Capitolo 19.

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Scusate l'attesa. Potete votarlo?<3

«Riguardo Niall,non è successo niente,credimi.» mi accasciai tenendo le ginocchia con le mani,Harry sembrava aver già afferrato il concetto,si fece scappare una risatina,cercando di nascondere il sarcasmo,che avevo già notato. Si alzò di botto non facendo caso alla mia domanda,ignorandola completamente «Andiamo,non piove più.» era così freddo,da un momento all'altro diventava un pezzo di ghiaccio.

«Beh,allora..ciao.» sforzai un sorriso mentre scuotevo la mano salutandolo e montando a cavallo. Harry Styles era una storia,una storia da scoprire al più presto. Quasi una sfida.

*

«Dai Felicitè,non piangere,ci sono molti ragazzi,non esiste solo Liam.» memorizzai all'istante la promessa che avevo fatto a Liam,dovevo risolvere anche i problemi degli altri,ed ero già piena di guai per i fatti miei. Provai,perchè io ero una che le promesse le mantenevo e non mi tiravo mai,e ripeto ,mai,indietro.

«Tu non capisci!» ribattè mia sorella fregandosene altamente della mia consolazione,era piena di lacrime,mentre chinava il capo sulle gambe. Alzai gli occhi al cielo,ne avevo abbastanza di veder piangere tutte queste persone a causa di sciocchi ragazzi.

«Forse Liam ti trova carina..forse lui non vuole che tu gli stia troppo accollata.» cercai di convincerla usando la mia vocina,che di solito funzionava con tutti,perfino con Harry,quindi,figuriamoci se non avesse aiutato lei. Sembrò per un attimo smettere di piangere,per poi alzare il capo stringendo un sorriso «Sì,forse hai ragione.» risolto anche questo problema. In confronto ad Harry questo era una cazzata grossa.

Felicitè si alzò andando via,piantandomi lì,sul tappeto freddo della mia enorme stanza. Mi portai una mano sulla testa dato che avevo dimenticato di studiare per il compito di matematica. Ma perfetto,avevo ancora dieci ore per imparare tre capitoli di radici quadrate ed equazioni,ma grazie mille cervello per avermi fatto perdere solo tempo.

Il mio cervello si rifiutava di pensare,avevo bisogno di lui,di nuovo. Dei suoi caldi abbracci,i suoi umidi baci,i suoi schiaffi,le sue paranoie,la sua dolcezza,la sua freddezza e i suoi sbalzi d'umore. Tutto. Cazzo. Amavo tutto di quel ragazzo,anche i difetti. Speravo solo di non provare un amore non ricambiato. Decisi di contattarlo.

"Ehi..sei arrabbiato con me?"

«Perchè non risponde?» erano passati solo due minuti e non rispondeva. Calma. Forse dormiva?Nah,troppo presto. Forse aveva il silenzioso o il cellulare spento?Nah,non è il tipo,portava sempre tutto a portata di mano.

"Harry..." ne inviai un altro. Forse non voleva sentirmi?Lo disturbavo?Perchè?Dov'era?Cosa faceva?Con chi era? Stavo impazzendo,la mia testa conteneva troppe domande senza una risposta. Che aggroviglio. Giravo alzata intorno alla stanza camminando a passo veloce. Chiamavo ma non rispondeva al telefono. E se era successo qualcosa?Dovevo andare a cercarlo,subito.

*

Passai davanti quel bar,dove di solito andava. Notai la sua auto parcheggiata difronte al locale. Tutti quelle persone non mi facevano paura,ubriachi o drogati,ci ero già stata. Molti uomini,anche grandi,si avvicinavano,ma mi scostavo spingendoli e tirandomi la giacca fin sopra il mento.

«Cerchi Harry?» una ragazza familiare dai capelli lunghi e neri si avvicinò a me,era quella dell'altra volta. Non sapevo se ridere,piangere o urlare,intando dissi un 'sì' così piano che non sapevo come quella ragazza era riuscita a capire. Allungò un dito verso il fondo del locale,la ringraziai e mi avviai. Speravo tanto di non aver fatto la scelta sbagliata. Mi avviai verso il corridoio scuro,sembrava non finire mai. Poi sorrisi sentendo la sua voce roca,solo mi parvero strane le parole che a stento capì "Si,piccola,sei stupenda." non ci feci caso e spiai non facendomi notare.

Puttane,puttane ovunque. Su di lui,sui coglioni dei suoi amici. Si strusciavano contro i loro corpi imbambolandoli,come fa lui con quei due pozzi verdi. Che ingenua che ero,come avevo abboccato. "Stupida,sei una stupida" pensai mentre vedevo una di quelle mordere la cravatta di Harry mentre un'altra le leccava il lobo dell'orecchio e un'altra si strusciava su di lui. Ormai ero una fontana,volevo solo andare via di lì. Indietreggiando urtai un vaso dietro di me,facendolo cadere e attirando l'attenzione di tutti. Harry si girò spalancando gli occhi e la bocca.

«Styles chi è quella?E' una ragazzina,cosa ci fa qui?» ridacchiò una rossa continuando a girargli intorno,mentre lui la spingeva «Levati di mezzo troia.» continuavo a piangere mentre scappavo fuori dal locale.

«Ti avevo detto di non seguirmi più.» disse lui a denti stretti mentre mi afferrava per il braccio. Continuavo a piangere mentre mi divincolavo cercando di mollarlo «Lasciami,brutto bastardo. Ti odio,sei la cosa peggiore che mi sia mai capitata!» avevo la voce strozzata dal pianto mentre lui indietreggiava,per poi scoppiare a piangere anche lui «I-io non volevo,avevo solo bisogno di sfogarmi. Io non sto bene,Carmen.» ora anche lui piangeva,notai la sua voce roca impastata al pianto. 

«E perchè non ti sei sfogato con me?Cazzo voglio aiutarti,lo capisci?» si allontanò di un altro passo «I-io non voglio farti del male,lo capisci o no?» Se non voleva farmi del male evitava di farmi tutto ciò. Che brutta persona,e io ingenua come una bambina. Vaffanculo,vaffanculo tutti.

«Ti rendi conto che continui a farmi del male e non te ne accorgi?E io sciocca ti amo e non avrei dovuto innamorarmi di te. Fanculo Harry,ti auguro sempre il meglio,me tu non fai altro che ritorcermi contro il mio bene.»

Continuava a piangere,quelle parole gli avevano fatto male. Si avvicinò per poi abbracciarmi,ma io ormai non avevo bisogno di un abbraccio di pietà,non di nuovo.

«Ti regalerei la luna,ma tu la superi di gran lunga.»

Sadness || Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora