Capitolo 14.

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«E' tutta colpa tua!» continuavo a ripetere mentre chiudevo la zip del vestito e infilavo le scarpe. Avevo perso la dignità,con uno come lui. Forse stavo diventando matta?Perchè avevo fatto una cosa simile? Aveva anche la faccia tosta di non rispondere,dopo tutto quello che era successo. Ma forse era la fine.Se lo avevo accontentato,magari si sarebbe tolto dai piedi una volta per tutte,era solo questo che voleva da me. O mi amava? Mi scappò da ridere,quello che avevo pensato era davvero impossibile,uno come lui era incapace di amare,lui amava una sola cosa che ormai avevamo capito tutti. Finalmente,mentre indossava lo smoking fece un cenno di 'pft' ,allora avevo ragione che non gliene fregava una beata minchia. Scossi il capo lasciandolo lì dov'era,sistemai i capelli e il trucco,ormai sembravo un esperimento alieno mal riuscito,e andai giù trovando la scusa più banale al "cosa avete fatto lì sopra per venti minuti?"

«Ehm..Harry mi ha fatto vedere dei giochi sul..su..sulla console.» smagliai un sorriso mentre loro non avevano di sicuro aboccato,me ne ero accorta dalla faccia di Felicitè e Lottie. Andai a sedermi,mentre Harry non era ancora sceso giù,chi lo sa,forse stava provando a riflettere sull'accaduto?Sì,certo come no. Il mio subconscio era tutto d'un tratto impazzito.

«Devo andare alla toilet.» si alzò Lottie salendo di sopra.

Che noia. I miei e i genitori di Harry dovevano solo e sempre parlare di affari e io di solito sbadigliavo arricciandomi i capelli intorno ad un dito,mordendomi nervosamente il labro e facendo roteare le dita sulla tavola. I miei capelli non erano nello stesso ordine in cui erano prima,i boccoli erano quasi svaniti,mentre sopra erano ondulati,sì erano diventati ondulati. Il trucco non ne parliamo. Il rossetto si vedeva a stento,il mascara era colato,fortunatamente lo avevo asciugato con delle salviette che avevo sempre a portata di mano. Mentre ero presa dai miei pensieri continuando nervosamente ad arricciarmi i capelli,mia madre "disturbò" il mio momento di relax.

«Tesoro,sono cinque minuti che tua sorella è di sopra!Valla a chiamare e dille di scendere che la signora Styles porta il dolce.» 

Annuì leggermente alzandomi dalla mia comoda postura. Iniziai a fare le scale,per poi dirigermi verso la porta del bagno,ma non era lì. Iniziai a chiamare 'Lottie,Lottie' e non rispondeva. Mentre mi arrendevo rifacendo le scale,sentì delle voci e delle risate che venivano dal terrazzo principale. A stento lo trovai e viddi lei e Harry che ridevano. All'inizio non volevo farci peso,fin quando non ho visto il loro bacio pieno di passione. Harry,notando che ero lì si staccò subito,mentre io mi asciugavo una piccola lacrima che fece capolino nel mio occhio cercando di dire «L-Lottie,c-ci aspettano per il dolce.»  iniziai a stringere le labbra per trattenere le lacrime,ma quando lei andò via iniziai a piangere di nuovo,davanti a Harry.

Allungò un braccio verso di me ma indietreggiai «N-non toccarmi. Sei solo un bastardo. Ecco,ora hai cheavuto da me quello che volevi,sparisci dalla mia vita per sempre.»  andai via di scatto,prima che potesse bloccarmi di nuovo facendomi perdere nei suoi occhi. Volevo solo andare via di lì,non sopportavo un minuto di più di rimanere in quella casa. Finalmente arrivò la sera e andammo via,non salutai nemmeno Harry. Il viaggio in macchina fu ancora peggio,sentendo Lottie confabulare dell'accaduto con mia sorella. Felicitè non ne era entusiasta,anzi,il contrario,perchè lei aveva capito tutto quello che era successo. Mi guardò stringendomi la mano,mentre cercavo di trattenere le lacrime in tutti i modi possibili e immaginabili. Volevo solo urlare e prendere a schiaffi tutti,tirare a pugni,spaccare tutto,ma non potevo. Finalmente arrivammo a casa. A stento mi trascinai sotto la doccia,asciugandomi e indossando un jeans stretto nero e una felpa nera e bianca,con le vans abbinate. Lasciai i capelli ondulati e non mi truccai. Iniziai a girovagare su internet,non avendo nulla da fare.

Entrò Lottie,ancora con il vestito della sera venendosi a sedere affianco a me «Forse io e te non ci siamo capite,sorellina.» aggrottai le sopracciglia mettendomi a gambe incrociate sul letto «Riguardo a cosa?» prima di alzare gli occhi al cielo mi lanciò una sfida con gli occhi.

Sadness || Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora