare per poi urlare «Ancora tu?Che ci fai qui?» era di nuovo quel tizio della spiaggia. Sganciò un sorriso mentre io roteavo gli occhi al cielo. Mi porse la mano e io l'afferrai.

«Scusami..» disse lui «Piacere,sono Zayn.»

«Carmen.» 

Quel pomeriggio capì che persona meravigliosa fosse Zayn. Un ragazzo simpatico,a volte volgare,era un tipo sicuro di se stesso. Mi piaceva da morire il suo carattere,infatti non ci volle molto per fare amicizia.

**

Il giorno dopo era sabato e non c'era scuola. Mi arrivò un messaggio sul telefono: «Sono Lily,stasera c'è la festa di Morgan,ricordi?Passo alle otto xx. »

«Ti aspetto xx.»

Favoloso,no fantastico,ma che dico,meraviglioso. E ora cosa mi metto,uno straccio?Se Morgan non fosse il cugino di Lily non ci andrei proprio. Cercavo fra milioni e miliardi di vestiti ,ma non trovavo niente nell'armadio. Suonò il campanello e scesi le scale in due secondi.

«Questo pacco è per lei,non deve pagare niente.»

«Grazie..» piegai il capo confuso con tono strano.

Lo aprì,dentro trovai un vestitino molto stretto nero scollato dietro e con una collana-colletto sopra.

«Chiunque me lo abbia mandato mi ha salvato la vita.» mi buttai a peso morto sul letto,poi notai che in fondo alla scatola c'è un biglietto: "Spero ti piaccia,indossalo stasera.ciao bella. -Harry" 

Come diavolo sapeva il mio indirizzo quello?Vabbè,era l'ultima cosa che mi interessava al momento. Almeno avevo qualcosa da mettere,non sapevo se ringraziarlo o meno. Optai per la seconda scelta,ignorarlo.

**

Alla festa c'erano tutti,ma proprio tutta la scuola.La casa di Morgan era enorme.Naturalmente Lily andò a sbaciucchiarsi con il suo fidanzato lasciandomi sempre da sola,ovviamente. E io ero costretta a sedermi in un angolino aspettando che qualcuno venisse a chiedermi di ballare,cioè nessuno.Salì di sopra per andare in bagno e nella stanza affianco si sentivano dei strani gemiti. Andai per spiare e vidi Harry e Monica,una secchiona del cavolo che scopavano felicemente. Quindi avevo ragione. Lui mi considerava una delle sue "bamboline" e mi dava fastidio. Guardavo disgustata quella scena pietosa e Harry se ne accorse.Si tirò in fretta i pantaloni e venne verso di me,io scappai ma mi prese per un braccio tirandomi verso di lui.

«Ti piace guardare queste cose eh?»rise.

Non sapevo se mi faceva più rabbia lui che non aveva la maglia oppure che mi avesse preso per una poco di buono.

«Sei ridicolo Harry Styles.Continua quello che stavi facendo,io non ti darò più fastidio.» risi.

«Tu non mi dai e non mi darai mai fastidio perchè..»

Sadness || Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora