Capitolo 9.

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Si spalancò la porta.
«Ciao.»
Mi fermai per un istante,per poi togliermi la matita dalle orecchie. Quella voce,l'avevo già sentita. Mi girai per poi sorridere verso il lato della porta d'ingresso.
«Niall.»
Venne verso di me con la sua chitarra di legno in mano. Era davvero bello,cioè,non ero innamorata ma era un bel ragazzo,occhi azzurri come l'oceano e capelli biondi come raggi di sole.
Ma in quegli occhi vedevo sempre occhi verdi,dove ti ci perdi anche con un piccolo ,minuscolo,microscopico sguardo. Scossi la testa per cacciar via quei pensieri. Niall si avvicinò poggiando la chitarra sul bancone.
«Qualcosa mi dice che non puoi prendere lezioni di chitarra.» fece una piccola risatina,per poi spalancare la bocca in un enorme sorriso smagliante. Ed ecco che mi venivano in mente due fossette sotto due occhi verdi. Scossi di nuovo il capo e per poi abbassare lo sguardo.
«Eh già.»
Niall mi offrì il suo aiuto ed io accettai volentieri. Anche se era un disastro e stava finendo quasi tutte le cose che servivano per cucinare era comunque un aiuto.

*
Mentre girovagavo su Tumblr vibrò il cellulare. Sbuffai,perché avevo trovato una posizione comodissima. Rotolai sul letto arrivai fino al comodino per poi afferrare il telefono per la presa,perché stava cadendo dal comodino.
Era un messaggio da un numero che non avevo.
"Hey piccola,vorrei tanto vederti.
Harry"

Era Styles. Non sapevo come diavolo aveva fatto ad avere il mio numero.

"Sparisci. E poi come fai ad avere il mio numero?"

"La tua amichetta lascia sempre il telefono in giro, e io non sono stupido. Di andrebbe di vederci?"

"Ti si è fuso il cervello?Lasciami in pace."

"Si,a causa tua amore. Ci vediamo fra poco."

"Cosa vuol dire fra poco?Harry?Harry!"

Non rispondeva. Decisi di non dare troppo peso a quello stupido messaggio.

*

Indossai un top aderente e un pantaloncino come pigiama,faceva davvero un caldo soffocante. Mi infilai nel letto leggendo un piccolo romanzo. Qualcosa interruppe il mio dolce riposo,un boato,un urlo. Decisi di aprire la finestra e vidi due ragazzi che si picchiavano sotto casa,potevo riconoscere quei ricci tra mille.
«Harry?» dissi perplessa parlando fra me e me. Decisi di scendere per capire meglio la situazione.

Mi bloccai all'istante. Harry stava facendo a pugni con un ragazzo che non conoscevo. Era pieno di ferite. Un taglio sulla guancia,perdeva sangue dal naso e dal labbro inferiore. Il livido sul collo era davvero molto notevole.
Un pugno nello stomaco. Sentì Harry gemere mentre si teneva il torace ed era piegato in due. Anche l'altro ragazzo era ferito.
«Fermi!» mi feci coraggio e mi avviai verso di loro. Quel ragazzo venne verso di me cercando di molestarmi. Harry vide la scena mentre stringeva forte i suoi pugni. La vena sul collo pulsava e aveva i denti stretti.
«Ehi bellezza.» disse quello accarezzandomi un braccio per poi afferrarmi.
«Lasciala!» urlò Harry sferrando un pugno sulla faccia di quello.
Lo implorai di lasciarlo, anche perché non volevo essere testimone di un omicidio. Un pugno. Un'altro ancora. Quel ragazzo sanguinava dappertutto.
«Harry lascialo! Ti prego.» urlavo disperata e per poco quello per terra non mi colpiva. Harry lo lasciò e si alzò barcollando. Doveva essere ubriaco marcio. Lo portai a casa mia,perché se era ubriaco avrebbe fatto di sicuro un incidente.

Gli feci strada per le scale. Ogni tanto mi sfiorava e io allontanavo la sua mano curiosa e lui ad ogni mia reazione rideva. Iniziai ad asciugargli il sangue che era uscito dal naso. Notai che si teneva la mano piegandosi dal dolore,gli accarezzai le nocche che si erano quasi rotte.
Mentre le accarezzavo con il mio pollice iniziai a mettere una gazza intorno. Andai a prendere dell'acqua per farlo bere, sperando che l'effetto dell'alcool se ne sarebbe andato via.

«Perché fai tutto questo?Mi odi,da quanto ho capito.» sussurrò con la sua bella voce calda e roca allo stesso tempo.
Aggrottai la fronte e feci una smorfia.
Lui continuava a fissarmi con gli occhi gonfi e rossi e io non riuscivo a formulare una frase di senso compiuto.
«Non potevo abbandonarti li.» dissi tutto d'un fiato porgendogli un vecchio pigiama di mio padre,che respinse e mi tornò indietro.
«Dormi qui,io prendo il divano.» dissi alzandomi,ma come non detto mi bloccò. Si avvicinò al mio orecchio sussurrando «Dormiamo insieme,ti prego.» Sembrava disperato,mi dispiaceva un po' ,quindi accettai senza fare storie.
Si tolse maglia e pantalone rimanendo solo in boxer,poi venne nel letto. Ero girata su un fianco verso il comodino,non avevo nemmeno il coraggio di dire cosa era successo con quel ragazzo.
Sentì un braccio caldo abbracciarmi le spalle. Non fiatai e cercai di chiudere gli occhi,tentativo invano,dato che stavo dormendo con il mio più acerrimo nemico.
Mi avvicinò a lui sbattendo la mia schiena contro il suo petto.
«Harry,va bene dormire insieme ma non andare oltre.»
Ridacchiò.

*

La mattina seguente non trovai Harry affianco a me. Lo chiamavo ma non rispondeva. Doveva essere andato via. Delusa andai a prepararmi per poi avviarmi a scuola.
Avevo fatto anche tardi dato che non c'era nessuno che poteva accompagnarmi.

Misi le cuffie nelle orecchie con il volume al massimo mettendo riproduzione casuale ogni volta,finché non arrivavo alla canzone che mi piaceva. Ero sulle strisce pedonali,quando mi girai a sinistra vedendo una macchina che mi stava per investire,ma si fermò in tempo. Scese dalla macchina un tizio tutto arrabbiato,occhi marroni, castano chiaro che davano al biondo raccolti in una piccola cresta.
«Ma sei idiota?» gli urlai contro.
«Ti rendi conto che potevo ammazzarti? Ma la testa ce l'hai oppure sei ancora nel mondo delle favole?» alzò la voce.
«Ma come diavolo ti permetti? Cosa credi, di parlare con tua madre? E poi io ero sulle strisce,avresti dovuto fermarti. Sai guidare?»
«Oh ma certo. Io poi dovevo fermarmi per far passare la diva di Hollywood sulla passerella. Ehi,sveglia! Qui c'è gente che non ha tempo da perdere.»
Iniziai ad arrabbiarmi seriamente.
«Ma sei davvero un maleducato e incivile.Non prendere tutta questa confidenza.»
Rimisi le cuffie nelle orecchie e andai via da quel maleducato.
Sentivo una cosa attaccata al collo ma non sapevo cosa era,eppure collane non ne avevo.
Mi sbagliavo. Al mio collo era legata una collana argento,ciondolo: un aeroplano.
La infilai nella giacca e mi avviai a scuola.

*
«Wow ma..dove l'hai presa? È stupenda.» disse Lily giocherellando con l'aeroplano.
«Non lo so. L'ho trovata al collo stamattina.»
Lily aggrottò la fronte «Che strano,forse te l'ha data Zayn.»
«Forse.»

«Piaciuto il regalo piccola?»

Sadness || Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora